Aeradria: industriali e Confcommercio pronti a ricapitalizzare. Albergatori e artigiani dicono no. La Notte rosa in esclusiva e Sanpa sulla politica degli eventi in riviera. Il Pd col buco
Aeradria, il punto sulla ricapitalizzazione. “IN ARRIVO soldi freschi per Aeradria, ma sono un po’ meno di quanto si sperava inizialmente. A oggi infatti non si superano i 5 milioni e 100mila euro, con il nuovo aumento di capitale: si puntava a 6 milioni”, ilRestodelCarlino (p.2). “A ieri, gli unici ad aver deciso di investire su Aeradria con l’acquisto di nuove azioni sono la Carim, che ha fatto una proposta per comprare quote per 3 milioni, Asset Banca (1 milione), la Repubblica di San Marino (1 milione) e la Confindustria di Rimini (100mila euro). Si è defilato invece il Gros, che pareva in primo tempo interessato. Si sono tirati indietro, per ora, altri soggetti, tra cui lo stilista e imprenditore Gimmi Baldinini, che da tempo punta a entrare nel ‘Fellini’”. Alla fine, “Carim e Asset Banca diventeranno, di fatto, i nuovi azionisti di maggioranza relativa di Aeradria, grazie anche all’operazione di conversione dei lori crediti (9 milioni la Carim, 1 Asset Banca) in azioni. I creditori riceveranno in azioni circa il 56% dei crediti vantati nei confronti di Aeradria. Gli enti pubblici rimarranno nella società di gestione dell’aeroporto con una quota molto bassa: tutti insieme non supereranno il 20%. Confindustria aumenterà la sua quota”.
Aia non partecipa. “«Noi non ricapitalizziamo - dice la presidentessa dell’Aia di Rimini -, nell’aeroporto ci abbiamo già perso abbastanza. Gli organismi politici erano entrati presentando alle associazioni economiche un impegno scritto e articolato, dove si diceva che le azioni non avrebbero subìto alcuna svalutazione. Era al tempo del presidente della Provincia Fabbri, e c’era anche un preciso protocollo. Invece dal 3% che avevamo ci siamo ridotti allo 0,9%». Gli albergatori sono presenti nel capitale sociale con AiaConFly, a sua volta partecipata anche da altri soggetti, ma non hanno un rappresentante da loro designato nel cda di Aeradria: i due albergatori presenti, Vannucci e Magnani, sono nominati rispettivamente dalla Provincia e dalla Camera di commercio”, LaVocediRomagna (p.12).
“Neppure le associazioni degli artigiani saranno della partita. Né Confartigianato («Abbiamo già dato» dice il direttore Mauro Gardenghi) , né Cna (Salvatore Bugli: «Non siamo in grado, siamo già impegnati in Fiera, nell'Università... »). Così come non parteciperà Confesercenti. «Da parte nostra – spiega il direttore provinciale Mirco Pari – stiamo però valutando se trasformare il credito vantato dal nostro consorzio fidi in azioni»”, NuovoQuotidiano (p.3). Invece, “lo farà anche Confcommercio (che oggi detiene lo 0, 07%), attraverso Ascom Fidi. «Continuiamo a mantenere il nostro impegno, perché l'aeroporto è un'infrastruttura funzionale alle strategia e dinamiche del turismo» si limita a dire il presidente Gianni Indino. Bocca cucita sulla cifra: «Sarà significativa»”.
Notte rosa in esclusiva. “Se alla Notte Rosa vuoi suonare, dalla Pulp devi passare. E’ questa la conclusione che si ricava dagli atti di resoconto del “capodanno dell’estate”: il Comune ha realizzato, per il tramite della sua Istituzione Musica Teatro Eventi, sette concerti spendendo 201.038 euro, il più importante dei quali venerdì 5 luglio in piazzale Fellini con Antonello Venditti. Solo questo appuntamento è costato 134.528 euro, una cifra che fa sobbalzare anche se è più o meno la stessa da diversi anni a questa parte per il concerto centrale della Notte Rosa. Gli esperti ci spiegano che si tratta di un pacchetto “chiavi in mano”, che si basa sull’assunto “prendere o lasciare”. Vogliamo gli artisti italiani, i cantautori nazional-popolari, quelli commerciali oppure i più fighetti? C’è una sola agenzia in Italia che li ha in mano praticamente tutti quanti, la FEP di Ferdinando Salzano che per una convenzione misteriosa, tutta da spiegare, non viene contrattualizzata direttamente dagli organizzatori (il Comune o la Provincia) ma attraverso un fiduciario esclusivo sul territorio riminese, la Pulp Srl di William Sintucci detto “Willie”, provenienza Arci. Da quando un certo Andrea Gnassi era assessore provinciale al turismo, i concertoni della Notte Rosa sono stati tutti appaltati alla Pulp”, LaVoce (p.15).
Abusivi resistenti in spiaggia. “MOMENTI di alta tensione ieri verso le 17 sulla spiaggia all’altezza del bagno 120. Innescata dal battibecco tra un turista straniero e un vu’ cumprà, che stava degenerando in rissa. I bagnini hanno chiamato il 113. Sono accorsi quattro poliziotti sulle moto d’acqua, ma appena arrivati si sono trovati ‘circondati’ da oltre cento venditori sul piede di guerra. Gli agenti hanno chiamato i rinforzi: carabinieri, capitaneria, polizia municipale. Idem per gli abusivi, che hanno chiamato i loro, di rinforzi, giunti poco dopo dal bagno 130 e dintorni. ‘Eserciti’ schierati, solo scintille: le forze dell’ordine hanno evitato la guerriglia di fronte ai turisti, accontentandosi di disperdere i venditori”, ilCarlino (p.8).
Sport e crisi. “Proroga in arrivo per le società sportive che il 30 aprile scorso non hanno rispettato la scadenza di pagamento sulle palestre e i campi in gestione. Circa 30 le realtà coinvolte in questo debito di 52mila euro su cui a Palazzo Garampi sono intervenuti per cercare di non mettere “spalle al muro” i debitori e non fare perdere loro i diritti di prelazione sulle strutture, proprio a causa dei mancati versamenti nelle casse comunali”, CorriereRomagna (p.6).
“C’è ancora qualcosa da aggiustare, fa notare il presidente di commissione Nicola Marcello (Pdl), che nella seduta di domani sera presenterà due emendamenti: «Intanto le società che non provvedono al pagamento di un impianto dovrebbero perdere il diritto di prelazione solo per quello, non per tutti quelli di cui usufruiscono. Ovvio che se la situazione si ripete da più di tre anni allora è giusto estendere la prescrizione. In secondo luogo ad oggi per i disabili è prevista una riduzione della tariffa del 50%, mentre proporrò che venga introdotta la gratuità totale». Marcello al proposito chiama in causa anche la consulta comunale dello sport, «che da quando c’è questa amministrazione ancora non si è riunita»: «D’accordo, ha un valore consultivo, ma è importante come occasione di confronto, per raccogliere le varie istanze»”, LaVoce (p.14).
Il Pd, rosso anche in banca. “«E’ vero, siamo in forte difficoltà. Facciamo meno tessere (4mila l’anno scorso, meno della metà rispetto al 2007, ndr), e chi la rinnova versa cifre più basse. Ci sono meno donazioni e sponsor, e sono calati i contributi versati dagli eletti». Il risultato? «Chiudiamo il bilancio 2012 con 70mila euro di passivo. Non abbiamo altri debiti, se non quelli per l’affitto delle sedi: non siamo in grado di pagare». IL PD paga 38mila euro alla Fondazione Rimini democratica, che è proprietaria delle 11 sedi (6 a Rimini, compresa quella provinciale, le altre a Santarcangelo, Bellaria, Coriano, Misano e Morciano) e di altri immobili che prima appartenevano ai Ds e alla Margherita. «Il nostro unico introito — spiega la Zoffoli — sono gli affitti. Il partito deve saldare quasi 2 anni di affitto»…«Arriviamo a 80mila euro di spese fisse ogni anno, contro 85mila euro di entrate, sulla carta»”, ilCarlino (p.5).
La politica degli eventi a Rimini, il commento di San Patrignano in prima sul Carlino. "UN RAGAZZO morto per overdose di metamfetamina alla Molo street parade, 20 ingressi al pronto soccorso per abuso di alcolici e 4 ricoveri per intossicazione da droga. Più i soliti incidenti stradali e una minaccia di suicidio, correlata agli stupefacenti. Il bollettino di questo luglio riminese deve indurci a una riflessione. Possibile che la religione del divertimento a tutti i costi, celebrata da migliaia di ragazzi che accorrono a frotte in città, debba richiedere ogni anno il suo sacrificio umano".
Battezzata la rotonda di via della Fiera, Corriere (p.9). “Si era preso tempo fino al 16 luglio, ma con un colpo di acceleratore il sindaco Andrea Gnassi ha chiuso ieri a tempo di record la pratica rotatoria da dedicare a don Luigi Giussani”.