FIERE DI ROMAGNA, L'ASSESSORE MUZZARELLI: “FUMATA NERA, ATTENTI ALLA CONCORRENZA”
Niente lieto fine per il processo di integrazione tra Rimini, Cesena e Forlì. La soluzione è oggi tutta da riscrivere. Cagnoni: “Colpo d’arresto, non so se definitivo”
Posizioni distanti, o meglio un vuoto che sembra incolmabile, tra le fiere romagnole. Sarebbe dovuto essere, quello di ieri, l’ultimo atto del processo di integrazione che invece negli esiti dell’incontro diventa di fatto più lontano. Al tavolo ieri gli amministratori di Rimini, Forlì e Cesena con l’assessore regionale Gian Carlo Muzzarelli.
"Fumata nera – dichiara l’assessore Muzzarelli all’agenzia Dire - per ora. Forlì è d'accordo su tutto l'impianto, Rimini è disponibile al confronto e Cesena ha delle problematicità aperte. Ora occorre una fase di riflessione, consapevoli che bisogna prendere atto che con le liberalizzazioni tutto è più difficile. Continueremo a cercare una sintesi per la Romagna al fine di rafforzare un'azione unica più robusta".
L’oggetto del contendere è Macfrut, il salone ortofrutticolo che si sarebbe dovuto trasferire da Cesena a Rimini. E’ il sindaco di Cesena, Paolo Lucchi, a rimescolare le carte in tavola, ribadendo il criterio della “logica compensativa” secondo cui se Rimini prende Macfrut a Cesena deve dare in cambio un evento di pari importanza. Rimini non si è dimostrata particolarmente accondiscendente. "Questa riunione – spiega Lucchi - ci ha fatto fare un passo indietro, inutile negarlo. Abbiamo condiviso, oggi come nel passato più recente, una strategia unica per le fiere romagnole e per quelle regionali, ma il passaggio alle scelte operative non è stato possibile". Più diretto Lorenzo Cagnoni, presidente di RiminiFiera parla di “colpo d'arresto, non so se definitivo. Se così fosse sarebbe molto negativo. Vedremo se il dialogo riprenderà, ma in ogni caso non facciamo tragedie".
Quello che accadrà in futuro è tutto da ridisegnare, dunque, ma resistere alla concorrenza d’ora in avanti sarà più difficile. Potrebbe esserlo soprattutto per Cesena e per il suo Macfrut, salvata per adesso dalla Regione che ha appena scongiurato il trasloco dell’expo Fruitech Innovation da Milano a Bologna perché considerato concorrente del salone cesenate (l'evento era infatti stato già programmato in novembre e inserito in calendario anche sul sito della Fiera del capoluogo emiliano). Ma la Regione a seguito del decreto sulle liberalizzazioni avrà meno poteri e chissà se potrà spendersi allo stesso modo quest'altr'anno.
Intanto Macfrut fa amicizia con l’Ungheria. A Budapest il coordinatore Luigi Bianchi ha incontrato gli operatori del settore che gli avrebbero espresso la volontà di essere a Cesena come espositori.
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