(Rimini) Nel maggio del 2012 il Parlamento Europeo ha emanato una Dichiarazione con la quale inviata gli Stati membri ad istituire – nella data del 6 marzo - una Giornata dedicata ai Giusti dell’Umanità. La Dichiarazione era stata presentata da quattro eurodeputati, tra cui David Sassoli, che avevano accolto un appello promosso in tutta Europa dall’Ass. italiana Gariwo, e in particolare dal suo presidente Gabriele Nissim. Nel 2017 l’Italia è stato uno dei primi Paesi a recepire questo invito e a inserire la Giornata dei Giusti dell’Umanità all’interno del calendario civile. Gariwo aveva iniziato a lavorare su questo tema già nel 1999 e nel 2003 aveva creato a Milano il primo Giardino dei Giusti di tutto il mondo. La definizione di Giusto dell’Umanità ha origine da una riflessione sul titolo di Giusto tra le Nazioni, assegnato dal museo-memoriale di Yad Vashem (Gerusalemme) a coloro che durante la Shoah hanno salvato gli ebrei perseguitati ed estende il significato morale delle azioni di aiuto agli ebrei alle donne e agli uomini che “hanno salvato vite umane nel corso di tutti i genocidi e omicidi di massa (come ad esempio quelli di cui sono stati vittime armeni, bosniaci, cambogiani e ruandesi) e degli altri crimini contro l'umanità commessi nel ventesimo e ventunesimo secolo.”
Il 5 e 6 marzo 2022 alle 17, il Museo della Regina propone due giornate di riflessione sui legami tra storia, memoria e comunità, partendo dallo studio delle azioni con cui Guido Morganti - cittadino di Cattolica riconosciuto Giusto tra le Nazioni - e una parte della comunità civile hanno assicurato protezione ad un gruppo di ebrei. L’evento nasce dalla collaborazione con il Circolo LUA di Scrittura e Cultura Autobiografica Cattolica, la Libera Università di Anghiari, l'Istituto per la storia della Resistenza e dell'Italia Contemporanea della Provincia di Rimini, il Centro di ricerca sull'emigrazione (UniRSM) e il Museo Ebraico di Bologna.
In particolare, la giornata del 5 marzo ospiterà, dopo un’introduzione di Laura Menin (Responsabile del Museo della Regina), l’intervento di Patrizia Di Luca (Istituto Storico prov. Rimini/Centro di ricerca sull'emigrazione-UniRSM), la quale ripercorrerà il significato e la genesi della Giornata dei Giusti dell’Umanità; seguirà l’intervento di Anna Cecchini (Circolo LUA di Scrittura e Cultura Autobiografica Cattolica), referente del progetto Le scritture della riconoscenza come gratitudine, debito, tributo dovuto, che introdurrà la testimonianza donata da Bruna Morganti nell’ambito del progetto stesso, la cui lettura sarà a cura di Liliana Palmieri (Lettrice per diletto); infine, Francesca Panozzo (Istituto Storico di Rimini, Museo Ebraico di Bologna) delineerà la figura e le azioni di Guido Morganti, l’esempio di un uomo giusto.
La giornata del 6 marzo, che verrà aperta con i saluti di Federico Vaccarini, Assessore alla Cultura del Comune di Cattolica, ospiterà il Prof. Raffaele Mantegazza (Università di Milano-Bicocca), il quale proporrà, nel corso del suo intervento L’odore del Fumo: ricordare dopo Auschwitz, un percorso nella parte meno raccontata della Shoah, quella che ha visto cancellare non solo la vita ma anche la dignità degli esseri umani. Ad Auschwitz, sostiene Mantegazza, l'umanità ha capito che uccidere una persona non è la cosa peggiore che le si possa fare, che svuotare un essere umano dei pilastri che lo rendono tale può essere una aggressione e una violenza anche peggiore della morte.
Con questa iniziativa, incentrata sulla memoria e sulla figura di Guido Morganti, ha inizio un progetto triennale dedicato alla Giornata dei Giusti dell’Umanità. Ricordare il coraggio civile, il valore della responsabilità di chi ha ascoltato la propria coscienza aiutano a immaginare un futuro costruito sul dialogo, la solidarietà, la tolleranza e la libertà.