(Rimini) Nella settimana dal 24 al 30 gennaio tra le persone residenti sul territorio romagnolo, si sono registrate 29.233 positività (41.4 %) su un totale di 70.563 tamponi (molecolari e antigenici). Dopo quattro settimane di aumento si registra per la prima settimana una diminuzione dei nuovi casi sia in termini assoluti (-7.948) che percentuali.
Anche per quanto riguarda l’occupazione dei posti letto di pazienti affetti da Covid, si registra un lieve calo rispetto alla settimana precedente. In totale sono ricoverati 489 pazienti, di cui 29 in terapia intensiva.
“I dati della settimana presa a riferimento - commenta Mattia Altini, direttore sanitario di Ausl Romagna – indicano per la prima volta, una diminuzione dei nuovi casi, dopo la costante impennata registrata nelle ultime quattro settimane. Sono in leggera diminuzione anche i ricoveri totali, sia nei reparti ordinari e che nelle terapie intensive. Tutto ciò ci conforta e ci auguriamo davvero che sia una tendenza che troverà conferma nelle prossime settimane. Se oggi, dopo settimane intense e impegnative, possiamo tirare un respiro di sollievo lo dobbiamo innanzitutto alla importante copertura vaccinale presente sul nostro territorio, che ha permesso di ridurre l’impatto sui ricoveri ospedalieri. Se i casi che abbiamo registrato in queste settimane li avessimo avuti nella prima ondata, quando non c’erano ancora i vaccini, avremmo pagato un tributo pesante per tassi di mortalità ed ospedalizzazioni. Questo dobbiamo averlo ben presente e mi rivolgo in particolare alle persone che ancora mancano all’appello nella copertura vaccinale. Non è mai troppo tardi. Se vogliamo cercare di metterci alle spalle la pandemia, ancora in corso, l’unico antidoto è il vaccino. Il traguardo da raggiungere resta quello di aumentare la copertura vaccinale in particolare nei bambini e nei ragazzi che sono la fascia di età con l’incidenza più alta. Molti di loro si stanno vaccinando ma occorre velocizzare. Vogliamo poterci buttare alle spalle questi interminabili e drammatici anni di convivenza con il virus”.