Rimini | Acqua pubblica, Consiglio di Stato: bollette Hera in contrasto con referendum. Pazzaglia (Sel): Si rimborsino i cittadini
Acqua pubblica e bollette Hera. “Il Consiglio di Stato ha giudicato il 7 per cento sulle bollette legato alla remunerazione del capitale investito in contrasto con il referendum”, festeggia il consigliere comunale riminese di Sel Fare Comune Fabio Pazzaglia. “Giustizia è fatta”, dice e parla di “vittoria netta per i movimenti per l'acqua pubblica e per i 27 milioni di italiani, tra i quali più di 60mila cittadini di Rimini, che erano andati a votare il 12-13 giugno 2011”.
In pratica, il Consiglio di Stato ha sancito che “le bollette che Hera ha sempre difeso sono illegittime e non rispettano la volontà referendaria. E ha ricordato che il 7 per cento di aumento sulle bollette è stato applicato, nonostante l'esito referendario, dal 21 luglio 2011 al 31 dicembre 2011. Adesso i cittadini vanno rimborsati”.
Non siano messi in discussione, avverte Pazzaglia gli investimenti sul territorio. Se i manager di Hera vogliono compensare la minore entrata in bolletta comincino una cura dimagrante a partire da loro stessi e dai loro stipendi d'oro, quelli sì che vanno tagliati”. E “nessuno si sogni di reintrodurre la remunerazione del capitale sotto mentite spoglie”.