(Rimini) In relazione alla nota stampa inviata oggi da Riccione Civica si precisa che "nel 2021 la riduzione delle tariffe Tari è stata possibile per metà con somme stanziate dallo Stato e per un’altra una metà con somma del Comune utilizzata per ridurre la Tari del 6% alle famiglie, del 40% per le attività sospese causa Covid come cinema, teatri, palestre, parchi di divertimento e tematici, discoteche, sale da ballo, sale giochi e agenzie di viaggio, e del 30% per tutte le restanti attività, come pubblici esercizi, alberghi, stabilimenti balneari o negozi", spiegano dall'amministrazione comunale.
Tariffe "che rimarranno inalterate per 2022 nonostante Hera abbia previsto un aumento di circa 390.000 euro per tutti i Comuni in base ai nuovi meccanismi di calcolo delle tariffe raccolta rifiuti stabilite dall’ente nazionale Arera. Ma questo non inciderà sulle tasche dei cittadini perché tale aumento verrà di fatto sterilizzato dall’azione di recupero fiscale condotta negli anni. Nel 2020 e nel 2021 il pagamento della Tari ha superato il 95%. Quindi la lotta all’evasione fiscale che ha condotto ad eccellenti risultati e il principio secondo cui se tutti pagano si paga meno consentirà di non aumentare le tasse per i cittadini e di abbassarle per determinate categorie di utenti".
Per l'amministrazione di Riccione, "questi sono i fatti. Per quanto riguarda la data di convocazione del Consiglio Comunale fissata al 30 maggio per l’approvazione delle tariffe Tari “l’urgenza “è stata semplicemente dovuta all’attesa del via libera da Atersir (Agenzia Territoriale dell’Emilia Romagna per i Servizi idrici e Rifiuti) avvenuto una settimana fa".