Aeradria mette in vendita azioni per aumento capitale, fino al 25 luglio. Nubifragio, dietrofront della giunta Gnassi sugli sgravi fiscali. Amare riflessioni sui 170 anni di turismo balneare a Rimini
Aeradria, spunta un avviso pubblicitario sulle pagine dei quotidiani. “Dopo giorni di silenzio all’improvviso è spuntata un’inserzione pubblicitaria sia sui quotidiani che sul sito della società. Aeradria ha divulgato un avviso di manifestazione di interesse a sottoscrivere un aumento di capitale. Il primo pensiero è sorto naturalmente: la società che gestisce l’aeroporto Fellini di Rimini non ha i soldi sufficienti per sostenere la seconda richiesta di concordato. In particolare mancano all’appello quei 6-7 milioni di euro di ricapitalizzazione che il pubblico ha promesso già dal 2012 ma che mai ha erogato. E di questi tempi, con l’acqua alla gola e la minaccia di un fallimento sub judice la corsa alla ricerca di liquidi diventa spasmodica”, LaVocediRomagna (p.3). “Aeradria «si rende disponibile a ricevere manifestazioni di interesse alla sottoscrizione di sue azioni e successiva liberazione in denaro, per un importo minimo unitario pari a 100mila euro»”.
Bomba d'acqua. “I FASCICOLI aperti dal procuratore capo, Paolo Giovagnoli, sono ancora a carico di ignoti, e ieri il magistrato ha dato incarico all’Ufficio prevenzione generale soccorso pubblico della questura di coordinare il lavoro delle forze dell’ordine che dovranno occuparsi di ricostruire quello che è accaduto durante la tempesta di lunedì. «Da parte della Procura non c’è alcun spirito di persecuzione — fa intendere il procuratore — ma quando avvengono disastri del genere che si lasciano dietro danni di tale entità, è doveroso da parte della magistratura capire come è avvenuto e perché, così come è successo a Genova. E’ un atto del tutto normale, mentre non lo è il fatto che una donna muoia annegata dentro le mura di casa sua. Ora stiamo cercando di raccogliere informazioni sulla raccolta e il deflusso delle acque piovane, di fare l’elenco dei danni e verificare il funzionamento delle infrastrutture cittadine. L’evento è stato sicuramente eccezionale, ma non si è trattato di un uragano tropicale né di un terremoto. Dobbiamo capire come si è intrecciato con la gestione normale della pioggia. Per ora non ci sono indagati, né ‘sospetti’, ma di fronte a quello che è accaduto dobbiamo accertare se c’è stato qualcosa che non ha funzionato. Potremmo anche concludere che non è stata colpa di nessuno»”, ilRestodelCarlino (p.5).
Hera mette un piede avanti. “«Paratoie e sfioratori sono stati aperti regolarmente, secondo le procedure tecniche previste, a partire dalle 17.05». Posizione netta quella di Hera, che aggiunge: «Non si è registrata alcuna anomalia, impedimento o ritardo nel sistema di apertura degli scarichi, come attestato dalle registrazioni tecniche in nostro possesso». Per spazzare il campo da ogni dubbio, dalla società quotata in borsa rincarano la dose: «L’evento registrato non può essere collegato alle operazione di manutenzione ordinaria o straordinaria, svolte puntualmente da Hera sul territorio colpito, comprese le caditoie stradali, né alla gestione del sistema fognario riminese, che è stata puntuale»”, CorriereRomagna (p.5).
Dietrofront della giunta: niente sgravi fiscali per chi ha subito danni. “Niente sgravi fiscali per le attività messe in ginocchio dal nubifragio di lunedì. Giunta e maggioranza hanno infatti deciso per il momento di percorrere solo la strada della calamità naturale, in questo appoggiati da tutto il Consiglio che ieri durante la seduta convocata per l’approvazione del bilancio di previsione 2013, ha votato all’unanimità la richiesta che il governo accolga la domanda avanzata dal sindaco per la dichiarazione appunto dello ‘stato di emergenza in seguito alla calamità naturale’”, NuovoQuotidiano (p.3). C’è chi ha chiesto le dimissioni di sindaco e giunta. “«Il sindaco ha davvero capito che quella di sistemare le fogne è la priorità delle priorità e quindi non può più aspettare?»: si chiede ad esempio la consigliera pidiellina Piccari. Ci vanno giù in maniera ancor più pesante i consiglieri grillini, che chiedono senza mezzi termini le dimissioni del sindaco. A loro dire infatti l’emergenza è stata davvero gestita malissimo. Nel mirino in particolare l’apertura degli sfioratori e in particolare quello Ausa, che serve l'aerea del centro storico, fra le più colpite dagli allagamenti. «Corrisponde al vero – chiede il consigliere 5 Stelle Camporesi - che la paratia del canale ex Ausa è stata aperta alle ore 17:45, ossia a quasi due ore dopo l'inizio delle piogge?». Dubbi anche sull’effettiva difficoltà di prevedere la violentissima precipitazione: «Alle 11:23 di lunedì – osserva ancora Camporesi - l'Ansa aveva battuto la notizia: ‘Maltempo: allerta temporali in Emilia-Romagna. La Protezione Civile ha attivato la fase di attenzione’. Si sapeva dunque dell'arrivo di piogge intense»”.
“CENTOSETTANNI fa, l’1 luglio 1843, i conti Alessandro e Ruggero Baldini, e Claudio Tintori, con la costruzione del loro «Stabilimento Privilegiato del Bagni Marittimi di Rimini», segnarono l’avvio di una delle più straordinarie storie di trasformazione urbana d’Europa. E’ con i loro sei disadorni camerini per immergersi in acqua alla ricerca della panacea per qualche malanno, che Rimini, una città povera lontana dai centri di potere, inizierà il suo percorso per diventare, in pochi decenni, la capitale italiana della vacanza”, amara riflessione di Ferruccio Farina sul Carlino (p.11). “Centosettantanni non sono una cifra tonda da grandi celebrazioni, ma un compleanno per riflettere, sì. Le parole chiave che hanno segnato il caso Rimini dal 1843, sono nella mitologia turistica: intelligenza, coraggio, capacità di rinnovarsi, coerenza con la propria storia, competenza, qualità. Valori e non slogan, che rischiano di diventare parole da museo, soppiantate dal dizionario dei nostri strateghi/decisori in perenne convegno a parlar di turismi: di vision e mission, con i loro approcci strategici, multietnici, multisostenibili e multimediali. Il tutto condito con un po’ di sano loisir. Intelligenza? Fuori moda”.
Lo studio commissionato da Fondazione Carim all’università. “La mostra Da Vermeer a Kandinsky. Capolavori dai musei del mondo a Rimini ha fatto registrare 130.180 visitatori, di cui 96.984 non residenti che hanno speso direttamente circa 5 milioni 819.040 euro, generando un indotto compreso fra 5,8 e 7,2 milioni di euro”, Corriere (p.9).
“QUINDICI giorni di battaglia, ma alla fine, nonostante gli sforzi e le cure profuse, i sanitari non ce l’hanno fatta a salvare l’arto sinistro a Filippo Crociati, il capitano della squadra riminese di baseball. Ieri mattina la drammatica decisione: l’avanzare dello stato settico e della necrosi ha costretto i chirurghi ortopedici ad amputargli la gamba sinistra poco sopra il piede. Crociati, 39 anni a novembre, era stato vittima di un terribile incidente stradale nella mattina di mercoledì 12 giugno”, ilCarlino (p.7).
“Furto nella sede del Partito Democratico riminese. E’ accaduto nella notte tra mercoledì e giovedì quando ignoti, dopo avere forzato la porta d’ingresso blindata, sono riusciti a introdursi nei locali siti al secondo piano dello stabile di via Beltramelli, in zona Lagomaggio. Dopo avere messo a soqquadro tutti gli uffici, i malviventi hanno anche cercato di scardinare la cassaforte a muro della sede, presa letteralmente a martellate, ma non sono riusciti nel loro intento. Così si sono dovuti accontentare di rubare due computer portatili”, NQ (p.7).