Rimini | Pazzaglia alla battaglia degli asili, Lisi non andrà in assemblea
Dopo aver creato un caso in maggioranza, rendendo nota la risposta probabilmente privata (“…Bulletti a me ha sconsigliato di venire ad una settimana dal voto. Tanto più che almeno per ora, cioè fino al voto, non potrei di certo prendere posizioni contro Lisi…”) dell’assessore Irina Imola al consigliere Stefano Brunori dell’Idv rispetto al diniego a partecipare ad una assemblea promossa da Sel, Fds e Brunori, adesso il consigliere Fabio Pazzaglia pubblica le motivazione del niet del vicesindaco Gloria Lisi, tra gli invitati istituzionali.
“…l’esperienza che ho fin qui maturato in questi due anni e nei miei precedenti impegni, mi permette di capire quando si vuole confrontarsi o quando invece la si vuole buttare in cagnara”, avrebbe scritto Gloria Lisi a Pazzaglia, che non prende bene la parola ‘cagnara’, “un termine offensivo nei confronti del sottoscritto e dei cittadini che parteciperanno”.
Pazzaglia, quindi, passa a ribadire che “l'incontro di domenica è stato promosso dal sottoscritto, più alcuni Consiglieri che condividono la difesa e la valorizzazione del servizio pubblico in campo educativo. Un'assemblea che non ha alcun collegamento con la campagna elettorale perché è nata il giorno successivo al Consiglio Comunale del 24 gennaio, dopo che Gloria Lisi aveva risposto alle interrogazioni sul tema dei servizi educativi difendendo la decisione di privatizzare il servizio di sostegno ai bambini disabili presenti nei nidi comunali e la decisione di privatizzare i due nuovi nidi comunali di via Della Rondine e di via Sacco e Vanzetti. Dopo la privatizzazione delle cucine interne ai plessi, del servizio delle operatrici scolastiche (ausiliarie), dei nidi "Aquilotto" ed " Ex seminario", questi ennesimi passi segnano una deriva inarrestabile”.