(Rimini) "Oggi ci troviamo nella spiacevole situazione di dover iniziare un contenzioso contro il Comune per difendere il diritto alla salute. È l'ultima cosa che in vita nostra ci saremmo aspettati di fare". Lo hanno annunciato oggi in conferenza stampa i residenti del rione Clodio. "Il Comune dovrebbe avere fra le sue principali finalità la tutela dei cittadini che amministra. In questi ormai tre anni di rapporti con l’Amministrazione Comunale abbiamo tenuto un atteggiamento “laico", fiduciosi che, dopotutto, la viabilità di attraversamento del nostro Rione fosse temporanea, come peraltro ci veniva assicurato di volta in volta dagli assessori e come dimostrano anche i diversi comunicati stampa emanati dal Comune e scaricabili dal sito".
Alla fine, "non è andata così, tutte le affermazioni degli amministratori, precedenti ed attuali, si sono rivelate solo degli espedienti per rimandare la soluzione alla viabilità (con progetti rimangiati in corso d’opera e alternative mai predisposte) per arrivare ad oggi con il Rione Clodio quale soluzione definitiva per l’attraversamento monte-mare. Il Sindaco Sadegholvaad, che nel maggio 2021 ci aveva incontrato come Assessore confermando allora, con tanto di slide, il senso unico mare/monte su via Circonvallazione Occidentale, oggi ritiene che il traffico di attraversamento del Rione Clodio sia un “effetto collaterale" necessario per garantire la viabilità cittadina. Questa affermazione incredibile rivela la sua sensibilità nei nostri confronti, non tenendo conto che gli “effetti collaterali” di questa scelta impattano sulla salute e sulla sicurezza dei residenti che sono costretti a subire inquinamento acustico, da polveri sottili e pericoli quotidiani di incolumità derivanti dal flusso continuo di auto e moto che rasenta le case (che sono sfornite di marciapiedi e spesso di fittoni protettivi)".
Come Comitato Residenti Rione Clodio Rimini "abbiamo chiesto più volte un incontro con il Sindaco che però si è sempre negato e che, da ultimo, ha risposto: “cosa vi ricevo a fare, tanto io non cambio idea". Per tutti questi motivi abbiamo deciso di procedere per vie legali e abbiamo nominato lo Studio Legale dell'avocato Luigino Biagini per portare avanti la causa, nonché la società Norumore Srl di Forlì per effettuare le rilevazioni sull’inquinamento acustico e dell'aria necessarie per sostenere il giudizio che intendiamo avviare". Il comitato ricorda "che sull’inquinamento acustico si è già pronunciata Arpae la quale, dopo aver effettuato una rilevazione di una settimana, ha concluso che sarebbe opportuno una riduzione del traffico del 50%. Il Comune avendo in mano questa relazione dallo scorso 6/12/21, dapprima ha evitato di consegnarcela e, da quello che ci è apparso, ora non intende applicarla per volontà del Sindaco. Come Comitato, per poter visionare i dati di Arpae siamo stati costretti a procedere con una richiesta di accesso agli atti, altrimenti saremmo ancora all'oscuro degli esiti. Questo non ci sembra un comportamento conforme agli obblighi di trasparenza che gli Enti pubblici sono tenuti ad osservare".
Al propostito i residenti del rione clodio rendono nota la "risposta di un Dirigente del Comune ad una lettera di un residente inviata a gennaio 2020, con la quale quest’ultimo segnalava come le modifiche alla circolazione avessero creato situazioni di estremo degrado ambientale per il Rione Clodio e poneva al Sindaco alcuni quesiti in merito al rispetto di norme e procedure. Leggendo la risposta ci si rende conto che il Comune ha operato in modo contrario rispetto al Pums, portando il traffico di attraversamento in centro storico anziché allontanarlo. Emerge poi chiaramente la consapevolezza del Comune in relazione all'inquinamento da polveri sottili e da rumore, tant’è che il Dirigente confermava che la soluzione a questi disagi sarebbe avvenuta con l’istituzione del senso unico mare/monte su via Circonvallazione Occidentale che avrebbe eliminato o comunque ridotto ampiamente il flusso sul Rione Clodio".