Rimini | Finanziamento Aeradria, il consiglio comunale approva
Approvata ieri in consiglio comunale, ma non c’erano dubbi, la delibera di sostegno ad Aeradria da parte di Rimini holding. Diciannove i favorevoli (la maggioranza) al finanziamento da 729mila euro, sei i contrari in minoranza, con il gruppo del Pdl che è uscito fuori dall’aula sia per la discussione sia per la votazione.
Parla di voto all’insegna della responsabilità il sindaco di Rimini Andrea Gnassi. “Il voto di ieri è la dimostrazione del senso di responsabilità dimostrato dal consiglio comunale su un tema di cruciale importanza per la nostra città come l’aeroporto”. Gravissime le conseguenze se la delibera non fosse passata, avverte il sindaco. “Tante persone senza più un lavoro, creditori senza nulla in mano e una città priva di uno strumento fondamentale per il nostro sviluppo. Per questa città l’aeroporto non è un vezzo, ma è un pilastro per la nostra economia, così come lo è il mare, il Palas, la Fiera”. Gnassi ricorda l’indotto di 900milioni di euro, ricorda che “la media dei pernottamenti dei turisti stranieri è ben più alta di quella degli italiani” e l’inclusione del Fellini tra i 31 strategici nazionali.
Eppure rispetto alla questa delibera ci sono di mezzo anche degli esposti. “Ho ascoltato – conclude – le critiche e le osservazioni, più o meno puntuali, ma non ho sentito proposte, non ci sono stati suggerimenti a seguire percorsi alternativi a quello che abbiamo imboccato con convinzione. Vogliamo evitare l’epilogo peggiore, il fallimento, e ora stiamo seguendo un percorso, quello del concordato di continuità, che avviene sotto il controllo vigile del Tribunale”.
Dal Pdl spiegano le ragioni di una scelta che era andata maturando anche nei giorni precedenti in commissione con Giuliana Moretti e Gennaro Mauro. “Siamo consapevoli del fatto che l’aeroporto è una infrastruttura indispensabile per il territorio. Per questo, in un momento così delicato, non ce la siamo sentita di votare contro la delibera”, spiegano. “Negli ultimi mesi, però, abbiamo registrato anche l’incapacità dell’amministrazione comunale e della maggioranza a riconsiderare gli errori compiuti in questi anni. Errori che non adeguatamente valutati pesano e peseranno sul Fellini anche in un futuro che noi ci auguriamo possa vedere la luce. Nelle ultime fasi della vicenda, abbiamo assistito a una gestione capace di investimenti senza sostenibilità finanziaria, alla corsa a raggiungere il milione di passeggeri senza guardare ai risultati operativi di questo incremento, senza una adeguata valutazione, cioè, della gestione operativa fortemente in perdita. Abbiamo scoperto, anche, di accrediti in bilancio inesigibili, stratagemma, probabilmente, per mascherare il forte indebitamento. Insomma, quanto è vero che il Fellini va salvato è altrettanto vero che siamo arrivati alla situazione di oggi non tanto per gli investimenti e la crisi economica internazionale, quanto per le scelte sbagliate da parte dei soci e del management”.