Il peggio sono le frane. Sono già 14 solo a Montescudo, cinque a San Leo. Nel riminese sono 42 gli sfollati. Solo due sono stati accolti in centri di accoglienza, gli altri sono ospitati da amici e parenti. Le strade ancora chiuse (del tutto o in parte): strada provinciale 8 Santagatese, 22 Leontina, 36-bis Morciano-Montefiore, 49 Trasversale Marecchia, 84 Pedrosa, 84-bis Valpiano-Miratoio, 97 Soanne, strada provinciale 118-bis Eremo, 132 di Gemmano, 133 San Giuseppe, la 146 Sapigno. Elenco in aggiornamento (ilCarlino, Corriere).
Paura a Montescudo. Mercoledì mattina si è aperta una crepa di cinque metri su via le Bance. Nel pomeriggio la strada è crollata giù. evacuate le famiglie, cinque, che abitano nella casa rimasta sospesa sulla frana. “Il nostro territorio è stato tra quelli maggiormente colpiti dai fenomeno franosi”, spiega il sindaco di Montescudo Monte Colombo Gian Marco Casadei (ilCarlino, Corriere).
Valmarecchia. A Pennabilli sono 5 le persone ancora isolate alla Filanda. “Domani non avremo più viveri, siamo gli unici ancora isolati, ci chiedono da giorni di evacuare, ma il problema è solo un tubo di scolo che non è sufficiente per accogliere l’acqua del torrente in piena”, spiega una di esse (ilCarlino, Corriere).
“Un decreto legge speciale”. A chiederlo è il deputato del Pd Andrea Gnassi. Il decreto dovrebbe disporre “misure ad hoc con un fondo nazionale straordinario destinato all’emergenza” e prevedere “un commissario per la ricostruzione. Riteniamo che il commissario, per ruolo e per i risultati ottenuti dopo il terremoto del 2012, debba essere il presidente della Regione Stefano Bonaccini” (ilCarlino, Corriere).
Cicloni: bisogna abituarsi. “L'eccezionalità del fenomeno con cui facciamo i conti c'è tutta, ma c'è nella misura in cui siamo consapevoli che sono in atto cambiamenti climatici e che questi fenomeni ciclonici saranno la norma in Mediterraneo”, spiega al Corriere l’ecologo Riccardo Santolini. “Però ci saranno delle difficoltà di previsioni a lungo periodo” (Corriere).
A Rimini “troppo cemento”. Secondo l'indagine Ires il 12,4% della superficie provinciale, pari a 11.416 ettari, è coperta da costruzioni. Si parla di 405 ettari cementificati in 21 anni, tra capannoni industriali, case, alberghi. “Visto il ripetersi di questi eventi meteorologici estremi, sarebbe opportuno che la politica tutta, nazionale, regionale, provinciale, comunale, cominciasse a guardare alla messa in sicurezza dei territori come ad un'operazione necessaria e indispensabile” sottolinea il ricercatore Gianluca De Angelis (Corriere).
“Pronti per il week end”. I bagnini hanno preso in mano i badili e si sono messi subito al lavoro per ripulire e sistemare la spiaggia dopo la mareggiata con l’obiettivo di “essere pronti per l'inizio ufficiale della stagione balneare la prossima settimana, ma a questo punto penso proprio che già da questo week end potremo garantire i servizi necessari a godersi una bella giornata al mare, se il meteo lo concederà” (Corriere).
Disdette per gli hotel. “Chiediamo a Visit Romagna e Apt di lanciare al più presto una campagna straordinaria, per far sapere agli italiani e ai turisti esteri che la Riviera sarà molto presto pronta ad accoglierli, come sempre”, propone Patrizia Rinaldis, presidente dell’Associazione albergatori di Rimini. “La migliore campagna è fare quello che stiamo già facendo ovvero lavorare per ripristinare le cose”, risponde l’assessore regionale al turismo Andrea Corsini (ilCarlino).
Nuovo Romeo Neri. “C’è un investitore pronto”. Lo rivela il sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad. “Un imprenditore privato e credibile”, dice il sindaco. Propone di realizzare “un impianto per il gioco del calcio da 15mila posti, interamente coperto e arena per grandi eventi”. Si tratta di Antonio Ciufarella, che ha già realizzato lo stadio del Frosinone e ha in progetto quelli di Lucca e Caserta (ilCarlino, Corriere).
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