Bilancio, la tassa di soggiorno sostituirà parte dei fondi per le fogne. Aeradria, avanti con conversione crediti in quote azionarie. Turismo, Galli vuole le liberalizzazioni
Bilancio. “CINQUE MILIONI di euro dell’imposta di soggiorno 2013 saranno utilizzato per il Piano di salvaguardia della balneazione. Lo ha spiegato l’assessore al Bilancio, Gianluca Brasini, chiarendo che «gli introiti andranno a confluire nel fondo complessivo utilizzato per il turismo, che ammonta mediamente sui dieci milioni di euro l’anno». Attenzione, questi cinque milioni non saranno aggiunti ai dieci ‘consolidati’. Il totale resterà sempre dieci. Ma le risorse fresche serviranno a rimpinguare settori del bilancio comunale più a secco”, ilRestodelCarlino (p.4).
“«Il governo sta preparando l’ennesimo scippo ai danni dell’amministrazione: ci verranno sottratti quasi un milione e 700mila euro di incassi Imu che, sommati ai 600mila di mancati rimborsi per la gestione del tribunale, fa 2 milioni e 300mila euro in meno». L’assessore al bilancio Gian Luca Brasini è amareggiato per l’ennesima brutta notizia in arrivo dalla capitale. Si tratta di un colpo tremendo per le casse di Palazzo Garampi che però vuole mantenere fede alle promesse: «Non aumenteremo le tasse. Anzi siamo anche riusciti a prevedere ulteriori sgravi sulle abitazioni a canone concordato (300mila euro) e per i capannoni (350mila euro) su cui applichiamo un’aliquota dello 0,89% (quella ordinaria è 0,99, per la prima casa è 0,5)»”, CorriereRomagna (p.3).
Aeradria. “Ieri gli enti soci si sono incontrati per fare il punto. E’ certo che saranno la Camera di commercio e la Fiera a sobbarcarsi il nuovo aumento di capitale per coprire i soldi (1,6 milioni) ancora mancanti per consentire ad Aeradria di proseguire l’attività, e in parte anche il Comune e la Provincia. I soci hanno poi definito anche l’accordo con la Carim e gli altri principali creditori, che riceveranno azioni in cambio dei crediti vantati. Questo sarà il jolly che i soci caleranno per ottenere il concordato, insieme alle risorse messe in campo da Fiera e Camera. Mercoledì sarà deciso il via libera alla nuova ricapitalizzazione. Intanto Mario Formica, il vicepresidente di Aeradria, ha rassegnato le dimissioni irrevocabili dopo l’inchiesta che lo vede accusato di evasione per 4 milioni. I ‘grillini’ preparano invece una delibera per un’azione di responsabilità del Comune nei confronti del cda di Aeradria”, ilCarlino (p.10).
LaVocediRomagna pubblica la lettera di dimissioni che Formica ha indirizzato a Masini, (p.13). “Carissimo presidente, vista la vicenda giudiziaria che mi vede personalmente sottoposto ad indagine e che sta ricevendo ampia eco sulla stampa, rassegno le mie irrevocabili dimissioni dal Consiglio di Amministrazione di Aeradria spa. Benché io respinga fermamente gli addebiti che mi vengono mossi”.
Di Aeradria, ma anche trc, il presidente della Provincia Stefano vitali ha parlato ieri alla conferenza sui trasporti di Cgil, NuovoQuotidiano (p.3). Rispetto a trc, tra l’altro, a Riccione “dall’assemblea iscritti Pd sul Trc due certezze: amministrazione comunale e partito sono tornati in sintonia sul futuro dell’opera e la consapevolezza che, se è pur vero che Riccione non esce dal progetto, dato che conferma l’i m p egno finanziario di oltre 6 milioni e 200 mila euro, è altrettanto giusto dire che la proposta iniziale viene stravolta dalle modifiche richieste dalla Perla Verde. Le principali novità: stop agli interventi più “impattanti”, ovvero l’abbattimento dei pini che costeggiano la ferrovia e l’allargamento del sottopasso di via Emilia, fine della corsia protetta del Trc al Marano, in particolare nella zona Ambio”, NQ (p.11).
Turismo, Galli vuole le liberalizzazioni. “una parte politica e istituzioni continuano a sollecitare gli operatori turistici, albergatori in particolare, a costruire pacchetti legati ad eventi, attività e progetti del territorio. Dall’altra però chi lo fa, costruendo proposte che magari comprendono la spiaggia, i biglietti dei parchi tematici o qualche escursione nell’entroterra, rischia di beccarsi una bella multa. Conti salati, anche da 500 euro. Solo l’anno scorso sono stati almeno 10-15 i casi. Altre sanzioni (da 177 euro invece) se le sono beccate quegli albergatori - una ventina - che hanno trasgredito all’obbligo di comunicare alla Provincia (entro il 1° ottobre) il prezzo massimo che andranno ad applicare l’anno successivo. «Questo perché esistono delle disposizioni regionali ormai superate che ci obbligano comunque a fare i poliziotti», contesta l’assessore provinciale al turismo Fabio Galli. Succede per lo più su segnalazione, del turista ma anche di un concorrente. Ma può capitare anche nel corso di controlli a campione. «Eppure se chiediamo al nostro sistema turistico un salto di qualità all’insegna di innovazione e competitività allora è anche tempo di rivedere alcune questioni che invece non fanno altro che ingessarlo». La Provincia di Rimini ha così deciso di prendere carta e penna e rivolgersi direttamente alla Regione (all’assessore Maurizio Melucci) per chiedere l’avvio di un confronto, con le altre Province e le categorie produttive, che porti ad una riforma all’insegna della liberalizzazione. Nel mirino due leggi regionali, la 7/2003 sulla commercializzazione dei servizi turistici e la 16/2004 sui prezzi delle strutture ricettive. «Normative che vanno riviste per favorire e stimolare la concorrenza, tenendo conto delle richieste del mercato e del consumatore»”, LaVoce (p.14).
Giro di vite delle fiamme gialle sui professionisti. “SONO scattati anche a Rimini i controlli ‘stagionali’ antievasione della Guardia di Finanza. Nel mirino anche quest’anno in particolare gli studi di professionisti: avvocati, ingegneri, architetti, ma anche geometri, commercialisti, medici e artisti. Non sono esenti neppure gli uffici della pubblica amministrazione dove vengono passate al setaccio le consulenze. Visti i risultati eccezionali scaturiti dalle verifiche dello scorso anno da circa un mese le fiamme gialle riminesi visitano gli studi dei professionisti e prendono visione di libri contabili e fatture. Tra i primi a Rimini sono finiti nel mirino gli avvocati. E i contribuenti visitati per primi sono stati quelli che girano in Ferrari e Porsche o che hanno beni considerevoli”, ilCarlino (p.9).
Lo sciopero del legno. “Circa seicentocinquanta lavoratori nella provincia di Rimini ieri hanno espresso così il loro dissenso rispetto al mancato rinnovo del contratto nazionale, scaduto il 31 marzo scorso, e alla ventilata ipotesi dell’orario “multiperiodale” che vedrebbe distribuire le ore di lavoro in base alle esigenze e come conseguenza indiretta avrebbe l’annullamento degli straordinari. Nel corso delle quattro ore di sciopero decise a livello nazionale dai sindacati Feneal Uil, Fuilca Cisl, Fillea Cgil, in piazza Cavour oltre un centinaio di lavoratori delle imprese locali hanno protestato con tanto fischi, bandiere e cartelli, proprio sotto la sede di Confindustria per chiedere una ripresa della trattativa, attualmente sospesa, con Federlegno e le aziende del settore. Ampia è risultata l’adesione tra le imprese riminesi: ha incrociato le braccia l’80 per cento dei lavoratori delle industrie Valentini, il 90 per cento della Ferretti di Cattolica e il 100 per cento della Comec”, Corriere (p.5).
La ciclabile Gnassi. “Turni anche di notte, ma la pista ciclabile ( e tutta la segnaletica) deve essere completata non più tardi di giovedì prossimo. E’ l’aut aut dato ai propri tecnici e ad Anthea dal sindaco Andrea Gnassi che anche ieri mattina, come ormai mai accade ogni giorno, ha eseguito personalmente un sopralluogo sulla pista ciclabile”, Corriere (p.10).
Gossip e tribunali. “TUTTA COLPA dell’ex amica di Rimini, Melania Tumini. Nicole Minetti oggi è pentita di aver invitato la sua ex compagna di liceo a una delle cene ad Arcore. Ieri la riminese, ex consigliere regionale della Lombardia, si è presentata al Tribunale del Milano per rendere dichiarazioni spontanee nel processo Ruby, che la vede imputata per favoreggiamento e induzione alla prostituzione insieme a Lele Mora ed Emilio Fede. LA MINETTI, accompagnata in aula dall’avvocato riminese Paolo Righi, ha fornito la sua versione e spiegato di nuovo come ha conosciuto Berlusconi e quali erano i rapporti con lui. «Ho amato Silvio Berlusconi, il nostro è stato un amore vero»”, ilCarlino (p.3).
Alfad lesa. “Tre memorie sul tavolo del giudice del tribunale civile di Rimini. La causa è stata intentata dalla società “Alfad” di Mario Formica. L’imprenditore a capo di un’azienda specializzata nell’attività di allestimenti fieristici afferma di essere stata penalizzata da un’azienda concorrente appartenente al gruppo “Rimini fiera” , la “Prostend” che le avrebbe “scippato” un agente di commercio, agente che passando alla controparte si sarebbe portato con sé anche il portafoglio clienti”, LaVoce (p.13).