(Rimini) Cambio della guardia alla guida dell’Unione dei Comuni Valmarecchia: giovedì pomeriggio la giunta ha eletto nuova presidente la sindaca di Verucchio Stefania Sabba, già vice di Marcello Fattori prima e di Stefano Zanchini poi, che lascia il timone dopo oltre due anni.
La riorganizzazione si è resa necessaria in seguito alle recenti elezioni amministrative che il 3 e il 4 ottobre hanno portato alla nomina dei nuovi consigli comunali di Novafeltria e Pennabilli e alla scomparsa del sindaco di Sant’Agata Feltria Guglielmino Cerbara, sostituito dall’attuale primo cittadino Franco Vicini. L’articolo 26 dello Statuto dell’Unione prevede infatti che la giunta sia costituita dai sindaci dei Comuni aderenti e che il presidente venga eletto dalla stessa giunta.
In questi mesi in cui, pur riconfermato alla guida di Novafeltria, Stefano Zanchini era formalmente decaduto, ha svolto il ruolo di presidente facente funzioni la stessa Stefania Sabba, che l’altro ieri si è vista come detto assegnare il ruolo di presidente e ora è chiamata a individuare il nuovo vice e a ridistribuire le deleghe agli altri primi cittadini.
“Ringrazio i colleghi per la fiducia e la stima dimostratami e farò del mio meglio per portare avanti il lavoro impegnativo che ci aspetta in un momento delicato e determinante per il futuro dell’Ente, quello in cui siamo chiamati ad avviare e strutturare al meglio i due sub ambiti e a rilanciare e riorganizzare la governance mettendo mano allo Statuto e alle convenzioni con i Comuni. Proprio per questo, grazie a un contributo regionale abbiamo incaricato di recente un facilitatore di provata esperienza in materia e con il contributo di tutti cercheremo di organizzare l’operatività di ogni Ambito. La sinergia e la comunione d’intenti saranno fondamentali” commenta Stefania Sabba, in piena sintonia con l’ex presidente Stefano Zanchini che fa eco: “Auspico che ogni sindaco abbia grande senso di responsabilità per portare avanti il lavoro comune con le deleghe che Stefania vorrà conferire a ciascuno di noi: il gioco di squadra fra tutti i primi cittadini è infatti vitale in un momento importante come questo in cui c’è bisogno di dare forza ai due sub ambiti così da avere una maggiore autonomia decisionale mirata sui territori” .