Aeradria. Eurafrica arriva in ritardo, ma la provincia rassicura: tutta colpa nostra. Trc, Rimini come Riccione. Gnassi al demanio: le caserme per il lungomare. Tassa di soggiorno: arriva la guida tax free della riviera romagnola. Paz: chiesto rinvio per Ravaioli
Aeradria. “Quale sarà il piano segreto escogitato da Eurafrica merchant spa per tentare di far riprendere quota all’aeroporto Federico Fellini ancora non si sa. Per saperne d più occorrerà attendere ancora qualche giorno, una settimana almeno. Ma a rallentare questo primo passaggio verso la privatizzazione dello scalo in realtà è la stessa Provincia, in ritardo nella consegna degli ultimi documenti necessari all’advisor per avere il quadro completo della situazione dello scalo riminese”, LaVocediRomagna (p.16).
Stefano Vitali precisa: “«Si tratta di un documento con cui ci si impegna tutti a non divulgare i dati sensibili di cui si entra in possesso». Un tema a cui la Provincia, azionista di maggioranza di Aeradria, tiene in modo particolare, soprattutto dopo che nelle scorse settimane erano uscite numerose notizie sui contenuti del concordato in continuità, a cui l’aeroporto sta tentando di ricorrere per evitare il fallimento”, CorriereRomagna (p.5).
Italo, “giovedì prossimo l’assessore provinciale alla mobilità Vincenzo Mirra sarà a Roma con l’obiettivo di trovare una soluzione ai problemi che hanno fatto slittare l’arrivo sulla linea adriatica di Italo, il super treno di Ntv, previsto inizialmente a giugno e slittato a dicembre”. In soldoni, si tratta di sbloccare al più presto i lavori in stazione a Rimini per alzare i marciapiedi di 30 centimetri, LaVoce (p.17).
Trc, la linea Riccione contagia Rimini. “Comunque vada «il Trc - spiega il segretario Partito democratico, Alessandro Casadei - si farà, al Cipe a Roma è inserito tra le opere strategiche e ha tutte le autorizzazioni necessarie per procedere, nessuno lo può fermare: qualcuno potrà dire scendiamo, però l’opera la faranno ugualmente e in più ci chiederebbero di pagare i danni». Fissato questo punto c’è da calmare le acque agitate in casa Pd. «Ci sono diverse posizioni che animano il confronto - prosegue Casadei - ma un unico aspetto condiviso. Chiedere le modifiche al progetto». Per Casadei al tavolo di coordinamento provinciale «aver ottenuto di rivedere l’accordo di programma ratificando la sicurezza di bilancio (non spendere più di 6,2 milioni) per l’amministrazione è stata una vittoria. Tanto che anche Rimini, che due anni fa descrisse come “farlocca” la delibera di giunta in cui si stabiliva il limite massimo di spesa, ha scelto la stessa strada»”, Corriere (p.12).
Tassa di soggiorno. “LA ‘guerra tra poveri’, come la stanno ribattezzando tanti albergatori, è iniziata. Da Ravenna a Cattolica la riviera romagnola in estate andrà a due velocità, divisa tra chi ha introdotto la tassa e chi l’ha evitata. E da settimane Cervia ha fatto la sua mossa, con un catalogo degli hotel che riporta sulla copertina una sorta di timbro con le parole ‘Tax free-No tourist tax, no tassa di soggiorno’. «Hanno fatto bene. Non credo – rincara la dose Sandro Giorgetti, presidente di Federalberghi Emilia Romagna - si tratta di avviare una guerra tra poveri. E’ giusta informazione. Rimini non è la capitale del mondo, ce ne accorgeremo. Non ci sono richieste. Sarà una stagione complicata. Ci rimane la speranza, ma alle banche non basta, vogliono gli interessi»”, ilRestodelCarlino (p.5). Bilancio comunale permettendo “PER non far affondare il settore del turismo sociale, albergatori e tour operator attendono la fumata bianca da Palazzo Garampi. Ma potrebbe essere una esenzione «inutile se l’amministrazione pensa di farla ricadere solo sui gruppi organizzati dai Comuni». Il provvedimento tanto atteso potrebbe essere poco efficace, secondo Giovannino Montanari, presidente della Fiavet, nel momento in cui si limiti a coinvolgere solo quei gruppi legati ad amministrazioni comunali e provinciali, «che coprono appena il 10% del mercato, oggi occupato prevalentemente da sindacati, associazioni della terza età e gruppi simili». Le stesse rimostranze sono state mosse da Montanari al Comune di Riccione, dove il regolamento prevede esenzioni limitate ai soli gruppi organizzati da enti pubblici”.
Intanto negli alberghi i prezzi tenderebbero ad abbassare ulteriormente, almeno del 10 per cento. “«Buongiorno vorrei davvero venire con la mia famiglia nel vostro hotel ma posso spendere solo 1300-1350 euro massimo per 4 ( i miei figli hanno 20 e 24 anni ) camera quadrupla pensione completa dal 01/09 al 15/09. Salve»: recita così il testo di una mail ricevuta in questi giorni da diversi albergatori riminesi. Mittente un certo Pierre di Chantilly. Una richiesta a dir poco sui generis, ma non solo perché il potenziale cliente normalmente si limita a chiedere il preventivo senza invece “dettare” precise condizioni, ma anche per lo stesso contenuto. Tradotto infatti significherebbe circa 20 euro a testa al giorno”, NuovoQuotidiano (p.4).
Lungomare. “«A NOI il lungomare, a voi le caserme». E’ la proposta messa sul tavolo da Andrea Gnassi ieri, nella ‘missione’ a Roma per convincere l’Agenzia del Demanio a cedere il lungomare. Dopo l’incontro dell’aprile scorso, con il direttore dell’Agenzia Stefano Scalera, ieri il sindaco è tornato alla carica. Pronto, di nuovo, a giocare la carta del tribunale. Il Comune di Rimini ha infatti già pronta la diffida contro il Demanio, che pur essendo proprietario del lungomare e ricevendo un affitto dall’amministrazione (200mila euro annui) in questi anni non ha adempiuto ai suoi obblighi di manutenzione e gestione”, ilCarlino (p.8).
Rispetto alla ciclabile l’associazione Pedalando e camminando ha già presentato le sue osservazioni in comune. “La nuova pista ciclabile di Rimini rappresenta «una svolta importante per la città», ma non mancano i punti critici. Ne sono convinti i vertici dell’associazione Pedalando e camminando che mostrano più di una perplessità per i lavori in corso sul lungomare. «Il problema principale - sottolinea il presidente Sandro Luccardi - è la separazione della pista dal resto del traffico. Il progetto non è ancora ben delineato: c’è solo la linea bianca mentre le norme prevedono un elemento di separazione fra la corsia carrabile e quella ciclabile, altrimenti diventa un problema». Altri dubbi riguardano la sosta delle auto a spina di pesce: «La carreggiata si restringe, meglio il parcheggio in linea»”, Corriere (p.6).
Ex sindaco in tribunale. “HA CHIESTO il rinvio a giudizio ieri il pm Luca Bertuzzi davanti al giudice dell’udienza preliminare per l’ex sindaco Alberto Ravaioli e per tutti gli altri coinvolti nella vicenda dell’occupazione della ex scuola di via Montevecchio da parte del Paz nel 2007”, ilCarlino (p.11).
Carim e enti pubblici. “Dopo clienti storici come l’Inps, la Banca Carim lascia le tesorerie, una dopo l’al - tra: prima quella della Provincia e poi, pochi giorni fa, quella del Comune, dove dopo decenni non è riuscita a spuntarla nel bando scaduto il 26 marzo scorso. Ad “aggiudicarsi” i soldi di Palazzo Garampi, come sta succedendo con una certa frequenza in questo ultimo periodo, è Unicredit, che ancora una volta è riuscita a raggiungere l’obiettivo che si era prefisso: riuscire a gestire la “cassaforte ” di un ente pubblico locale. A dare la conferma di questo storico passaggio di consegne è l’assessore al Bilancio Gialuca Brasini: «Le condizioni che ci sono state offerte da parte di Carim non erano più convenienti: sia per quanto riguarda i tassi di interesse per eventuali prestiti, sia per quanto riguarda gli interessi sulla parte attiva». E su quest’ultima voce, gli euro che il Comune ha al momento in tesoreria ammontano a circa 61 milioni”, Corriere (p.7). In ballo anche la Asl, ma qui Carim potrebbe cambiare strategia.
Credito, su NQ (p.5) i dati Bankitalia sull’andamento dell’attività finanziaria in provincia di Rimini aggiornati a febbraio 2013. “in provincia di Rimini gli impieghi totali delle banche a famiglie e imprese registra 11,897 miliardi di euro, un dato stabile rispetto a gennaio e addirittura in lieve crescita rispetto al picco minimo del 31 dicembre 2012, quando arrivò a 11,799 miliardi( dunque in 2 mesi sono stati immessi nel “si - stema” 98 mln di euro in più). Ben lontani rispetto al dato che si registrava a fine 2011 (12,627 miliardi, ben 730 milioni di euro in più sul dato del 28 febbraio scorso) ma quanto basta per affermare, almeno per il momento, che l’emorragia si è fermata. Il problema sembra al momento concentrarsi di più sui finanziamenti oltre il breve termine (quelli che Bankitalia identifica oltre i 12 mesi) e che identificano in gran parte i mutui immobiliari alle famiglie e quelli chirografari o ipotecari alle imprese, dove si registrano (qui i dati sono aggiornati al 31 dicembre 2012) consistenze totali in provincia per 7,645 miliardi di euro, in calo di 82 mln di euro sul dato registrato a fine settembre 2012 e addirittura di 772 mln di euro rispetto a 6 mesi prima (30 giugno 2012) quando arrivavano a 8,417 miliardi. Se poi il raffronto viene fatto sull’intero anno, si vede come al 31 dicembre 2011 gli impieghi attivi oltre il breve termine erano a quota 8,589 miliardi di euro, vale a dire ben 944 milioni di euro in più”.
Asl unica. “Proprio in vista della preparazione della bozza il presidente della Provincia di Rimini, Stefano Vitali ripete a gran voce quello che ha già detto all’assessore regionale alla Sanità, Carlo Lusenti: «Vogliamo garanzie che, per quanto riguarda Oncologia e Chirurgia le cose nel Riminese, rimarranno come sono». Presidente, c’è un pericolo reale che Oncologia e Chirurgia possano essere trasferite? «Sì, perché la prima necessariamente si porta dietro la seconda, soprattutto per quella parte che riguarda la chirurgia oncologica che, per quanto riguarda Rimini, è circa il 50 per cento del totale degli interventi». Dove potrebbero essere trasferite? «Nell’Irccs (Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico) di Meldola». Ma non doveva essere un centro di ricerca? «Sì, ma se non ci sono posti letto, quindi i pazienti, non arrivano i finanziamenti»”, ilCarlino (p.7).