Rimini | Itinera, Brasini: La società non ha debiti a medio-lungo periodo
Il Comune di Rimini non molla Itinera, nonostante la difficile situazione finanziaria dell’ente. “L'obiettivo di questa amministrazione di mettere in sicurezza gli aspetti economici della società è stato raggiunto già dal previsionale del bilancio di Itinera 2013”, spiega l’assessore Gian Luca Brasini. “Questo si tradurrà in un sostanziale beneficio nel bilancio previsionale del Comune di Rimini dall'anno 2014. Già dal 2013 comunque la quota consortile si è ridotta da 137.695 euro del 2011 a 115.000 del 2012, ma è sul bilancio 2013 che i risultati delle politiche applicate avranno il loro pieno effetto”.
Secondo l’assessore sono “significative” le economie ottenute dal 2012 sulla struttura, “che hanno portato al loro dimezzamento passando da 420mila euro del 2010 a 210mila del 2013. Non c'è più la figura del direttore e il presidente è stato sostituito già da inizio 2012 da un dirigente del Comune di Rimini a costo 0. I consiglieri di amministrazione non percepiscono alcun compenso né gettone di presenza”, assicura l’assessore.
Non è vero, dice Brasini, che Itinera è significativamente esposta a debiti. “La società non ha debiti di medio-lungo periodo oltre i 180 giorni e la posizione finanziaria netta tra debiti e crediti di breve periodo è in sostanziale pareggio”.
Quello che secondo l’assessore si deve, invece, ricordare è “l’importanza del ruolo che la società svolge per il nostro territorio e la nostra economia. Itinera ha formato circa 4.300 operatori grazie ai propri corsi di formazione in questi anni ed ha avuto circa 2.800 partecipanti ai seminari, convegni e conferenze tenuti nel territorio. Oggi le prospettive di breve-medio periodo (fine 2014) sono legate agli impegni contrattuali con enti, in particolare Provincia di Rimini e Regione Sardegna. L’obiettivo del Comune di Rimini in questo lasso di tempo è che Itinera continui a svolgere la propria attività senza gravare sul bilancio, ma contestualmente sarà opportuno valutare attentamente anche con gli operatori se, e soprattutto in che forma, Rimini debba mantenere un presidio in un settore fondamentale come quello della formazione turistica”.