Rimini | Riqualificazione Novarese, non c’è la fidejussione. Pazzaglia (Sel) interroga il sindaco
Novarese, Fabio Pazzaglia, consigliere comunale di Sel fare Comune interroga il sindaco di Rimini “sulla vicenda della mancata realizzazione del nuovo polo del benessere all'ex colonia novarese, nel suo punto chiave e cioè sulla mancanza di iniziative da parte del nostro Comune verso Coopsette a tutela delle condizioni contrattuali”.
Si spiega meglio. “Con convenzione redatta all’epoca il Comune ha venduto le sue quote di RiminiTerme, pagate da Coopsette circa 9 milioni di euro, e la Novarese per cui Coopsette in cambio avrebbe dovuto realizzare un piano industriale per dare vita al polo benessere attraverso la riqualificazione della colonia”. Col passare degli anni questo progetto non è mai stato realizzato, anche a causa di difficoltà oggettive sopraggiunte come la crisi economiche. La stessa Coopsette non naviga in buone acque. È finita in alcune indagini sulla tav Toscana. Ha chiesto l’attivazione della procedura di concordato in continuità.
“Il Comune però adesso si ritrova in braghe di tela. Nella convenzione manca ogni riferimento alla fidejussione che si sarebbe dovuta chiedere a Coopsette a garanzia del rispetto della convenzione. Il valore sarebbe stato di 9,2 milioni di euro. Non è una questione da poco. Se questo fatto fosse verificato davvero saremmo di fronte a un danno erariale”, spiega il consigliere comunale. Pazzaglia ricorda di aver chiesto “all'ufficio competente dell'amministrazione se esistevano o meno, in caso di inosservanza del piano industriale per la riqualificazione della Novarese, garanzie a tutela delle condizioni contrattuali inserite nella convenzione tra Comune e Coopsette”. La data sulla richiesta è quella del “14 febbraio 2011”. Due mesi dopo la risposta. “L'11 aprile 2011, è arrivata la risposta scritta (con protocollo 53950) che confermava senza giri di parole l'assenza totale di qualsiasi garanzia. Un fatto gravissimo che nessuno ha mai voluto indagare”.
Senza fidejussione l’amministrazione di Rimini, in pratica, non ha armi in mano per rivalersi su Coopsette. “Ci chiediamo se e come possa il Comune obbligare Coopsette a rispettare la convenzione e anche se e come possa in qualche modo richiedere indietro la Novarese”.