(Rimini) E' partito questa primavera nelle scuole secondarie della provincia di Rimini il progetto 'Youth in Mind', promosso dall'Associazione Noi Liberamente Insieme - Progetto Itaca Rimini con il patrocinio della dell'Ausl Romagna e del Comune di Rimini, che si avvale dell'attiva collaborazione, oltre che del sistema scolastico, anche del direttore del Centro di salute mentale di Rimini, Riccardo Sabatelli, e di Andrea Tullini, direttore del servizio di Neuropsichiatria dell'Infanzia e dell'adolescenza di Rimini. L'iniziativa nasce da Progetto Itaca di Milano e parte in rete contemporaneamente in molte scuole delle più importanti città italiane.
Lo scopo del progetto, che prevede una serie di incontri (in presenza o via zoom a seconda delle condizioni legate alla pandemia) tra esperti , insegnanti e ragazzi, è quello di informare i giovani, adolescenti in particolare, sui temi della salute mentale per favorire il superamento dei pregiudizi prevenendo così il disagio mentale. "Il progetto mette al centro, la possibilità per i partecipanti di interagire con uno psichiatra e prevede alcuni sondaggi ai quali rispondere singolarmente , anonimamente ed in tempo reale, e la possibilità di intervenire direttamente con domande, dubbi o racconti delle proprie esperienze", spiega Paola Monaco, presidente di Progetto Itaca- Noi liberamente insieme.
Come si gestisce l'ansia? Si può prevenire un attacco di panico? Si può guarire dalla depressione? Come posso stare meglio? Come posso aiutare un mio amico o un parente con problemi psicologici? I disturbi mentali insorgono per cause ambientali o genetiche? Sono domande semplici, sempre più diffuse, forse a volte date per scontate, forse spesso ,di cui ci si potrebbe vergognare. Non a caso Sabatelli parla di "iniziativa di grande spessore in termini di prevenzione del disagio giovanile oltre che di stigma per le persone portatrici di disturbi della sfera psichica".
"Nel 2021 su circa 4.500 minori seguiti dal nostro servizio un 40% sono stati preadolescenti ed adolescenti con vari disturbi", spiega Tullini. "Per questo - prosegue - penso che il progetto sia per noi medici una preziosa occasione per parlare sia con gli adolescenti sia con le figure educative che maggiormente hanno relazioni durature con loro, di salute mentale in maniera diretta, fruibile e soprattutto non ansiogena".
L'iniziativa arriva a Rimini e nelle più importanti città italiane in un momento particolare, ponendosi come risposta ad un bisogno crescente. "Durante le varie fasi della pandemia, in maniera diversa secondo i vari periodi, ai giovani è per forza di cose venuta a meno la possibilità di vivere l' esperienza extra domestica in maniera spontanea e naturale. Progetti come Youth in Mind possono aiutare in questo periodo a favorire un ragionamento complessivo sulla ripresa più spontanea possibile della vita relazionale come normalmente la intendiamo", conclude Tullini.
Il progetto in questa fase coinvolgerà complessivamente 900 studenti riminesi e cinque scuole. Dopo la partenza, il 24 marzo 2022 all'istituto alberghiero Savioli di Riccione, le successive tappe in programmazione sono state: 31 marzo liceo scientifico Einstein a Rimini, 6 aprile istituto alberghiero Malatesta a Rimini, 7 aprile istituto alberghiero Savioli a Riccione. Il 28 aprile 2022 il progetto toccherà l'istituto alberghiero Malatesta a Rimini. Prossimamente saranno programmati gli incontri nelle classi degli istituti Belluzzi Da Vinci di Rimini e Gobetti di Morciano di Romagna. Gli incontri con gli studenti proseguiranno per tutto il 2022 e nel 2023.