Imprenditori e amministratori hanno partecipato insieme in gran numero al convegno “La città che cambia. Il commercio al centro dell’economia urbana - La nuova Legge regionale e i contributi per le imprese” organizzato da Confcommercio della provincia di Rimini e CAT Confcommercio Rimini con il patrocinio di Regione e Provincia, per entrare nei dettagli della nuova Legge della Regione Emilia Romagna sullo sviluppo dell’economia urbana. Auditorium “Campana” gremito per ascoltare come il nuovo dispositivo regionale impatterà sulle città e sui borghi del territorio per valorizzare i luoghi e sviluppare l’economia locale legata alle piccole e micro imprese nel segno di quella sinergia pubblico-privato alla base della Legge.
“Sono in arrivo sostegni importanti per le imprese del commercio di prossimità e per i pubblici esercizi che comprendono anche le discoteche – sottolinea nei suoi saluti agli intervenuti il presidente di Confcommercio della provincia di Rimini, Gianni Indino –. Ma questa nuova legge non va vista solamente come contenitore di aiuti a fondo perduto, bensì come grande opportunità di rigenerazione e riqualificazione del territorio, unendo in progettualità sinergiche la parte pubblica a quella privata del tessuto economico cittadino. Si tratta di un nuovo modo di approcciare allo sviluppo delle nostre realtà, della nostra comunità, con tanti attori che insieme contribuiranno alla riqualificazione e alla valorizzazione del contesto in cui vivono e operano portando benefici a tutti. Non ultimo il ruolo delle associazioni, sempre più fondamentali come collettori tra piccole imprese e amministrazioni, sia in ausilio agli imprenditori, sia come collaborazione per il pubblico nella definizione degli obiettivi strategici e nella realizzazione degli interventi”.
A spiegare nei dettagli il provvedimento regionale è stato l’assessore al Commercio e al Turismo, Andrea Corsini: “Abbiamo voluto mettere mano alla Legge 41 del 1998, che è stata importantissima nel sostegno alle piccole imprese e di cui per questo abbiamo confermato alcuni ambiti, ma che andava rinnovata per stare al passo con i grandi cambiamenti avvenuti in questi anni. L’obiettivo di questa nuova Legge sull’economia urbana, votata all’unanimità, è aprire una fase nuova sostenendo l’ossatura della nostra economia che è formata dalle piccole e micro imprese, evidenziando anche il loro grande valore per la comunità. Lo faremo attraverso i bandi, il primo dei quali di 18 milioni di Euro uscirà a giorni e andrà a co-finanziare gli investimenti delle imprese di commercio e pubblici esercizi che da anni ormai stanno vivendo oggettive difficoltà. Sosterremo vari ambiti, dalle opere murarie agli impianti, dalle attrezzature agli arredi. Successivamente, attraverso i decreti attuativi, prima dell’estate arriveremo a delineare concretamente quelli che abbiamo chiamato “hub urbani” e “hub di prossimità”, ovvero luoghi decisi dai Comuni d’intesa con le associazioni di categoria, nei centri storici o anche nelle periferie, che presenteranno progetti di riqualificazione e rigenerazione urbana migliorando aspetti come accessibilità, mobilità, parcheggi. La Regione sosterrà questi progetti che andranno presentati in forma aggregata, non solo al momento della progettualità, ma anche nello sviluppo con un ulteriore bando da 40 milioni di euro su tre anni. Si aprirà così una fase nuova per le nostre città. Non pretendiamo che questa Legge da sola sia risolutiva di dinamiche sociali e cambiamenti più grandi di noi, ma si prefigge di sostenere le piccole imprese dando loro una mano a stare sul mercato con idee nuove e incentivi economici importanti e mirati”.
“Come Provincia di Rimini siamo orgogliosi che la Regione abbia presentato qui questa nuova Legge – ha detto la consigliera provinciale Alice Parma -. Una Legge che guarda ai bisogni attuali delle nostre città, dei nostri borghi, ovvero dei nostri centri commerciali naturali che sono anche i luoghi abituali d’incontro delle persone, delle famiglie. La nostra economia è basata sulle micro e piccole imprese, che rendono vie e piazze cuori pulsanti della comunità e il legislatore ha voluto agire su fattori importanti come accessibilità, inclusione, sostenibilità ambientale, attivando un circolo virtuoso che porta occupazione e vivibilità. È arrivato il momento giusto per ripensare al commercio che ha bisogno, lo dicono i numeri, di una modifica sostanziale. Insieme il pubblico, le associazioni e gli imprenditori hanno ora la possibilità di dare impulso a questo sviluppo”.
Marco Leoni, presidente della società di ricerca e consulenza nel settore distributivo Iscom Group, ha mostrato alcuni esempi di provvedimenti simili sul territorio italiano, andando nello specifico dei vari casi regionali. “Gli Hub saranno caratterizzati da una pluralità di funzioni e soggetti rispetto ai quali le attività commerciali fungono da motore per accrescerne attrattività, rigenerare il tessuto urbano, garantire integrazione e valorizzazione delle risorse presenti sul territorio per rispondere alle esigenze quotidiane delle persone. In più, non viene dimenticato il ruolo fondamentale della formazione, in particolare sulla transizione verde e digitale. La creazione di questi nuovi spazi di vita e di servizi permetterà di rispondere ai bisogni del cittadino mettendo al centro il ruolo proattivo della comunità. Tutti insieme ci rimboccheremo le maniche per non disperdere gli importanti obiettivi fissati dal legislatore, che ha compreso come pubblici esercizi e attività commerciali di prossimità possano fungere da propulsore per la rigenerazione dei territori”.