(Rimini) Sono stati 33 in tutto i cani sequestrati nel 2021 per cause legate alle condizioni di mantenimento degli animali. Sequestri avvenuti ad opra degli organi di polizia o dell’AUSL per i quali sono state riscontrate, in alcuni allevamenti, condizioni non regolari di mantenimento. A questi numeri si aggiungono altri 2 sequestri avvenuti nei primi mesi del 2022 legati sempre alle stesse tipologie di cause. Animali che dopo la procedura imposta dagli organi di polizia vengono affidati in parte, per un tempo indefinito, anche al canile comunale “Stefano Cerni” che deve provvedere alla custodia e la cura con dei costi che, solo in un secondo momento con tempi lunghi - vengono richiesti ai responsabili.
Il tema dei sequestri per cattiva custodia o maltrattamento è un argomento molto sentito in tutte le strutture pubbliche che ospitano animali. Un problema che incontra anche il canile di Rimini sia a causa dei posti disponibili, che per la procedura di adozione successiva al sequestro. Accade infatti che in alcuni casi le cause dei sequestri per maltrattamenti derivino dai cani di grossa taglia che hanno bisogno di maggiori spazi, un’esigenza che riguarda sia gli allevamenti che i privati. Questi cani, che in alcuni casi hanno anche caratteri aggressivi, vengono presi in adozione spesso con poca consapevolezza e incapacità a gestirli e spesso da strutture che non garantiscono una preparazione e un’assistenza dopo l’adozione. Un problema che porta in alcuni casi alla rinuncia del cane, ma che in casi peggiori è la causa di un sequestro dovuto al mancato rispetto delle regole di mantenimento. I sequestri posso essere di tipo penale, se ad esempio le forze dell’ordine sanzionano allevamenti noi autorizzati, oppure di tipo amministrativo quando invece è L’AUSL che rileva condizioni non compatibili con l’etologia dell’animale, ad esempio: box troppo stretti, problematiche legate all’alimentazione, oppure anche semplicemente quando non vengono rispettate le esigenze del cane, chiuso in casa e non portato fuori con la frequenza necessaria.
Sono queste le cause principali per le quali anche nel Comune di Rimini si sono verificati sequestri che ad esempio nel 2021 hanno portato ad un totale di 33 cani, smistati poi fra le varie strutture, che inevitabilmente possono essere messe in crisi a causa delle dimensioni limitate. Sequestri che comportano anche un costo a carico del canile e tempi e procedure lunghe per il recupero della spesa, che le autorità poi richiedono obbligatoriamente per legge ai privati proprietari. Questi animali infatti ricevono tutte le cure e le attenzioni del caso, rientrando nei percorsi di rieducazione previsti dal canile, che in alcuni casi durano diverse settimane. Solo dopo tale periodo possono essere proposti per un eventuale adozione. Un percorso che nel caso di una procedura di sequestro è un po più complicato perché prevede prima un affido temporaneo, in attesa dei termini previsti dal periodo imposto dagli atti.
“La tutela degli animali - ribadisce Francesca Mattei Assessora ai Diritti e Benessere degli Animali - è prevista da una specifica normativa regionale e da un regolamento Comunale che promuove e disciplina la loro tutela condannando qualsiasi atto di crudeltà contro di essi, i maltrattamenti e il loro abbandono per favorire la corretta convivenza tra uomo ed animali e di tutelare la salute pubblica e l’ambiente. Per questo è importante pensare prima di prendere un animale in adozione perché deve essere una scelta responsabile e consapevole. Ricordo anche che i proprietari di cani devono provvedere all’iscrizione del proprio animale presso l’Anagrafe Canina e comunicare all’ufficio tutte le successive variazioni (cambio di proprietà e di residenza, decesso o eventuale smarrimento del proprio cane). Anche l’applicazione dei microchip, obbligatoria dal 2016, può essere effettuata solo da veterinari accreditati presso la Regione Emilia-Romagna.”
Il Canile Comunale "Stefano Cerni” invita i cittadini interessati a conoscere i cani ospiti che attendono di essere scelti per un adozione responsabile da un nuovo padrone. Alcuni di essi provengo anche da sequestri e possono - con la procedura prevista - essere presi in affido per una successiva adozione. Si tratta di cani dolcissimi, un po timidi e curiosi come ad esempio i 5 giovani meticci di taglia media Ariel, Chiara, Fedez, Semola e Leo, che pur provenendo da situazioni difficili sono stati rieducati e sono pronti a far parte di una nuova famiglia. Il canile Stefano Cerni ricorda a questo scopo l’appuntamento di domenica 29 maggio a Cattolica dove si svolgerà la “passeggiata a 4 zampe”, una delle tante occasioni organizzate per conoscere gli ospiti della struttura del Comune di Rimini.