Rimini | RiminiTerme, Pazzaglia ha le firme per chiedere la commissione d’indagine sulla nomina di Panciroli
Gli ingroiani in seno al consiglio comunale di Rimini cantano un'altra mezza vittoria nella battaglia che ha porterà alle dimissioni (questa è la prima vittoria) del presidente di RiminiTerme, Giovanni Panciroli, a causa di due condanne per corruzione. “Ieri pomeriggio il sottoscritto – scrive il consigliere del gruppo di Sel Fare Comune Fabio Pazzaglia che pochi giorni fa ha dato fuoco alla miccia – è riuscito a raccogliere le firme necessarie per inviare alla presidente del Consiglio la proposta da mettere al voto nel prossimo Consiglio utile, giovedì 14 febbraio, la proposta di istituire una Commissione d’indagine che abbia come oggetto specifico le motivazioni che hanno portato alla nomina dell'ingegnere Giovanni Panciroli a presidente di Riminiterme”. Avrebbe avuto bisogno, da statuto, delle firme di cinque consiglieri e ne ha ben sei: Stefano Brunori, Luigi Camporesi, Marco Casadei, Carla Franchini, Gioenzo Renzi Renzi e Gianluca Tamburini. Vale a dire i gruppi di minoranza di Movimento 5stelle, Fratelli d’Italia, Lega nord e il consigliere dell’Idv in maggioranza. Non c’è la firma di Savio Galvani (Fds, maggioranza), anch’esso sostenitore di Rivoluzione civile alle prossime politiche, che con un suo intervento aveva chiesto le dimissioni di Panciroli. Non ci sono firme di Pd e Pdl.