Aeradria oggi in tribunale con accordo creditori. Bilancio, sospiro di sollievo per sindaco di Rimini: unico no resterebbe quello di Brunori. Biodigestore Ca’Baldacci, Emas indaga. Mercato ittico bloccato, la protesta. Asl unita, la bozza di legge salvaguardia virtuosi e posti di lavoro
“LA CASSA di risparmio in questi giorni ha fatto arrivare a tutti i creditori il piano di rimborso dei crediti. Verrà saldato meno di un terzo, il 27%, dei crediti, mentre il resto verrà versato a banche, fornitori e creditori vari in azioni della società. Manca ancora, con la Provincia (attuale socio di maggioranza relativa, con il 38% di azioni di Aeradria), l’accordo su chi, alla fine dell’operazione, sarà il nuovo ‘proprietario’ della società di gestione dell’aeroporto. Così come mancano ancora gli impegni finanziari da parte di imprenditori e società che potrebbero diventare nuovi soci del ‘Fellini’. Le trattative sono serrate, e ci sono buone chance per Aeradria di trovare nuovi investitori (uno di questi è lo stilista Gimmi Baldinini)”, ilRestodelCarlino (p.6). “CARIM, in questo senso, avrà un ruolo determinante. Perché oltre all’accordo per il rimborso dei crediti (la banca deve riscuotere 9 milioni di euro), la Cassa sarà anche tra i primi soci a investire nuovi soldi freschi per il ‘Fellini’. Non è escluso che lo stesso facciano altri creditori di Aeradria, anche se alcuni istituti di credito (non c’è solo Carim a dover riscuotere soldi dall’aeroporto) hanno già lasciato intendere di non voler finanziare il ‘Fellini’. In questi ultimi giorni si è ridimensionato quel ruolo che avrebbero dovuto giocare Rimini Fiera e Camera di commercio”.
“L'accordo raggiunto garantirebbe i creditori e tutelerebbe anche gli interessi del pubblico. Ai soci pubblici (che non possono scendere sotto al 20%) verrebbe garantita una golden share, e cioè un pacchetto azionario che dà diritto ad esercitare determinati poteri. Resta ancora da definire invece l'accordo con i piccoli creditori (quelli che vantano crediti fino a 50mila euro) per i quali vi sarebbe una proposta di rientro superiore al 30%. E resta, soprattutto, da vedere quale sarà, oggi, la risposta del tribunale”, NuovoQuotidiano (p.3).
Frecciarossa, le fermate estive “Milano - Ancona a Riccione e Cattolica prima concesse poi eliminate sono dovute a un’incomprensione interna a Trenitalia che ha creato disagi; per questo la società del Gruppo Fsi si scusa. Si cercherà una soluzione che prevede la fermata nelle due stazioni di treni Frecciabianca, che però percorrono tra Milano e Bologna la linea tradizionale senza beneficiare dell’alta velocità. E’ questo l’esito dell’incontro che si è tenuto nel pomeriggio di ieri a Roma tra l’ad di Trenitalia, Vincenzo Soprano, e una delegazione provinciale riminese composta dall’assessore Vincenzo Mirra, dal dirigente Alberto Rossini e dai sindaci di Riccione e Cattolica, Pironi e Cecchini”, LaVocediRomagna (p.13).
Bilancio, dopo la disfatta in commissione, la riunione di maggioranza di ieri dovrebbe essere riuscita a trovare i numeri per l’approvazione in consiglio. “Giovanni Pironi, il consigliere del Pd che martedì era letteralmente scappato prima del voto in commissione, ha assicurato che non giocherà brutti scherzi. Però, ha fatto capire Pironi, Gnassi d’ora in avanti dovrà cambiare atteggiamento con i consiglieri di maggioranza e soprattutto del suo partito”, ilCarlino (p.7). “E se Bertino Astolfi, il consigliere di Rimini per Rimini, pur assente in commissione ha promesso di sostenere il bilancio, restano le incertezze su un altro ‘dissidente’, Savio Galvani di Federazione della sinistra. Con Galvani le posizioni sono ancora un po’ distanti, ma la frattura non sembra insanabile. La riunione di maggioranza di ieri sera ha chiarito come il vero problema, peraltro ormai noto, sia col consigliere in quota Idv Stefano Brunori. Ieri era assente, non a caso: al suo posto il coordinatore Idv Vittoria Vitale. Brunori da tempo rema contro il resto della maggioranza. Una situazione ormai ingestibile, e a farne le spese sarà con ogni probabilità l’assessore Irina Imola”.
Pd. “Dalla sua pagina Facebook, ieri si è rivisto Nando Fabbri: sindaco di Bellaria, consigliere regionale, presidente della Provincia, avversario di Gnassi alle primarie. Ora iscritto al Pd. Ricorda i fatti di Santarcangelo («il voto dei cittadini è stato annullato, offeso») e avverte: «La politica locale è senza respiro, con il prevalere di logiche che poco hanno a che fare con le idee e i programmi». Che fare? «E’ urgente una profonda riorganizzazione della segreteria e del coordinamento provinciale del Pd». La «litania che è ormai luglio » e che bisogna attendere le «decisioni nazionali è inaccettabile », la «debolezza di direzione politica è uno schiaffo agli iscritti e a tutta la comunità locale». L’iscritto Fabbri, insomma, chiede un congresso al più presto”, CorriereRomagna (p.5).
LaVoce (p.18) intervista il coordinatore provinciale del Pdl, Fabrizio Miserocchi, sulla crisi dei comuni riminesi (e dello stesso capoluogo) governati dal Pd in questa sessione di bilancio e sulle prospettive alle prossime amministrative.
Biodigestore Ca’Baldacci, “si muove anche l’Emas. L’organizzazione europea a capo del marchio di qualità ambientale appunto denominato Emas, del quale si fregiano in Italia 1.440 siti economici, tra cui l’impianto di Hera situato nella frazione riminese, ha infatti ritenuto meritevole di attenzione la contestazione formale presentata nei mesi scorsi dal comitato RiminiUptown, che riunisce i residenti e ha aperto ufficialmente un’indagine”, NQ (p.5).
Proteste per il nuovo mercato ittico. “Che fine ha fatto il progetto da 30 milioni? La Cooperativa lavoratori del mare che gestisce il vecchio mercato ieri è scesa in strada per protestare contro l’amministrazione Gnassi e i silenzi che, da otto anni, si susseguono sul futuro della nuova costruzione che, stando alle carte, dovrebbe nascere nella zona dietro la Prua, la nuova darsena. «Abbiamo già speso mezzo milione di euro tra vecchi e nuovi progetti: non si può mostrare tanta indifferenza nei confronti di una realtà che fattura più di 10 milioni l’anno»”, Corriere (p.6).
Sanità romagnola, “nemmeno un licenziamento e le aziende virtuose non andranno a sanare i debiti delle altre: presentata a Cesena, dall’assessore regionale alla sanità Carlo Lusenti a categorie e sindacati, la bozza di legge sull’Ausl unica. Nel documento, anche la previsione di ingresso della Regione nell’Istituto tumori di Meldola per consolidarne la governance pubblica”, Corriere (p.11).
Beni sotto sequestro, “I BENI di Mario Formica sequestrati dalla Guardia di finanza restano dove sono. Il Tribunale del Riesame ha infatti respinto il ricorso contro i ‘sigilli’, scattati nell’ambito dell’inchiesta che vede il patron dell’Alfad accusato di avere evaso oltre 4 milioni di euro”, ilCarlino (p.8).