Aeradria: nuova udienza il 18 luglio. Molo street parade: il morto “nascosto”. Le associazioni difendono la festa. Fondazione Carim: sfiducia per Pasquinelli? Nubifragio, la dura omelia di don Rossi. Murri, 10mila mq di commerciale
Aeradria, fissata la prossima udienza. “DUE SETTIMANE. Il conto alla rovescia per Aeradria può cominciare. Il 18 luglio si tornerà in tribunale per decidere il destino della società di gestione dell’aeroporto ‘Fellini’, e quel giorno Aeradria si giocherà tutto: o viene accolto il piano di concordato, o viene decretato il fallimento”, ilRestodelCarlino (p.7).
“Stavolta la disponibilità a iniettare nuova liquidità nell’aeroporto dovrà essere più che concreta. Poco più di due settimane per meglio definire la proposta tecnica e finanziaria (tradotto: trovare i soldi), un termine ristretto rispetto alla richiesta di sospendere l’istanza di fallimento almeno fino al 15 settembre per attingere dati gestionali più attuali. Il Tribunale ha invece scelto di abbreviare i tempi: le carte dovranno essere scoperte il 18 luglio. Se si tratta di un bluff, stavolta salta il tavolo”, CorriereRomagna (p.10).
“L’aggiornamento sul traffico monitorato da Assaeroporti continua ad evidenziare il declino dello scalo di Rimini-San Marino: in cinque mesi i passeggeri sono stati 172.498 (-39,9% sul 2012, quando c’era la compagnia Wind Jet; - 91,5% la quota nazionale e -16,8% quella internazionale), i voli nazionali rimasti ne registrano appena 184 (-99,2%)”, LaVocediRomagna (p.9).
La faida. “Parliamo della Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini, dove la componente che una volta si riconosceva nella leadership di Alfredo Aureli, ed oggi è invece più composita, si dice tradita nel patto stretto con il presidente Massimo Pasquinelli. Come è noto, esisteva un accordo scritto (e sottoscritto dalle firme di Alfonso Vasini, Attilio Battarra, Fernando Pelliccioni e dello stesso Pasquinelli) per l’elezione di Leonardo Cagnoli alla vicepresidenza del cda, e di Mauro Ioli, Antonio Galli, Fernando Piccari, Antonio Polselli, Gianluca Spigolon come consiglieri d’amministrazione. Ma le cose sono andate diversamente, le nomine di Ioli e Polselli sono cadute nell’imboscata che ha visto prevalere altre opzioni (Raffaella Balzi e Paola Brighi). Negli ambienti degli “ex aureliani” i sentimenti sono di battaglia, ma anche di incredulità rispetto a ciò che viene dipinto come “una coltellata nella schiena”… Ed ora? La minoranza interna sta pensando ad una mossa estrema, quella di presentare in assemblea dei soci una mozione di sfiducia nei confronti della presidenza”, LaVoce (p.9).
Condoglianze in coro dai locali e dalle associazioni riminesi alla famiglia del ragazzo morto sabato notte alla Molo street parade, ma soprattutto alzate di scudi in favore della “piccola Woodstock”, Corriere (p.6). “LO SPETTACOLO deve andare avanti. Anche se è morto un ragazzo, ucciso da un mix di alcol e droga. Anche se la festa della Molo street parade è stata spezzata dalla tragedia di Emanuele. Associazioni di categorie e operatori non hanno dubbi: nonostante la morte del giovane modenese, Rimini non deve rinunciare né alla Molo, né al suo bis, che si terrà il 3 agosto quando il lungomare sarà invaso dai carri e deejay con la Carnival street parade. «Non possiamo incolpare la festa di sabato — dice Giuliano Lanzetti, titolare del Bounty e presidente della Fipe-Confcomercio — della morte di Emanuele. Non era un rave party, c’erano tanti giovani ma anche famiglie, moltissimi 40enne e 50enni E’ stata una serata per tutti, non si sono verificati particolari problemi di ordine pubblico. Rinunciare alla Carnival street parade per quello che è successo sarebbe sbagliato. Rimini vive di turismo, di divertimento. Non diamo la croce addosso all’evento», ilCarlino (p.2). “ANCHE il Comune di Rimini intende tirare dritto con la Molo street parade. «Esprimo — premette Gnassi — il più sincero e profondo cordoglio, a nome mio e dell’amministrazione, alla famiglia di Emanuele e ai suoi amici. Al cospetto di drammi di questo tipo ogni parola o commento diventano superflui. Sono in corso delle indagini che faranno chiarezza su quanto è successo. Ma fare congetture o altre considerazioni in questo momento è inutile»”.
“«Davanti alla morte, e lo dico da mamma specie di fronte a quella di un ragazzo così giovane, non si può – afferma il presidente degli albergatori riminesi Patrizia Rinaldis - che provare grande dolore. Quanto accaduto sarebbe però potuto succedere ovunque, per questo non si può collegare la manifestazione a fenomeni quali droga o sballo. Con il dovuto rispetto per il dolore dei familiari mi auguro questa tragedia non venga strumentalizzata per criticare gli eventi organizzati in Riviera. Sarebbe come chiedere la chiusura della spiaggia o delle strutture ricettive per il fatto che esiste il problema dell’abusivismo commerciale o delle infiltrazioni malavitose»”, NuovoQuotidiano (p.4)
Il bollettino completo. “Sono stati una trentina i giovani sull’orlo del coma etilico che l’altra notte sono ricorsi alle cure dei medici. Mentre Emanuele lottava tra la vita e la morte, al pronto soccorso i medici cercavano di capire cosa fosse accaduto ad un altro ragazzo, un 33enne di Poggio Berni. Il giovane, affetto da una disabilità all’orecchio, era stato trovato con alcune fratture al femore e al bacino. Nel corso della giornata di ieri è stato accertato che il 33enne, che aveva a sua volta bevuto parecchio, si era addormentato sul ciglio della strada nelle vicinanze di via Cristoforo Colombo. Si temeva che un automobilista nel compiere una manovra in retromarcia l’avesse investito senza accorgersi dell’ostacolo. In realtà il ragazzo, quando si è ripreso, ha ricordato di essere caduto da un muretto”, LaVoce (p.11). Accanto il commento di Fausta Mannarino. “Morire a Rimini durante la Molo street Parade, in mezzo a una calca di 120 mila persone, incredibile ma vero, può passare inosservato. Ieri soltanto un quotidiano ha riportato la notizia. Neppure una riga sugli altri media. Come è possibile? Rimini come New York dove, per strada, c’è chi muore e c’è chi si gira dall’altra parte? Qualcuno ha voluto mettere il silenziatore alla notizia per non rovinare la festa?”.
Contro lo sballo a Riccione arriva E’ per te. “CONTRO l’abuso di alcol e droghe parte una campagna che coinvolge enti pubblici e carabinieri, ma anche parrocchie e i gestori del Cocoricò. Una formula senza precedenti, un patto tra ‘diavolo’ e acqua santa. Il protocollo d’intesa è stato siglato dai rappresentanti del Comune, Unità operativa delle Dipendenze patologiche dell’Ausl di Rimini, Agesci e Papa Giovanni XXIII. In primo piano il progetto «E’ per te» «campagna d’informazione per la promozione della responsabilità sociale che, come annuncia Federica Torcolacci, assessore alle Politiche giovanili, si prefigge una serie di obiettivi, a partire dalla costituzione di un «Albo dei locali», formato da quei pubblici esercizi e discoteche che s’impegneranno a rispettare una serie di regole e mettere in campo iniziative che fungeranno da deterrente. Per esempio dovranno differenziare i prezzi e vendere a costi molto più bassi le bevande analcoliche dalle alcooliche, non dovranno organizzare eventi che incentivano l’assunzione dell’alcool, mentre nei casi in cui il biglietto d’ingresso includa una consumazione, dovranno prevederne due analcoliche in alternativa a quella alcolica”, ilCarlino (p.11).
Nubifragio, dura omelia di don Renzo Rossi ai funerali di Florida Bernabè nei confronti della classe dirigente locale. Il parroco si è rivolto “«a chi ha l’onore e l’onere di amministrare la cosa pubblica e la vita dei cittadini» ai quali «la tragica morte di Florida - come tante altre, purtroppo - ricorda e grida che ci sono delle priorità, ancor prima della Notte Rosa. Non c’è bisogno di salire sulla ruota panoramica per vederle. Papa Francesco – ha detto ancora don Renzo - a noi sacerdoti ha raccomandato “di avere l’odore delle pecore”. Ha “l’odore delle pecore” chi sta in mezzo alla gente si interessa della loro vita, si prende cura delle loro necessità. Chi amministra la res publica chi amministra la cosa pubblica - abbia ‘l’odore della gente!’»”, LaVoce (p.11).
Riqualificazione Murri. “La Rimini & Rimini, la società creata dalla Valdadige costruzioni per la riqualificazione dell’ex colonia Murri, mette sul piatto la richiesta di quasi 10mila metri quadrati di superficie commerciale, destinati a negozi e ristoranti. E le associazioni di categoria sono già sul piede di guerra. «Si parla di superfici aumentate rispetto alle previsioni iniziali. Noi siamo ovviamente contrari, poi bisognerà vedere se avranno i soldi per realizzare un parco commerciale di quelle dimensioni», anticipa Mirco Pari, direttore della Confesercenti Rimini. IL NODO delle risorse è fondamentale. Nel ‘pacchetto’ legato alla riqualificazione dell’ex colonia Murri, la Valdadige si è impegnata a realizzare il nuovo tratto del lungomare, la sistemazione di tutta l’area Mediterranea, e un parcheggio multipiano. Un parcheggio che si è abbassato di un piano, rispetto ai progetti iniziali, per ridurre l’impatto. In ‘cambio’ è prevista la realizzazione di un grande parco commerciale all’interno della Murri, e di quattro palazzine residenziali, per un totale di un centinaio di appartamenti. L’investimento complessivo, per le opere pubbliche, l’area residenziale e infine il parco commerciale, è stimato in circa 120 milioni di euro dalla Valdadige”, ilCarlino (p.7).
Crisi, la storia dell’albergatore che da tre anni vive in una roulotte con il figlio disabile, ilCarlino (p.9).
La riviera vista da oltre Manica. Secondo il giornalista Oliver Smith del Daily Telegraph a Rimini c’è tutto quello che un turista inglese desidera: “cultura, sole e un entroterra”. “«Purtroppo non ci sono voli diretti, bisogna arrivare a Bologna». Ma se tornassero collegamenti diretti, secondo il giornalista, ci sarebbero molto più inglesi a Rimini”, ilCarlino (p.9).
Referendum anti trc. “Ci sono voluti due anni, ma alla fine la macchina (si fa per dire) è partita: il Comune di Rimini ha stanziato 1.000 euro per pagare i cinque Garanti che, riunendosi in apposito Comitato, dovranno stabilire se è ammissibile, oppure no, il referendum consultivo anti-Trc lanciato dal Movimento 5 Stelle”, LaVoce (p.15).