Rimini | Scm, fumata nera dei sindacati. Lunedì incontro al Ministero
“Ad oggi le posizioni rimangono distanti ed è chiaro che per Fim, Fiom, Uilm senza la rimozione dalla discussione della modifica del contratto aziendale nessun accordo potrà essere raggiunto”, fumata nera dei sindacati a conclusione dell’incontro in Confindustria oggi a Rimini tra proprietà Scm e sindacati. Prossimo appuntamento fissato per il 20 maggio direttamente a Roma al Ministero dello sviluppo economico. La trattativa tra le parti è in corso da quando Scm, che conta 3.500 dipendenti nel mondo di cui circa 2.700 in Italia (1.340 a Rimini), ha dichiarato 340 esuberi.
“Dopo un lungo confronto la Fiom ha espresso la seguente posizione: occorre un piano industriale impegnativo e trasparente che delimiti anche i confini delle de-localizzazioni in Brasile e Cina (piano che non c'è tutto, è in funzione della riduzione dei costi) e garantisca l'occupazione. Chiediamo di attivare un nuovo contratto di solidarietà per 24 mesi, disponibili a rimodulare gli orari dell'attuale solidarietà, anche con un utilizzo più flessibile, purché dentro le normative esistenti. È irricevibile qualunque pretesa che mette in discussione gli accordi aziendali o tende a indebolire le regole negoziali. L'incontro si è arenato su queste distanze”, dichiara Bruno Papignani di Fiom che nutre poche speranze di esito positivo anche guardando all’incontro di lunedì prossimo a Roma. “La Fiom – sottolinea Papignani – sulle proposte avanzate è disponibile a proseguire il confronto anche successivamente all'incontro al Ministero. La Fiom si augura che l'azienda eviti provocazioni con iniziative unilaterali”.