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14 05 2013 | Rimini | Teleriscaldamento, comitato lascia tavolo Comune: inutile spreco di tempo, ma la lotta continua

Martedì, 14 Maggio 2013

neroRimini | Teleriscaldamento, comitato lascia tavolo Comune: inutile spreco di tempo, ma la lotta continua

 

“Il Comitato Teleriscaldamento Rimini intende ufficializzare la rinuncia alla partecipazione al tavolo tecnico istituito dal Comune” che liquida come “un esperimento democratico fallito nel quale ci siamo trovati di fronte alla tutela di antichi interessi”. A dare la notizia il portavoce dei tele riscaldati, Davide Cardone, che spiega: “Il motivo è molto semplice: non vediamo il motivo di impiegare il tempo dei professionisti che ci seguono in un'iniziativa che non porta da nessuna parte e che ci pare studiata proprio per questo motivo”.

 
La delusione dei tele riscaldati è arrivata ben presto. “Gli unici risultati ottenuti – spiegano dal comitato – sono nati dalla pressione mediatica che abbiamo saputo produrre. Lo sconto, talmente insignificante che verrà recuperato al primo aumento e il limitato bonus per i meno abbienti sono stati ottenuti solo grazie al risalto che siamo riusciti ad ottenere nelle giornate prima e dopo le elezioni politiche di quest'anno”. I tele riscaldati spiegano che “all'inizio di questa avventura” si aspettavano “una tavola rotonda, ma in breve ci siamo accorti che c'era un capotavola ed era Sgr, un padrone che si poteva permettere di ignorare sistematicamente parecchie centinaia di firme semplicemente perché al Tavolo non era presente un arbitrato degno di questo nome”.

 
La colpa del Comune è stata quella di rincantucciarsi in “posizione mediatoria”, ma “solo nella misura in cui non voleva compromettersi con nessuna delle due parti e con noi ha fatto proprio il minimo necessario”.


Il tempo di permanenza del comitato al tavolo è servito “per verificare se fosse reale l'opportunità di ottenere l'autogestione degli impianti, ma ci sono stati prospettati impegni economici che avevano l'evidente intento di scoraggiarci. Ci sono stati presentati conti come se fossimo un'azienda concorrente di Sgr e non nella nostra qualità di cittadini che chiedono un'autogestione. Lo dimostrano i 2,9 milioni di euro di allacci a cui dovremmo far fronte in quanto già approvati e i 15 milioni che dovremmo avere in disponibilità per gli allacci ancora da approvare, tutto ciò oltre all'acquisto delle centrali ovviamente”.


Ma i teleriscaldati dicono che ingenui non sono, sanno (anche perché di pubblico dominio) che “ormai le reti della partecipata Servizi Città sono destinate a diventare di Sgr garantendole un monopolio in cui una società privata si troverà ad occupare tutti i ruoli della filiera: Reti, Servizi, proprietà delle reti del Teleriscaldamento e gestione dello stesso. Chi mai si potrà opporre ad una simile mostruosità?”.


Per questo i cittadini continueranno a lottare, “anche se siamo stati decisamente scoraggiati dai 25mila euro di spese legali addebitateci quando abbiamo provato a rivolgerci al tribunale amministrativo, una enorme spesa senza nemmeno entrare nel merito della causa, di cui anche il Comune si è reso responsabile usando un'avvocatura esterna ai suoi uffici. Con il tempo prenderemo le nostre contromisure e, chi potrà, adotterà mezzi di riscaldamento alternativi, ma non smetteremo mai di cercare di sensibilizzare l'opinione pubblica nei riguardi di atteggiamenti troppo lesivi nei confronti dei cittadini, come quello che ha permesso di infilare nella tariffa di tutti 2 milioni di oneri urbanistici di un solo comparto”.


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Rimini by @lisaram, foto vincitrice del 15 febbraio

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