Sanità, 50mila gli ultrasettantenti a Rimini

Martedì, 07 Giugno 2022

(Rimini) Sono più di 50 mila gli ultrasettantenni di Rimini afflitti da patologie croniche determinate da comportamenti e da condizioni modificabili, quali il consumo di alcol, di tabacco, una scorretta alimentazione, la sedentarietà, l’inquinamento atmosferico, l'iperglicemia e l’ipertensione. Sono questi i dati aggiornati al 2020, che ci dicono che, a causa dell’insorgere della pandemia, l’aspettativa di vita per gli anziani è calata di un anno: da 82 anni a 81 anni per gli uomini, da 86 a 85 anni per le donne. Nel Distretto di Rimini Nord, lo ricordiamo, le persone tra i 65 e i 74 anni sono 25.719, mentre quelle dai 75 in su sono 27.399.
15,8 individui ogni mille vivono in una struttura per anziani a fronte di una media romagnola del 18,7. Il 70% degli ospiti nelle RSA è rappresentato da donne.

All’incontro pubblico di oggi, martedì 7 giugno, ‘traiettorie di cura degli anziani tra nuovi bisogni di assistenza, riabilitazione e prevenzione nella società post pandemica’ al Museo della Città in via Tonini, hanno preso la parola: il sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad, la vicepresidente della Regione Emilia-Romagna Elly Schlein, la ricercatrice del Dipartimento di Sociologia ed Economia dell’Unibo Veronica Moretti, il direttore del Centro di Studi Avanzati sull’Umanizzazione delle cure e la Salute sociale del Campus Romagna dell’Università di Bologna Antonio Maturo, la responsabile Settore Servizi alla persona ASP Valloni Marecchia Manuela Graziani, il vicepresidente dell’Ordine dei Medici e Odontoiatri della Provincia di Rimini Franco Mandolesi, l’assessore alla protezione sociale del Comune di Rimini Kristian Gianfreda e il presidente della cooperativa sociale Società Dolce Pietro Segata. A condurre il dibattito il caporedattore VITA Magazine e VITA.it Giampaolo Cerri. Un’occasione per fare il punto sullo stato dell'arte del sostegno e della cura degli anziani, durante la quale l’assessore comunale Kristian Gianfreda ha ribadito l’impegno dell’amministrazione locale nel promuovere delle azioni e delle concrete misure di supporto alla popolazione più anziana, a partire dalla realizzazione delle Case della Salute, strutture diffuse sul territorio che hanno l’obiettivo di erogare quei servizi socio sanitari a integrazione dell’intervento ospedaliero. "Puntiamo", ha detto l’assessore, su “un nuovo modo di intendere la salute, che parte dalla prevenzione e dalla promozione del benessere per arrivare alla cura, a cui corrisponderà un rinnovato sistema di servizi sanitari sul territorio rispondente alle esigenze della comunità, con il potenziamento dei presidi diffusi. Rimini deve essere sempre di più una città capace di rispondere ai bisogni e alle esigenze dei cittadini più fragili ed esposti, attraverso una formula assistenziale snella, veloce e facilmente raggiungibile. Un altro aspetto su cui come Distretto socio sanitario di Rimini Nord stiamo investendo è quello delle Infermiere di Comunità, così che siano le cure ad ‘andare’ nelle case e non i pazienti a doversi spostare”.

Nel 2051 ci saranno 280 anziani ogni 100 giovani. A partire da questo dato, "la sanità romagnola dovrà adeguarsi con velocità ed efficienza ai cambiamenti: la nostra attenzione al confronto e al dialogo con la città è la strada per essere al passo coi tempi. Con il terzo settore abbiamo da poco firmato il regolamento sulla co-progettazione, un documento nel quale mettiamo nero su bianco un nuovo metodo di lavoro tra il Comune di Rimini e i soggetti che ruotano attorno al welfare​:​​prima di definire qualsiasi strumento di risposta sociale, ci siamo dati come regola quella di co-realizzare tutti i passaggi con il terzo settore e il mondo dei privati, così da essere più completi ed efficaci nell’ideazione delle misure da mettere in campo. Il modello della sanità del futuro sul quale lavoriamo e lavoreremo è imperniato su tre concetti cardine: prossimità, efficienza e digitalizzazione”, chiosa Gianfreda.