Rimini | Immagini di comunità, i numeri della Cisl sulla crisi
Presentato questa mattina a Bologna lo studio della Cisl “Immagini di comunità”. In sintesi, un quadro dell’Emilia Romagna a tinte fosche. “La mancanza di lavoro, specie tra i giovani dove il tasso di disoccupazione tra i 15-24 anni è al 23,2% con un tendenziale in crescita, e l’aumento del precariato: gli assunti a tempo indeterminato sono calati del 12% rispetto al 2009, mentre cresce soprattutto il lavoro intermittente; la riduzione del Pil”. La famiglia “fatica a mantenere il proprio ruolo di ammortizzatore sociale e si polarizza sull'aumento di due tipologie: da un lato le famiglie con un solo componente o monopersonali e dall'altro ad un aumento delle famiglie numerose”. Conseguenze sono l’“aumento, seppur relativo dell’indice di povertà, che in dieci anni è quasi raddoppiato, la chiusura delle imprese (tra il 2008 e il 2013 sono oltre 14mila) e la crescente frattura generazionale tra giovani e anziani”.
Alle criticità in generale, per Rimini lo studio evidenzia, tra il 2008 e il 2011 l’aumento del pil pro capite da 31.539 euro a 31.612, e le contrazioni dei consumi procapite da 20.599 euro a 18.648 e del rapporto tra consumi e pil dal 65,31 per cento al 58,99 per cento. Sul fronte degli occupati lo studio segnala la decrescita dai 135.158 del 2008 ai 133.530 del 2011 (passando per i 134.568 del 2009, ma soprattutto i 130.634 del 2010). In sofferenza gli occupati nelle costruzioni da 11.529 a 11.334, ma passando per i picchi di 13.149 nel 2009 e di 12.497 nel 2010. Aumentano tra 2008 e 2011 gli occupati nell’industria passando da 26.114 a 26.305, ma diminuiscono rispetto ai 26.626 del 2010 (25.756 record negativo del 2009). Per commercio e altri servizi si passa, infine, dai 93.154 del 2008 ai 91.405 con nel mezzo i 91.300 del 2009 e il record negativo del 2010 pari a 88.221 occupati.