Non sarà capitale italiana della cultura 2026, ma Rimini è "con certezza capitale della pianificazione strategica". Un pizzico di amarezza ieri nelle parole del sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad, ma anche la consapevolezza del valore che il lavoro del Piano Strategico ha avuto per Rimini. "Una felice intuizione", la definisce. "Anche la candidatura di Rimini a capitale della cultura è frutto di questo lavoro molto importante dal punto di vista metodologico i cui frutti sono sotto gli occhi di tutti. Rimini in questi anni ha cambiato pelle". Il riferimento è alla ricostruzione di buoni pezzi di centro storico, all'avvio del piano della salvaguardia della balneazione ottimizzato e del parco del mare.
Nell'avvicinarsi al suo diciottesimo compleanno (l'esperienza è iniziata nel 2007), il Piano Strategico di Rimini è ora pronto a dare inizio alla sua seconda fase. Il 27 marzo alle 17,30 al cinema Fulgor sarà presentato 'Oggi è domani' il percorso partecipacipativo che segna l'inizio di una nuova era per il Forum Rimini Venture.
"L’incontro pubblico del 27 marzo rappresenta di fatto l’apertura dei lavori di questa nuova fase di pianificazione strategica, che durerà oltre un anno durante il quale la comunità in tutte le sue espressioni sarà chiamata a dare il contributo per costruire una consapevolezza collettiva sulle sfide dell’attualità e le opportunità del futuro, identificando prima e co-progettando poi azioni su tre ambiti: territorio e ambiente – sociale – economia e lavoro", spiega la coordinatrice dell'Agenzia del Piano strategico Valentina Ridolfi. "Dopo la presentazione pubblica aperta a tutti coloro che hanno voglia di partecipare, mettendosi in gioco per costruire da oggi il nostro domani insieme, il percorso prevede una serie di incontri ispirazionali sulle tematiche di lavoro con relatori nazionali e internazionali, utili a costruire una consapevolezza collettiva sulle sfide a cui i territori sono chiamati. Seguiranno momenti di confronto, workshop e laboratori di co-progettazione. Il tutto per arrivare nella primavera del 2025 a restituire alla comunità il primo Piano di Azione Strategico 2030". Chiunque lo desideri "è caldamente invitato a partecipare", agigunge Ridolfi. Ci si iscrive compilando il fom al link http://bit.ly/oggiedomani
Lo spirito del lavoro sarà lo stesso degli esordi, ma qualcosa dovrà cambiare. Le sfide da affrontare sono diverse. "Siamo costretti a fare i conti con un mondo che sta cambiando volto velocemente, con problematiche di carattere globale. Sanità, nuove tecnologie, economia, demografia. Gli obiettivi che ci siamo dati per affrontare questa nuova fase sono quelli dell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Se nel 2008 le strategie abbiamo dovuto inventarcele da noi, e siamo riusciti a trasformare quelli che erano sogni in fatti. Adesso le linee guida sono già tracciate", spiega il presidente del Forum Rimini Venture Maurizio Ermeti. "Come le sfide globali si possono adattare al territorio? Questa secondo me è la nostra sfida". Con la certezza, spiega Ermeti, che grazie al lavoro già fatto "la reputazione di Rimini è già molto cambiata" e che "oggi i riminesi possono guardare con fiducia il futuro e non con sospetto", grazie all'impegno del Piano Strategico.
Quali sono i sogni che la nuova fase vuole rendere realtà? "Il piano di sviluppo della fiera da 70 milioni. Permetterà sia alla fiera sia al comparto turistico di lavorare davvero dodici mesi all'anno e così contribuirà al miglioramento delel condizioni lavorative di molti riminesi e alla riqualificazione dell'offerta turistica", non ha dubbi il sindaco Sadegholvaad.