GIORNALAIO 08.04.2013

Lunedì, 08 Aprile 2013

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Confindustria, Maggioli in pole per la poltrona di Focchi. Lotta alle infiltrazioni criminali, Vitali si appella agli albergatori. Esuberi Scm, sindacati: lavoratori hanno già pagato abbastanza


Urbanistica, questa mattina in commissione la variante al prg del sindaco. “Lotta al cemento e variante destinata a ridurre del quaranta per cento le previsioni del Prg. La questione è nota e ampiamente dibattuta, ha avuto il suo apice nella bocciatura di due varianti (Celle e Santa Giustina) e oggi torna in commissione per fissare un paletto: il Prg prevedeva 5.400 nuovi appartamenti, il Psc li ha ridotti a 5mila, ora con la variante si conta di scendere di un altro migliaio e più. Anche nel centro sinistra ci sono posizioni non allineate: ad esempio Bertino Astolfi (lista e civica) e Giovanni Pironi (Pd). Per il resto il Partito democratico ha serrato le fila sulla posizione del sindaco Andrea Gnassi”, CorriereRomagna (p.7).


Confindustria. “SARÀ un testa a testa. Non sono bastate le consultazioni di queste settimane, per trovare un accordo sul nuovo presidente di Confindustria. Il dopo-Focchi si deciderà alle urne, e sarà una sfida tra Paolo Maggioli e Alessandro Pesaresi. Ma il primo, al momento, sembra il favorito nella successione a Maurizio Focchi, che ha deciso di non ricandidarsi (sarebbe stato il terzo mandato consecutivo) alla presidenza di Confindustria Rimini. Maggioli ha dalla sua una buona parte degli industriali riminesi, ma soprattutto il burrascoso (per usare un eufemismo) rapporto tra il sindaco di Rimini, Andrea Gnassi, e i costruttori. E Pesaresi, che viene visto come rappresentante del mondo dell’edilizia, è considerato troppo ‘esposto’”, ilRestodelCarlino (p.5).


Esuberi Scm, i sindacati dicono basta coi sacrifici per i lavoratori. “Il conto finale: 340 esuberi appunto. Non solo. “L'azienda – spiega il rappresentante della Fiom Cgil Europeo Gabrielli – chiede ai lavoratori anche sacrifici per ridurre il costo del lavoro”. Tradotto: rivedere alcuni diritti contrattuali, quelli sugli straordinari ad esempio. “Ma prima di chiedere ulteriori sacrifici ai lavoratori – continua il sindacalista – che già hanno dato negli anni passati (il piano di ristrutturazione conclusosi nel 2011 ha portato già a 384 uscite e 8 licenziamenti) credo occorra cominciare a dare il buon esempio. Non si può cominciare dai lavoratori che già oggi con lo stipendio che percepiscono fanno fatica ad arrivare alla fine del mese”. Il riferimento è ad esempio ai quadri dirigenziali: 49 profili altamente qualificati assunti negli ultimi tre anni. Delle richieste dell'azienda i lavoratori verranno informati a partire da oggi durante una serie di assemblee nei vari stabilimenti”, NuovoQuotidiano (p.3).


Vitali si appella agli albergatori affinché non favoriscano le infiltrazioni mafiose, Corriere (p.7). “«Siccome il denaro non ha odore, prendo quello che mi danno, non guardo chi me lo dà. Invece, proprio in questo momento in cui decine e decine di imprese rischiano di prendere la strada più breve, anche se non sono necessariamente con l’acqua alla gola, bisogna fare crescere gli anticorpi della legalità. Le forze dell’ordine, senza questo tipo di aiuto, non possono fare molto. Sta a noi prendere o non prendere quella valigetta, fare o non fare quell’affare». Offro soldi. Un altro aspetto grave segnalato da Vitali, è rappresentato dal tipo di imprese sequestrate: recupero crediti e prestito di denaro. «Sono attività che stanno proliferando, attività classiche della malavita organizzata: prima ti danno i soldi e poi te li chiedono indietro e se non li hai l’azienda passa di mano»”.


Intervista al pittore covignanese Luigi Lotti, NQ (p.6).