Rimini | Università, Qualità della vita, Bulletti: Spetta al territorio sostenere dipartimento con docenti qualificati
“Consolidare alcune lauree brevi a forte impatto di richiesta sociale, ma anche investire risorse proprie per dipartimenti ad alto carico di innovazione e sviluppo”, è l’unica strada per salvare il polo universitario riminese dal crollo delle iscrizioni che sta caratterizzando tutti gli atenei (la bolognese Alma mater è al meno 20 per cento) secondo Carlo Bulletti (Idv) vicepresidente della Provincia di Rimini. Strada percorribile, aggiunge Bulletti, “innanzi tutto attraverso la iniezione di un corpo docenti incardinati. Su questo, a mio avviso, l’area riminese si giocherà il proprio futuro”.
Il fenomeno è eterogeneo e secondo Bulletti ha diverse motivazioni, a partire dallo “scarso differenziale remunerativo tra chi è laureato e chi non lo è, tra chi studia e chi si impegna con un lavoro, magari in proprio; l’assenza di meritocrazia negli ascensori sociali dell’occupazione in Italia; la sfiducia. Se questa modalità di non selezione della classe dirigente non verrà radicalmente mutata, la rinuncia ai saperi si rivelerà un colpo mortale prima di tutto per i territori”.
Rimini ha davanti a sé una possibilità. “Dia gambe ed energia alla tipologia di formazione insistente sul suo territorio. Abbiamo un dipartimento di Scienza della qualità della vita. Ambizioso e con due possibili destini a breve termine: a) quello dell’insuccesso, se mal definito perché privo di investimenti sulla formazione e chiarezza sui professionisti che ne debbano uscire; b) quello del successo, se il territorio (e nessun altro) vorrà chiarire il contenuto del dipartimento e sostenere un corpo docente nutrito e molto qualificato”.