Rimini | Santagiustina, i numeri del piano bocciato
A tre giorni dal consiglio comunale che ha bocciato la variante al piano particolareggiato che gli avrebbe permesso di costruirsi la casa il maestro del lavoro Enzo Montanari, in attesa di ricevere gli atti ufficiali che permetteranno alle nove famiglie coinvolte di muoversi per vie legali per chiedere un risarcimento, torna sulla vicenda, con grande dignità e umanità, rievocandone qualche numero.
“Riassumendo a ritroso il percorso della nostra normale pratica amministrativa riguardante un progetto urbanistico preliminare, peraltro imposto dal comune,che alla prima condizione poneva l’adesione unanime di tutti i proprietari dei terreni sono stati sprecati da un conto sommario, otto anni di tempo, qualche migliaio di ore totali in riunioni fra proprietari, tecnici ed amministrazione, circa quattrocento contatti fra i progettisti ed i responsabili dei piani attuativi, interferendo nel tempo con tre diversi sindaci tre assessori, tre dirigenti, quattro diversi responsabili di procedimento, i proprietari nel tempo hanno apposto circa ottomila firme, sui documenti del comune dei notai e degli avvocati, si sono consumati oltre cinquecento chilogrammi di carta e centinaia di cartucce di toner, si è rinunciato a creare economia equivalente a 250mila ore di lavoro operaio/artigiano (e su questo ringrazio anche la Cgil che ha voluto dire la sua), succhiato circa 800mila euro dalle tasche dei proprietari in tasse ed oneri”.
Ricorda Montanari come “la nostra frazione ha rinunciato ad un parco attrezzato di oltre 23mila metri, a 8.339 metri di verde pubblico, a 3.356 metri di parcheggi e strade, a 800metri di pista ciclopedonale che evitava ai futuri residenti di dover passare sulla via Emilia, a 350 metri lineari di barriera antirumore del treno alta sette metri dalla via Borghi fino alla chiesa ed anche altro. Il tutto credo di pubblico interesse, per un valore di oltre 1,7 milioni di euro più il valore del terreno da rendere gratuitamente al comune in un paese come Santagiustina ove le opere pubbliche sono solo un optional”.
Resta un dubbio. “Non riesco inoltre a spiegarmi il perché su circa cento Piani particolareggiati approvati dal comune di Rimini dal 1999 ad oggi quasi tutti proposti da società e costruttori solo il nostro di proprietà privata è stato bocciato dal consiglio comunale, e se queste erano le intenzioni del comune perché la risposta non ci è stata data nei tempi prescritti in 280 giorni anziché 2.900”.
Montanari ringrazia a uno a uno i consiglieri che non hanno votato contro la variante, votando a favore, astenendosi o uscendo dall’aula, “i quali con la loro disinteressata libertà ed onestà intellettuale con un impegno da veri leoni hanno compreso e perorata la nostra giusta causa e difeso la salvaguardia dei diritti di noi cittadini Santagiustinesi contro il maltrattamento ricevuto dall’arroganza di un prepotente potere politico incapace di usare il buonsenso ed il rispetto delle regole”. E aggiunge: “A voi tutti, da ognuno dei quali ho ricevuto una calorosa stretta di mano (senza che prima neppure ci conoscessimo). Senza fare distinzione del partito politico a cui appartenete vorrei pubblicamente inviare il mio più sincero ringraziamento e l’augurio che la vostra onestà vi accompagni per tutta la vita. A mio modesto parere vi siete fatti più onore di coloro che o accecati dalla demagogia o timorosi di perdere la poltrona hanno voluto votare nel branco”.
E ricorda anche chi, tra i compagni d’avventura, non c’è più. “Per ultimo voglio ricordare e commemorare la cosa più importante fra tutte quelle fin qui citate,ossia i nostri sei parenti e comproprietari che nel contempo sono deceduti che almeno nella sventura della vita si sono risparmiati questa deplorevole presa in giro”.