Aeradria, debiti superano 52 mln. Inchiesta fogne Rimini, per gli esperti nessun collegamento tra sversamenti e patologie. Nubifragio, il piano d’emergenza non c’è e la protezione civile parte due ore dopo l’allerta. Sicurezza, mancano 9 agenti dai rinforzi promessi
Aeradria. “MA QUANTI debiti ha Aeradria? Il passivo dell’aeroporto continua a crescere. Ieri, nella commissione in cui è stato approvato (a maggioranza) dai consiglieri comunali di Rimini il nuovo piano di concordato, sono emersi nuovi numeri. Il debito della società di gestione del ‘Fellini’ non è di soli 47 milioni, ma ammonta ora a circa 53 milioni. Il motivo? Sono stati ritenuti inesigibili altri crediti che Aeradria ancora vantava. Nella commissione di ieri è stato illustrato anche il piano di pagamento ai creditori: quelli privilegiati riceveranno tutti i 6,148 milioni da riscuotere, per tutti gli altri si andrà dal 50% al 30%. Per banche e creditori inseriti nella terza classe non arriverà un euro cash: i crediti (33,6 milioni di euro) verranno rimborsati con azioni di Aeradria, pari al 56% del valore. Secondo il piano industriale, nei prossimi anni Aeradria dovrebbe essere in grado di rimborsarne 11 grazie al traffico passeggeri. Con la nuova compagine societaria, che vedrà Carim e Asset Banca azionisti di maggioranza relativa, gli enti pubblici scenderanno al 20%. Il solo Comune di Rimini (che possiede quote attraverso la holding) passerà dal 18% al 2,7% di azioni”, ilRestodelCarlino (p.13).
Se i giornali locali ieri avevano criticato gli albergatori per essere stati i grandi assenti dalla campagna per l’aumento di capitale che si è conclusa qualche giorno fa, Patrizia Rinaldis, presidente Aia difende la categoria, NuovoQuotidiano (p.3).
Inchiesta fogne. “HANNO guardato le cartelle cliniche una a una, selezionando e studiando migliaia di casi di febbre, diarrea, congiuntivite e altre patologie che potevano essere stati «determinate» dai bagni in mare a Rimini. Il risultato? Secondo i ricercatori inviati dall’Istituto superiore della sanità, che hanno indagato insieme ai medici dell’Ausl sui vari casi, non è possibile mettere in relazioni le situazioni di «allerta» riscontrate in Pronto soccorso e anche presso medici, pediatri e guardie mediche, «con l’apertura degli sfioratori di Rimini». In altre parole, anche in quei giorni in cui si è riscontrato un numero maggiore del solito di pazienti con febbre, diarrea, congiuntivite, mal d’orecchio e simili, quelle patologie non sono riconducibili alle sostanze inquinanti presenti in mare dopo l’apertura degli scarichi fognari”, ilCarlino (p.4). Domani a Rimini il ministro Andrea Orlando, si parlerà di fogne e forse fondi statali ed europei.
Variante al prg riminese, le osservazioni della provincia non limitano le riduzioni stabilite dal comune, Corriere (p.5).
Bagnini, il sottosegretario rassicura. “Pier Paolo Baretta rassicura i Comuni e le imprese turistico- balneari: «Abbiamo riaperto il dossier sul quale ci sono molte attese e in tempi brevi, prenderemo le decisioni giuste e non saranno solo di tamponamento». Il sottosegretario all’economia con delega al demanio è soddisfatto dell’andamento del tavolo tecnico e delle aspettative positive di Anci e Federbalneari. «C’è l’impegno del governo - dice - le soluzioni saranno condivise e quindi è legittima la fiducia»…La Bolkestein, spiega l’esponente del Pd, riguarda il «rapporto con l’Europa». L’idea è quella di ottenere il riconoscimento di una «specificità italiana» come già avvenuto per la Spagna che ha portato a casa una proroga per le proprie concessioni»”, CorriereRomagna (p.3).
Nubifragio, “RASE al suolo. Sono le coltivazioni di 120 le aziende agricole che si sono viste distruggere i campi coltivati, i vigneti, gli oliveti, frutteti, culture di cereali, mais, girasole e tanto altro lunedì 24 giugno. I titolari hanno visto oscurarsi il cielo e cadere grandine per decine di minuti, interminabili. Mentre la costa finiva sott’acqua, le colline a ridosso della città, dal corianese a Vergiano, venivano flagellate dai chicchi bianchi. Un disastro quantificato in 3 milioni di euro su una superficie di 900 ettari nella stima fatta da Cia, Coldiretti e Confagricoltura”, ilCarlino (p.5).
“E’ lo scontro tra il Gruppo comunale della protezione civile e Palazzo Garampi. Si è abbattuto ieri, durante la prima commissione, quando il responsabile degli ottanta volontari a Rimini, Gabriele Sarti, ha lamentato «la mancanza di un Piano di emergenza». Ma anche «della carenza di mezzi a motore, ne abbiamo solo uno», oltre che della «sede, in via Marecchiese 193, allo sbando e fatiscente in cui mancano anche le saracinesche dei garage e l’amministrazione non ha ancora messo mano». Un attacco frontale in cui Sarti (anche ispettore della polizia ferrovia) ha affondato il colpo, lasciando basiti consiglieri e assessori in aula”, Corriere (p.6). Dal Comune dicono che “per il 2013 sono previsti 36mila euro. Ma Sarti sembra non avere dubbi: «Mi ha nominato lo stesso Comune il 17 aprile del 2012, però posso dire che l’amministrazione non ci sostiene: abbiamo un potenziale enorme ma inespresso»”.
E’ di Sarti il racconto di quanto accaduto il 24 giugno. “I vigili del fuoco hanno allertato il sistema provinciale alle 18,30, alle 18,40 il coordinamento ha avvisato noi. Io allora ho chiamato l’ufficio comunale della protezione civile, il nostro referente diretto, per avere l’autorizzazione a muoverci. Solo alle 20,40 ho avuto il via libera dal comandante della polizia municipale Talenti. Ci sono state quindi due ore di attesa e stand-by, che non hanno provocato particolari problemi, anche la protezione civile provinciale è potuta uscire solo alle 20,30 anziché alle 18,30… Siamo usciti con la sola autovettura di cui disponiamo, un Mitsubishi 200 4x4 con cassone lungo, che usiamo con un carrello attrezzato, in questo caso con una pompa e le I gomme. Abbiamo in dotazione anche altre pompe, ma sono ferme e in mancanza di manutenzione, andrebbero acquistate le batterie. E comunque non ci sarebbe il mezzo per trasportarle”, LaVocediRomagna (p.15).
Legacoop vuole il trc da Cattolica a Ravenna e scrive ai presidenti delle province interessate. “«Il tema della mobilità è ogni giorno più stringente per l’innovazione dei territori. La presenza di una infrastruttura parallela al mare, adeguatamente potenziata e innovativa, è pienamente coerente con la forma urbana lineare e molto sottile dell’insediamento, perché in grado di servire una popolazione residente (oltre 400mila abitanti) e quella turistica che in estate raddoppia la popolazione residente, con densità paragonabili a quelle di città di dimensioni superiori ». Il Trc è utile al raggiungimento di un altro traguardo. «L’avvio del Distretto turistico regionale»”, Corriere (p.4).
Sicurezza, “POLIZIA in bolletta. Solo tre auto su 12 in forza alle Volanti sono utilizzabili perché non ci sono fondi per aggiustarle, al punto che nei giorni scorsi una pattuglia è stata costretta ad uscire senza sirena. Per non parlare delle divise estive che non sono ancora state distribuite ai poliziotti, costretti a ‘sudare’ dentro quelle invernali. Dulcis in fundo, dai rinforzi promessi dal ministero, mancano nove uomini”, ilCarlino (p.11).
Turismo e concorrenza. “PRIMA ‘assorbono’ i nostri soldi, essendo una Regione a statuto speciale, poi fanno concorrenza sleale. Un modo di fare squallido». In una stagione dove il reale segno meno sulle presenze rispetto agli passati viene sottaciuto, a Patrizia Rinaldis, presidente dell’Aia non è andata proprio giù la campagna mediatica della governatrice del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani. La Regione friulana sta facendo una campagna pubblicitaria impostata sul ‘No tourism tax’”, ilCarlino (p.13).
I debiti del Pd riminese, il Corriere intervista Giovanna Zoffoli, (p.5).