(Rimini) "Il centrodestra continua con incedere farsesco ad accanirsi sul settore dei balneari. Dopo aver annunciato il voto compatto al risibile emendamento presentato da Fdi al ddl di delegazione europea, fresco peraltro di parere contrario del governo, Fdi, Lega e Fi se lo sono mestamente visto respingere dal Senato, a completamento dell'ennesima presa in giro nei confronti delle PMI del comparto. Compatti solo a chiacchiere: infatti tra i loro ranghi non sono mancati né assenti né voti in dissenso. La Lega ha addirittura votato contro i propri ministri Garavaglia e Giorgetti. Una farsa appunto, utile soltanto a fingersi difensori di un settore di cui, al contrario, sono stati in questi anni autentici carnefici, avendo portato grande incertezza, il blocco di tutti gli investimenti ed il rischio di arrivare in ritardo all’appuntamento della scadenza delle concessioni a fine 2023, con enormi conseguenze per la nostra offerta turistica". Così in una nota il senatore M5s Marco Croatti.
"Dopo una primavera che ci ha visto lavorare a fondo nell'ottica del ddl concorrenza per dare finalmente un quadro normativo sano agli operatori balneari - prosegue la nota - mettendo fine alla sequela ignobile di proroghe delle concessioni che ha fatto di questo un mestiere ormai ereditario, c'è chi ancora si diverte a giocare sulla pelle di imprenditori e lavoratori. Le imprese virtuose non hanno nulla da temere: col passaggio al nuovo sistema di gare avremo finalmente un settore più equo, con meno speculazioni e storture e soprattutto con servizi migliori per i cittadini. Il tutto in linea con quanto l'Ue ci chiede di fare da 15 anni. I teatrini di Meloni, Salvini e Berlusconi sono solo fumo negli occhi nei confronti di chi investe in questo asset turistico fondamentale per il nostro paese. Continuare a scappare dalla Bolkestein, piuttosto che affrontarla come un’opportunità per rendere più competitiva la nostra offerta turistica, è un comportamento irresponsabile che potrebbe costare molto caro alla nostra Riviera”, conclude Croatti.