(Rimini) Terminato da poche settimane il percorso partecipativo sulla destinazione delle ex carceri, la Giunta ha approvato nella seduta di ieri (giovedì 18 novembre) il progetto di fattibilità tecnico-economica per il restauro scientifico dello storico edificio, chiamato a ospitare una struttura artistico-culturale polifunzionale. L’obiettivo dell’Amministrazione comunale è infatti candidare l’intervento al bando regionale per la rigenerazione urbana, che potrebbe coprire buona parte dei costi complessivi, stimati in un milione di euro.
Il progetto di fattibilità – redatto tenendo conto degli aspetti di carattere storico e morfologico, nonché dei lavori già eseguiti – prevede, fra gli altri interventi, il completamento delle opere di consolidamento avviate nel 2005 per la messa in sicurezza dell’edificio, il restauro dei paramenti murari esterni, la riorganizzazione degli spazi interni e la realizzazione delle dotazioni impiantistiche. Il superamento delle barriere architettoniche, inoltre, avverrà grazie all’installazione di un ascensore, la predisposizione del quale era già stata realizzata col primo stralcio, nonché attraverso l’installazione di rampe e di servo-scala.
Oltre all’ingresso principale e l’atrio, il piano terra delle ex carceri ospiterà due laboratori artistici/sale esposizioni e una sala da destinare a conferenze o spazio polivalente. Al piano primo sono invece previste le sale espositive, un ulteriore laboratorio artistico/sala esposizione e i servizi igienici. Al piano secondo sarà ricavata una foresteria per artisti.
L’indagine geofisica avviata nelle scorse settimane dall’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile, condotta nel centro storico e nella parte ipogea per valutare gli interventi necessari a prevenire e mitigare i rischi di instabilità, ha interessato infine anche le fondazioni e il basamento del torrione delle ex carceri.
“La possibilità di rigenerare le ex carceri attraverso l’arte e la cultura – afferma l’assessore al Patrimonio Filippo Sacchetti – così come emerso dal percorso partecipato durato otto mesi, che ha visto un ampio coinvolgimento della città, rappresenta una straordinaria opportunità per Santarcangelo. In primo luogo perché sarà possibile recuperare all’uso pubblico un bene monumentale dal grande valore storico, sottoposto a vincolo di tutela e non utilizzato da tempo. In secondo luogo perché con il progetto di restauro, già orientato alla creazione artistica e culturale, potremo dar vita a una sorta di fabbrica dell’arte, un centro espositivo per mostre di arte contemporanea, un luogo d’incontro per artisti nazionali e internazionali dotato di laboratori, sale espositive e spazi destinati a conferenze pubbliche, nonché di uno spazio per ospitare artisti. Se la domanda di finanziamento al bando per la rigenerazione urbana sarà accolta – conclude l’assessore Sacchetti – riusciremo a coprire fino a 700mila euro della spesa complessiva, che ammonta a un milione di euro”.