(Rimini) "L'economia italiana è ancora in rallentamento: il caro-energia e l'inflazione restano fattori critici. Inoltre, con il rialzo dei tassi di interesse e la minore liquidità a causa delle bollette energetiche, le imprese italiane risultano sotto stress. La manifattura comunque tiene e i servizi sono andati bene in estate, mentre le costruzioni sono in frenata. L'export italiano è in espansione finora, ma con l'Eurozona attesa debole e gli USA in fase positiva, le prospettive presentano luci e ombre – commenta Carlo Battistini, presidente della Camera di commercio della Romagna –. Le attività manifatturiere nei nostri territori rallentano in termini congiunturali le loro performance, mentre in termini tendenziali si apprezza ancora una moderata espansione. In termini medi sui 12 mesi, tuttavia, è ora percepibile un'inversione del trend che aveva caratterizzato gli scorsi trimestri. Da questo trimestre si confermano anche i segnali di rallentamento anche nella dinamica degli ordinativi, specialmente quelli esteri. I risultati sono coerenti con l'indagine di Unioncamere Emilia-Romagna, su imprese da 1 a 500 addetti, sia in termini tendenziali, sia medi. Il trend di ripresa è dunque ora messo concretamente in discussione dagli elementi di instabilità, divenuti oramai strutturali, associati a un'inflazione elevata e alle aspettative di crescita dei tassi di interesse nominali, che complicano notevolmente lo scenario. Il sentiment delle imprese rispondenti è tuttavia convergente per una stabilità dei prossimi mesi".
Provincia di Rimini - Analisi congiunturale del settore manifatturiero
Per le imprese manifatturiere della provincia di Rimini gli indicatori confermano un moderato rallentamento delle attività; tale inversione del trend produttivo, che mantiene comunque valori positivi, ha preso avvio dallo scorso trimestre, dopo una fase espansiva che durava dal primo quarto del 2021.
Nell'arco degli ultimi 12 mesi le performance produttive medie appaiono, in ogni modo, in espansione, specialmente con riferimento ai comparti Meccanica e Alimentari.
Si illustrano di seguito i principali risultati.
Dinamica congiunturale - risultati rispetto al trimestre precedente
Il 62,5% dei rispondenti riporta una situazione di stabilità della produzione rispetto al trimestre precedente e il 22,0% indica una diminuzione; la variazione congiunturale è pari al -3,4%, in controtendenza con il trimestre precedente (quando fu positiva). Con riferimento al fatturato, invece, il 35,0% dei rispondenti ne dichiara una diminuzione rispetto al secondo trimestre 2022, e un altro 51,0% dei rispondenti indica stabilità; la variazione è pari al -11,7%. In flessione anche gli ordini interni (-3,2%), mentre gli ordinativi esteri e l'occupazione restano sostanzialmente stabili.
Dinamica tendenziale - risultati rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno
Rispetto al terzo trimestre del 2021, la produzione del manifatturiero riminese è aumentata del 7,5%. L'espansione della produzione è sostanzialmente comune a tutti i comparti, fatta eccezione per le "altre industrie manifatturiere" (-4,5%). Performance superiori al dato medio si riscontrano per il comparto Alimentare (+31,8%), Legno e mobili (+18,2%), Abbigliamento e accessori (+10,9%). Performance produttive contenute (inferiori al dato medio), invece, per Chimica e plastica (+2,2%) e Prodotti in metallo (+1,6%).
Per il fatturato, il 73,0% dei rispondenti ne dichiara un'espansione rispetto al medesimo trimestre del 2021; la variazione è pari al +9,4%. La crescita del fatturato è sostanzialmente comune a tutti i comparti analizzati e beneficia, in parte, degli effetti inflattivi dei prezzi rilevati in questo ultimo periodo.
Gli ordinativi interni aumentano in modo leggermente più intenso rispetto a quelli esteri (rispettivamente +6,6 e +4,3%) ed entrambe le variabili si consolidano in terreno positivo.
Risultati della media degli ultimi 12 mesi rispetto ai 12 mesi precedenti
Su base annuale (media degli ultimi 12 mesi rispetto ai 12 mesi precedenti), gli indicatori confermano un rallentamento delle attività manifatturiere locali; tale inversione del trend ha preso avvio nel secondo trimestre di quest'anno, dopo una fase espansiva che durava dal primo quarto del 2021.
Le imprese rispondenti riportano una crescita media della produzione pari al 19,3%. Con riferimento ai principali comparti del manifatturiero riminese, essi appaiono tutti in crescita con alcune differenziazioni; performance significativamente superiori alla media del manifatturiero provinciale per Meccanica (+26,7%) e Alimentari (+43,1%); performance produttive inferiori alla media settoriale, ma comunque positive, quelle del comparto Chimica e plastica (+3,6%), Legno e Mobili (+6,4%), Elettronica (+6,3%). Il comparto Abbigliamento e accessori, infine, ha recuperato completamente (+13,5%) le performance produttive perse nei primi trimestri del 2021.
Nel periodo in esame si è registrato un contestuale incremento del fatturato a valori correnti (+22,8%), trend comune a tutti i comparti del manifatturiero riminese. La percentuale media dei ricavi generati all'estero (per esportazioni) si è attestata al 43,8% del fatturato complessivo. I comparti maggiormente orientati all'export si confermano quello della Meccanica (60,0% del totale dei ricavi), Abbigliamento e accessori (51,6%), Chimica e plastica (44,2%).
La domanda interna ha segnato un incremento del 21,0% in termini medi, mentre quella estera del +10,3%. I livelli occupazionali medi sui 12 mesi appaiono stabili, grazie anche agli interventi di sostegno pubblici specifici attuati lo scorso anno.
Prospettive
Per il quarto trimestre del 2022 rispetto a quello in esame, il sentiment degli imprenditori intervistati si attesta sulla stabilità della produzione, del fatturato, degli ordinativi e dei livelli occupazionali.
Al 30/09/2022, in provincia di Rimini, risultano attive 2.537 imprese manifatturiere, pari al 7,2% delle imprese attive totali (10,4% Emilia-Romagna e 8,9% Italia). Il settore registra una moderata espansione (+0,4%) rispetto allo stesso periodo del 2021, contrariamente al trend regionale (-2,0%) e nazionale (-2,5%).