(Rimini) "La nota con cui il terzetto Bergamini-Gasparri-Centinaio chiede un'accelerata su mappatura e tavolo interministeriale relativamente alle concessioni demaniali è farsesca". Così il senatore del moviento 5Stelle Marco Croatti commenta la presa di posizione dei parlamentari del centro destra, con la richiesta di "di accelerare l'adozione del decreto delegato di cui all'articolo 2 della legge 5 agosto 2022, numero 118, per la mappatura delle concessioni demaniali, nonche' quella di dare applicazione quanto prima all'avvio del tavolo interministeriale istituito dall'articolo 10-quater, del decreto legge 198 del 2022, da estendere alla partecipazione delle Regioni, dell'Anci e dell'Agenzia del demanio, al fine di procedere alla definizione dei criteri tecnici per la determinazione della sussistenza della risorsa naturale disponibile". Lo hanno spiegato all'agenzia Radiocor del Sole 24 ore. "Riteniamo sia necessario passare all'attuazione delle norme vigenti senza attendere le deliberazioni in sede comunitaria perche' siamo convinti che proprio dai risultati della mappatura emergera' la risoluzione del problema, dimostrando che lo spazio per l'ingresso di nuovi soggetti non comportera' la necessita' di mettere in discussione le concessioni gia' in essere. Consapevoli del grandissimo impegno che tutte le forze politiche che sostengono l'attuale governo hanno sempre profuso a sostegno della causa delle imprese balneari, abbiamo piena fiducia nelle iniziative dell'Esecutivo", hanno aggiunto i parlamentari della maggioranza.
"La verità - commenta Croatti - è che dopo mesi di chiacchiere, il governo delle giravolte vorticose prepara l'ennesima inversione a U. Resta in tutta la sua nitidezza la presa in giro colossale di tutte le destre nei confronti delle piccole imprese del settore. Dopo mesi di annunci sui pugni da battere in Europa e promesse di pulcinella, ci si è resi conto del tempo perduto e del 'cul de sac' in cui si è messo un intero comparto, cruciale per i destini futuri del turismo italiano. Aver impedito ai piccoli imprenditori virtuosi di programmare i loro investimenti è un errore imperdonabile, che ora rischia di spalancare le porte agli appetiti delle grandi multinazionali che, a differenza delle piccole realtà imprenditoriali, dispongono di risorse e competenze illimitate. In questi ultimi 8 mesi infatti avremmo dovuto esclusivamente lavorare per costruire bandi che ci consegnassero concessionari in grado di rispondere alle esigenze dei territori e del Paese: investimenti in sostenibilità, rispetto delle vocazioni e delle tipicità dei luoghi, maggiori servizi, tutela dell’occupazione e doverose precauzioni rispetto ad azioni predatorie di grandi gruppi economici. Invece questo tipo di azione non è mai partita per l’atteggiamento irresponsabile delle destre e il pericolo concreto è che si arrivi in ritardo alla fine del 2023 con infrazioni europee in arrivo, rischio ricorsi e bandi che saranno pubblicati in fretta senza concertazione e confronto. Con i comuni, soprattutto quelli più piccoli, in grande difficoltà. La destra e il governo a parole vogliono proteggere i nostri piccoli imprenditori ma nei fatti li stanno affondando, e con essi territori a vocazione turistica balneare come la nostra Riviera”.