Rimini | Fellini, Vitali: Gamberale? Lui tratta per ben altri aeroporti
Questa mattina in edicola una notizia, la dà ilRestodelCarlino: F2i di Vito Gamberale starebbe trattando per il Fellini. La smentita non tarda ad arrivare.
“Vito Gamberale? Un nome e un cognome assolutamente di fantasia”, ha detto al telefono della trasmissione Tempo reale il presidente della Provincia (socio pubblico di maggioranza di Aeradria, con il 38%) Stefano Vitali. “Quel nome e cognome sta trattando ben altri aeroporti e non il nostro. Questo lo do come dato ufficiale. Noi abbiamo delle trattative aperte, non per la privatizzazione (perché non sarebbe neanche possibile), ma per la condivisione di un piano industriale, quindi per la cessione di quote, con almeno tre soggetti (nessuno dei tre è nella lista dei creditori, ndr, e di mezzo ci sarebbe anche una grande società italiana con base internazionale). Una di queste mi sembra una proposta sicuramente seria . La cosa positiva è che dalle trattative che stiamo avendo e dalle continue richieste di incontro che riceviamo stanno venendo fuori delle prospettive per il nostro aeroporto che lo rendono in questo momento una infrastruttura veramente interessante”.
In particolare F2i sarebbe piuttosto in trattative per Bologna. Tutt’altra storia rispetto a Rimini che comunque ha una sua appetibilità data dal fatto che “entrando nei trentuno aeroporti di interesse nazionale – ha aggiunto in serata Vitali – di diritto accederemo al piano di riparto che lo Stato mette a disposizione per gli investimenti. One works e le altre società che hanno asseverato il piano nazionale degli aeroporti hanno garantito che le potenzialità del nostro Fellini sono oggettive. Offriamo buone possibilità sia in prospettiva commerciale, sia per il numero dei voli, cose che nessun aeroporto del nostro livello può offrire al pari nostro a una azienda che vuole investire in campo aeroportuale. Insomma, chi investe qui a Rimini sa che concretamente può avere un certo tipo di ritorno”.
Sulla proroga di un mese per la consegna della documentazione del concordato al tribunale, Vitali spiega di averla chiesta “perché il lavoro che stanno facendo il tribunale e i nostri tecnici è certosino. Dico fortunatamente perché così si potrà mettere la parola fine a questa storia. E' chiaro che più puntuale è la documentazione fornita a sostegno della concretezza di quanto propone il piano industriale meglio è”.