(Rimini) Il Consiglio Comunale di Rimini, riunito in seduta solenne nel Teatro Galli, questo pomeriggio ha conferito la cittadinanza onoraria a Francesco Lambiasi, vescovo della Diocesi riminese. La seduta si è aperta con un momento di silenzio, con il pubblico in piedi, per esprimere vicinanza alle vittime del terribile femminicidio che ha colpito la comunità riminese oggi pomeriggio a poche settimane dall’ultimo tragico caso. L’intervento della presidente del consiglio Comunale Giulia Corazzi ha poi aperto la seduta, seguito dal discorso del sindaco Jamil Sadegholvaad, che hanno preceduto l’orazione ufficiale affidata alla direttrice di Icaro tv Simona Mulazzani.
Prima dell’invito al voto per acclamazione, la presidente Corazzi ha dato lettura della motivazione dell’attribuzione della cittadinanza onoraria: “Per la Sua opera pastorale, costantemente rivolta al bene comune, grazie alla quale lo spirito di solidarietà e di fratellanza della comunità riminese non si è disperso nel periodo più difficile della storia del Paese dal dopoguerra. Per avere sempre messo al centro delle attività ecclesiali e sociali il valore della persona ed il legame tra le persone. Per avere mantenuto ed accresciuto nella comunità cittadina il ruolo della Chiesa riminese che, operando alla luce della fede, è divenuta fattore attivo di sviluppo e crescita del tessuto civile e sociale. Per aver saputo garantire la costante capacità di adattamento della Chiesa riminese ai rapidi mutamenti della società, seminando disinteressatamente la cultura dell’incontro e dell’impegno diretto nella carne viva della società. Per avere raccolto le sfide della modernità, mantenendo forte e aperta la presenza della Chiesa come faro di fede, di solidarietà, di attenzione verso i fratelli più deboli e fragili. Per avere aperto le porte della Chiesa riminese, favorendone il rinnovato impegno nel volontariato e nelle attività di sostegno alle persone e alle famiglie in difficoltà. Per avere, nella Sua opera quotidiana, fornito un contributo fondamentale alla diffusione della cultura, della conoscenza e della tutela dei beni artistici, quali alimenti per l’anima, indispensabili alla vita dell’individuo e della comunità tutta”.
Fra gli applausi è seguito il discorso di ringraziamento del Vescovo.