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08 02 2013 | Rimini | Aeroporto, Rimini batte cassa in direzione San Marino

Venerdì, 08 Febbraio 2013

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Rimini | Aeroporto, Rimini batte cassa in direzione San Marino


Aeroporto, Rimini batte cassa con San Marino. Il fronte è compatto, dal sindaco Andrea Gnassi all’assessore al turismo della Provincia Fabio Galli, con chiosa finale di Lorenzo Cagnoni, presidente del gruppo RiminiFiera. L’occasione è offerta dall’ufficializzazione dell’operatività della collaborazione tra Rimini e San Marino, dei rispettivi convention bureau, in fatto di congressi internazionali. Al tavolo c’è anche il ministro degli Esteri del Titano Pasquale Valentini. Sono tutti d’accordo che in fatto di turismo bisogna iniziare sempre di più, già da adesso a livello di promozione, a considerare la riviera e il Titano un tutt’uno.


Il primo a scoprire le carte è il sindaco. “Siamo un’unica terra – dice Gnassi – abbiamo lo stesso dialetto, e abbiamo lo stesso bisogno: portare la qualità della nostra offerta a livelli appetibili per i nuovi flussi internazionali. Noi, per esempio, non siamo ancora all’altezza di raccogliere la sfida che ci viene, per esempio, dal bacino turistico che è la Cina. E’ necessario iniziare ad avere rapporti solidi e maturi nelle cose che contano. Una di queste è l’aeroporto”.


Sulla stessa scia Galli che, dopo aver lanciato l’idea di una promozione turistica comune, dirotta su Miramare. “Lo sviluppo dell’aeroporto è centrale per il futuro di questo territorio, se lo si lega al settore congressuale ancor di più. Riteniamo che il rango di internazionalità del Fellini sia fondamentale. Questa sarà tra le questioni che dovremo affrontare con il nuovo governo. Quell’infrastruttura significa accessibilità del nostro territorio per i bacini internazionali”.


Poi Roberto Berardi di Convention bureau Riviera prova a cambiare discorso. “La raggiungibilità è un tema significativo per chi organizza un evento internazionale, ma non è l'unico elemento che si valuta. Basti pensare che noi abbiamo in calendario per il 2013 già otto eventi confermati e abbiamo ricevuto 43 richieste solo nel primo mese. Certo un aeroporto funzionale sarebbe il massimo, ma noi non ci fermiamo di fronte a questa criticità”.


Parole che non fermano Cagnoni, che anzi affonda la lama. “Noi faremo certamente la nostra parte fino in fondo – dice il presidente – per far funzionare il palas, ma siamo molto coscienti che il problema della scarsa accessibilità per via aerea va superato in un tempo che sia accettabile. I problemi del Fellini sono tali che non credo si possano spazzolare via nello spazio di un mattino, le condizioni dell’aeroporto sono serie e se non capite fino in fondo non saranno migliorate. Credo che il ruolo della Repubblica, a fianco di tutta una serie di altre condizioni che si devono verificare, non possa essere trascurato. Se vogliamo mettere sul binario giusto il Fellini bisognerà sistemare bene la questione del rapporto con la Repubblica. Magari iniziando a concordare approfondimenti concreti e veloci già nei prossimi giorni”.


Valentini, tirato in mezzo, spiega che quello romagnolo allargato, è un “territorio che non può essere concepito che in maniera unitaria. E’ d’auspicio che le scelte nazionali che tra i due Stati proseguano su questa strada. Vale per l’aeroporto, ma anche per l’uscita di San Marino dalla black list”.


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