(Rimini) “Ho incontrato con piacere i rappresentanti del mondo agricolo perché con loro è attivo un dialogo che in qualità di sindaco rurale ho sempre avuto in primis con le aziende e con le associazioni di categoria che lo rappresenta”. Domenica Spinelli, candidata con Fratelli d’Italia all’uninominale per il Senato (Romagna, Ferrara e Bologna) conosce bene le esigenze e le rivendicazioni dei rappresentati del comparto.
“Da tutti – aggiunge – in passato mi sono stati dati spunti e proposte che ho portato avanti impegnandomi in prima persona e come amministrazione comunale. Tanti gli argomenti aperti: penso al reddito di cittadinanza, alla sua revisione perché questo strumento ha penalizzato il mondo del lavoro anche in agricoltura, ma mi riferisco anche all’impegno di eliminare tutta quella burocrazia che è maggiore rispetto alla redditività. Senza dimenticare lo sviluppo territoriale, prendendo spunto dall’ultima variante di piano approvata a Coriano come modello operativo per tutto il settore.
“Ci sono altri problemi – insiste la candidata di Fratelli d’Italia - che in questo particolare momento preoccupano e non poco gli agricoltori. Il primo è la siccità che mai come ora ha mostrato il lato peggiore. Da essa deriva poi una carenza idrica che ha obbligato i sindaci ad emanare ordinanze per il risparmio della risorsa acqua e, non ultimo, tutt’altro, i costi dell’energia elettrica che anche in agricoltura stanno facendo sentire il loro peso. Individuati i problemi, occorre trovare le soluzioni. Rispetto alla siccità ritengo assolutamente necessari nuovi bacini idrici che i governi precedenti hanno in qualche modo ostacolato facendosi paladini di un ambientalismo eccessivo. Noi di Fratelli d’Italia puntiamo a nuovi invasi che siano in grado di garantire approvvigionamento idrico alle imprese e alle comunità senza incidere sull’habitat naturale. La Regione ha sul tavolo uno studio di Romagna Acque che prevede proprio nuovi invasi che darebbero benefici all’intera Romagna. Non si perda tempo nella valutazione attenta e scrupolosa di questo progetto perché la soluzione evidentemente c’è. Un’altra questione aperta è quello dei flussi migratori: bisogna incentivare le aziende e togliere i costi della vera formazione e dell’integrazione della manodopera che sono a carico delle aziende stesse. Pertanto sì agli incentivi alle aziende agricole proporzionali agli investimenti”.
“Aderisco, con piena e totale convinzione, - conclude la Spinelli – alle richieste delle associazioni degli agricoltori. Nei punti riassuntivi c’è tutto quello che noi vogliamo fare per questo comparto: difendere il mondo agricolo istituendo il Ministero dell’Agroalimentare con più attenzione al made in Italy; dire no ad un’Europa che ci impone il nutri-score (un sistema di etichettatura de prodotti alimentare sviluppato in Francia e pensato per semplificare l’identificazione dei valori nutrizionali attraverso due scale correlate: una cromatica divisa in 5 gradazioni dal verde al rosso, l’altra alfabetica dalla A alla E), il cibo sintetico, il Mercosur; accogliere invece l’origine del prodotto in etichetta, la sostenibilità e la ricerca. Riteniamo che il Pnrr possa essere fonte preziosa per l’alimentare, l’energia e la logistica del nostro Paese ed, infine, condividiamo la scelta di fermare le scorribande degli ungulati sui terreni degli agricoltori nei modi leciti e consentiti in modo da difendere cittadini ed agricoltori”.