(Rimini) Domenica 30 gennaio Ausl Romagna aderisce al secondo Open day regionale dedicato ai giovani e giovanissimi che hanno dai 5 ai 19 anni di età, aumentando il numero delle sedi vaccinali disponibili che passano da 4 a 8. A Rimini la sede delle vaccinazioni sarà la Pediatria di Comunità in via Coriano 38 dalle 9 alle 19. Possibile vaccinarsi anche dalle 9 alle 14 nel centro vaccinale presso il Centro Commerciale Perla Verde, in via Berlinguer 3 a Riccione.
Al 26 gennaio in Romagna nella fascia 5-11 i bambini ad avere ricevuto una dose di vaccino sono 11660 (4232 Ravenna, 2427 Cesena, 2221 Forlì, 2780 Rimini), quelli ad aver ricevuto il ciclo completo sono 2875 (994 Ravenna, 684 Cesena, 554 Forlì, 643 Rimini). Nella fascia 12-19 anni, i ragazzi che al 26 gennaio hanno ricevuto la prima dose di vaccino sono 71322 (24095 Ravenna, 11923 Forlì, 20874 Rimini , 14430 Cesena), quelli che hanno ricevuto il ciclo completo sono 61280 (21081 Ravenna, 10162 Forlì, 17699 Rimini, 12338 Cesena), quelli infine che hanno ricevuto la terza dose sono 14155 (5759 Ravenna, 2178 Forlì, 3264 a Rimini, 2954 a Cesena). Complessivamente, tra prime e seconde dosi, i vaccini somministrati ai bambini 5-11 anni sono 14.535, mentre nella fascia 12-19, tra prime, seconde e terze dosi, i vaccini somministrati sono 146757.
Per informare, rassicurare e convincere i genitori i Pediatri Ospedalieri, di Famiglia e di Comunità dell’Ausl Romagna lanciano un appello univoco e convinto a favore della vaccinazione, di cui la Asl ha diffusoEcco il testo integrale.
"Di fatto l’infezione da Coronavirus è sempre di più una malattia pediatrica che deve porre ogni genitore di fronte alle seguenti riflessioni:
E’ vero che l’infezione nei bambini e adolescenti è spesso asintomatica o poco sintomatica, ma proprio perché è in questi momenti sempre più diffusa, ci sono dei casi complicati anche in età pediatrica-adolescenziale, sia per l’infezione acuta, sia per i possibili rischi a distanza.
Nelle pediatrie della Romagna da inizio gennaio si stanno ricoverando da 1-2 bambini al giorno per infezione da Covid e il ricovero non è mai una esperienza piacevole per il bambino e la famiglia.
La speranza è che con questa variante Omicron non ci siano le complicanze a distanza (tra questi la famosa malattia infiammatora multi sistemica, MIS-C e l’aumento dimostrato dei casi di diabete) ma non abbiamo alcuna sicurezza per dirlo.
La larga diffusione del virus sta continuando a limitare tutti quelli che sono i diritti dei nostri bambini-adolescenti in merito alla loro doverosa frequenza della scuola, dei compagni, delle attività sportive e di tutto quello riguarda la loro crescita educativa e di vita, fatta di relazioni, gioco e vicinanza con gli amici e le persone care. I danni di una privazione di questi diritti a distanza (ma anche ora) può avere conseguenze che vogliamo e in parte possiamo evitare.
Nella scelta di prevenzione di questi rischi dovuti all’infezione c’è il Vaccino! con milioni di dosi che sono state somministrate da chi ci ha preceduto nella campagna vaccinale in altre Nazioni.
Il vaccino previene la malattia nel 90% dei casi. Lo sanno bene gli adolescenti che sono corsi a vaccinarsi, senza problemi e con documentati vantaggi per le ragioni dette.
Il vaccino non è pericoloso: su oltre 9 milioni di dosi somministrate negli Stati Uniti si sono verificati pochi casi di dolore nelle sede di somministrazione, un po’ di malessere e un po’ di febbre, il tutto risolto in 1-2 giorni.
La famosa miocardite si è verificata in 13 bambini su 9 milioni di somministrazioni nella fascia di età 5-11 anni ed è adeguatamente gestibile e superabile senza esiti. Va considerato che il rischio di miocardite dopo l’infezione da Covid è almeno 100 volte maggiore rispetto a quello del vaccino.
Con la variante delta e negli adolescenti il vaccino si è dimostrato efficace nel prevenire nel 90% dei casi la malattia infiammatoria sistemica (MIS-C) e sempre nel 90% dei casi le forme gravi che richiedono raramente un’alta intensità di cura e il ricovero in rianimazione (e anche i pochissimi casi di morte). Pensiamo che possa essere efficace per queste gravi complicanze anche nella fascia di età 5-11 anni.
Tutte le scelte che facciamo come pediatri insieme con i genitori e sentendo quando possibile il parere dei nostri bambini, sono rivolte a un bilancio dei benefici dei nostri interventi rispetto ai rischi. E per i motivi detti, i vantaggi della vaccinazione ci sono tutti e devono spingerci a un semplice gesto consapevole e motivato che è quello di “vaccinarsi” senza altri indugi.
Ricordiamo che non ci sono specifiche controindicazioni per la vaccinazione. Non lo sono le patologie allergiche, l’asma, i difetti delle difese immunitarie che anzi rappresentano un’indicazione importante per la vaccinazione. Lo stesso vale per tutti i bambini che soffrono di malattie croniche e che sono a maggiore rischio di avere una infezione da Covid più importante. L’unica attenzione prima della somministrazione riguarda le rarissime pregresse reazioni anafilattiche a qualche eccipiente contenuto nel vaccino.
Nei bambini che hanno avuto il Covid la domanda che ci si pone è se devono essere lo stesso vaccinati e a che distanza. Se si è avuta l'infezione (tampone positivo), è possibile fare un'unica dose di vaccino dopo 3-6 mesi dal contagio. E per vaccinarsi non occorre sapere se il bambino ha avuto o meno l’infezione. Il vaccino in chi ha avuto l’infezione non lo espone a rischi.
La scelta vaccinale deve pensare a ora e anche al futuro. L’immunità da vaccino sembra essere più potente di quella da malattia e proprio per questo dobbiamo avere una base di protezione che ci servirà anche per i prossimi mesi-anni. Anche immaginando un vaccino in futuro adattato rispetto alle varianti ma che trova, in chi si è vaccinato, una base solida per favorire il “rinforzo” delle sue difese contro il virus.
Come pediatri ci stiamo impegnando per sensibilizzare gli organismi preposti per arrivare ad una semplificazione di quelle che sono le attuali procedure scolastiche, per favorire la presenza dei bambini-adolescenti in classe ed evitare chiusure. La vaccinazione può favorire di arrivare a questa necessaria e doverosa semplificazione.
Vacciniamo i nostri bambini e adolescenti ora! Crediamo che sia la scelta migliore, come gesto di scelta consapevole, fatta con la ragione e con il cuore!! Ci spetta di accompagnare per mano i nostri bambini che possono usufruire della vaccinazione per garantire loro i diritti di salute, di educazione e di socialità di cui hanno urgente bisogno".
I Pediatri Ospedalieri, di Famiglia e di Comunità della AUSL Romagna