(Rimini) Quattrordici donne imprenditrici, undici storie di chi ha lottato per l'indipendenza economica, simboleggiando al meglio il dinamismo della nostra comunità. Il tema di quest’anno è "Donne per le donne. Per aver favorito, attraverso la propria impresa, le pari opportunità ed il superamento del divario di genere nel mondo del lavoro”.
Tra le novità, una "menzione d'onore" (quest'anno a Micaela Dionigi - Gruppo SGR) a chi abbia attuato importanti politiche di welfare aziendale per promuovere e favorire l'occupazione femminile, e/o lo sviluppo di percorsi di carriera femminile e/o la conciliazione degli impegni lavorativi delle donne con i carichi di cura familiari. La premiazione si inserisce in un mese, marzo, completamente dedicato dal Comune di Rimini alle donne, con il cartellone “L’otto sempre. Un mese di riflessione in occasione del centenario della Giornata Internazionale della Donna”.
Nel salutare le imprenditrici la Vicesindaca Chiara Bellini ha ricordato come "proprio in questi giorni, visitando la biblioteca malatestiana di Cesena, sia venuta a conoscenza di come un buon numero di ragazze di buona famiglia avevano accesso a quello straordinario patrimonio librario, già dal medioevo. Le donne, si sa, sono sempre in gamba quando si tratta di studiare: oggi in Italia quelle che arrivano a laurearsi sono in netta maggioranza (57,2%) rispetto agli uomini, c’è lo dice il Ministero dell’Università. Eppure se si apre il concorso per un posto accademico ecco che le donne tornano in drammatica minoranza. Più alta è la posta in gioco, più basse sono le opportunità per le donne. Lo so bene, perché la carriera accademica l’ho intrapresa anch’io, e ne confermo la fatica.
Nelle nostre università le donne sono solo il 49% tra i titolari di assegno di ricerca, solo il 46% le ricercatrici, 42% le professore associate e solo il 26% le ordinarie, la più alta carica accademica. Se poi guardiamo alla presenza accademica femminile in area Stem (scienze, tecnologie, ingegneria e matematica) il dato generale cala al 36,5%, (dati pubblicati da Il Sole 24 ORE). Certo, da quelle donne che frequentavano la biblioteca malatestiana ad oggi, ne abbiamo fatti tanti di passi in avanti, ma molti rimangono ancora da compiere. Gap salariale, un sistema di servizi a supporto della genitorialità che renda effettivi i diritti sulla carta sanciti dalla legge, la distribuzione dei carichi di lavoro famigliari, la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. Le donne che oggi premiamo dimostrano quanto le donne possano primeggiare nell’impresa e nella conduzione di gruppi di lavoro. Sono particolarmente contenta di come questo premio stia diventando sempre più occasione di incontro e scambio, ponendo anche le basi per collaborazioni se non amicizie. È questo lo spirito più profondo di questo momento con cui, come Amministrazione, vogliamo dare concretezza e significato alla Giornata internazionale per i diritti delle donne”
Sono state quindi premiate: Francesca e Roberta Corazza (per Cna), titolari dell’oleificio Corazza, Antonella Conti (Legacoop) presidente della Cooperativa Formula servizi, Monica Dellarosa (Confartigianato) dello stabilimento balneare107 di Rimini, l’albergatrice Luciana Melucci dell’hotel Luigia (Federalberghi), Loredana Alberti e Maddalena Zortea (Confagricoltura) titolari dell’azienda agricola Fungar, Elisa Zavoli di ‘Fratelli è possibile’ (Confcooperative) e le cinque giovanigiovani donne di Mariscadoras Matilda Banchetti, Ilaria Cappuccini, Alice Pari, Giulia Ricci e Carlotta Santolini, Michela Dionigi (Confindustria), per il Grupo Sgr.