GIORNALAIO 17.07.2013

Mercoledì, 17 Luglio 2013

giornalaioFogne, commissione a Rimini favorevole a piano ottimizzato. Aeradria domani dal giudice. Edilizia sempre più in crisi, ma non scendono i prezzi. Biodigestore, la ‘mucca’ che produce energia. Troppo sole: sulla strada in centro spunta ‘tsop’ al posto di ‘stop’

 

Il piano ottimizzato per la salvaguardia della balneazione muove i primi passi in consiglio comunale a Rimini. “Dopo il via libera al piano di salvataggio di Aeradria con l’astensione in consiglio della minoranza, ieri pomeriggio in commissione è andato in scena, chiamiamolo così, un altro “atto di responsabilità”. Il Piano di salvaguardia della balneazione ottimizzato, viene approvato con sette voti favorevoli e le astensioni di Camporesi (M5S) e Mauro (Pdl). In aula era presente il direttore generale di Hera che, fra le altre questioni, ha annunciato l’esistenza di incentivi a carico di Rimini nord, area dove è previsto lo sdoppiamento della rete, assente nel 20 per cento della zona. La spa porta il “tubo” fino al confine di casa, il resto tocca al privato: dai 500 ai mille euro. Si tratta di centinaia a centinaia di famiglie: lo sconto è nell’ordine de 70-90 per cento”, CorriereRomagna (p.5).
I costi e chi paga Il progetto passa da 133 a 154 milioni di euro complessivi, di cui 43 già finanziati (Santa Giustina e dorsale nord). Ne restano 111, ma Barilli ha detto che i soldi provenienti dalle tariffe saranno 116 milioni. Non si è fatto parola delle promesse del ministro Orlando di domenica scorsa, peraltro assai vaghe. In ogni caso, sia che i soldi vengano dallo Stato (Cipe) o dall’Ue, oppure dalle bollette, si tratterebbe comunque di soldi già versati dai cittadini o da versare. Gli aumenti tariffari saranno del 4-5% ogni anno per 7-8 anni, ma ciò che anticipano Hera, Romagna Acque e Amir verrà “ricuperato in tariffa in circa 25 anni”. In pratica il progetto inchioderà i cittadini e le famiglie riminesi ad alti costi della bolletta idrica per varie generazioni. Ma con modalità e importi che ieri non sono stati chiariti. Restano sul gozzo alcune domande, che lanciamo sperando che trovino risposta nella politica: se il PRG delle fognature del 2006 prevedeva di risolvere i problemi del sistema riminese con una cifra vicina al miliardo di euro, come mai oggi la soluzione arriva con la spesa di “soli” 154 milioni? C’era qualcosa di sbagliato nel PRG 2006? Non si direbbe, dato che Barilli ha più volte sottolineato che il PSBO si muove “nel solco già tracciato dal PRG delle fognature”. Ma a ben vedere una differenza notevole tra i due documenti si trova: nel 2006 i tecnici pubblici calcolavano in 600 euro al metro cubo il costo di realizzazione della laminazione delle acque; invece oggi i tecnici stimano le medesime opere a un costo molto inferiore, circa 285 euro. Che cosa è successo? Erano troppo alte le stime del 2006? Oppure le stime odierne sono basse, ma ben accette alla politica e alle multiutility, perché è meglio investire che restare fermi (visto che a pagare sono i cittadini con le bollette)?”, LaVocediRomagna (p.11).


Aeradria, “ieri il management dell’aeroporto doveva consegnare in cancelleria il piano completo, corredato appunto delle delibere immediatamente esecutive degli enti pubblici soci di Aeradria (Provincia di Rimini e comuni vari), mentre domani, giovedì 18 luglio, è in programma l’udienza sulla richiesta di procedura fallimentare avanzata dalla Procura della Repubblica. Il renziano del Pd Mattia Morolli commenta: «il Fellini ha pagato, dopo aver raggiunto, con questo cda in scadenza, il milione di passeggeri e dopo aver attivato le procedure e le strutture per un aeroporto che passava dallo status militare a civile, quindi un mercato dopato»”, LaVoce (p.11).


Edilizia, “scende il numero di imprese ma i prezzi restano invariati. E’ quanto emerge dal listino dei prezzi informativi delle opere edili di Rimini e provincia, pubblicato dalla Camera di commercio dove si evince che, nonostante i prezzi delle materie prime dell’edizione 2013 risultino sostanzialmente stabili rispetto all’edizione precedente (l’unico decremento significativo è quello del ferro che registra una diminuzione del 4,5%), la crisi del settore edilizio non accenna a fermarsi con oltre 200 imprese in meno in un anno”, Corriere (p.9).


Visita guidata al biodigestore di Ca’ Baldacci. “I camion con i rifiuti arrivano, scaricano l’organico che passa per un trituratore arrivando in un ampio magazzino chiuso e ventilato in modo da non far uscire odori ‘pesanti’. Da qui il rifiuto viene immesso in undici ‘celle’ pressurizzate dove in assenza di ossigeno si attivano processi che generano biogas, costituito al 60% da metano. Attraverso il gas vengono alimentati motori che generano energia elettrica. L’impianto può trattare al massimo 57mila tonnellate di rifiuto e di queste 40mila possono essere utilizzate per produrre energia elettrica. Va anche detto che quanto serve a generare energia infine diventa compost, come accadeva in passato. In parole povere Hera ha investito 10 milioni di euro che riuscirà a recuperare in un tempo relativamente breve grazie all’energia venduta. «Contiamo di ammortizzare l’investimento in circa 5 anni» spiega l’amministratore di Hera ambiente, Claudio Galli. Questo grazie all’incentivo dello Stato che prevede il pagamento di una quota per ogni singolo kilowatt prodotto. Ad oggi l’impianto lavora al 60% delle proprie potenzialità”, ilCarlino (p.4).
Rispetto all’incidente di qualche mese fa “Herambiente ribadisce: la sera di lunedì 4 marzo non ci fu alcun incidente ambientale a Ca’ Baldacci, la sirena suonò per circa un’ora perché i tecnici tedeschi (allora l’impianto era in fase di prova e gestito dai produttori) non arrivarono dopo la chiamata, ma dalle verifiche successive si è appurato che «non ci fu alcuna fuoriuscita di biogas». Questo almeno dicono le memorie dei computer, che tengono sotto controllo tutto ciò che avviene nel biodigestore. Le carte sono state acquisite dalla magistratura che aprì un’inchiesta. E il fumo visto dai residenti? «Possono essersi confusi perché le condizioni della stagione rende visibile il vapore che sale dai biofiltri, ma è vapore acqueo, non fumo»”, LaVoce (p.9).

 
Lavoro stagionale. “Due euro per pulire una stanza. Torna il pagamento a cottimo negli alberghi, l’ultima frontiera dello sfruttamento. A denunciare i casi, che per ora, quanto a quelli verificati corrispondono a tre, è la Filcams- Cgil di Rimini, che si è imbattuta nel bel mezzo della stagione estiva con il fenomeno delle pulizie a cottimo”, Corriere (p.8).


Cade a pezzi il tempietto del Bramante a piazza Tre martiri dedicato a Sant’Antonio. “LA CAPPELLINA di Sant’Antonio casca a pezzi. Il tempietto bramantesco di piazza Tre Martiri, gioiello del Cinquecento cui i riminesi sono particolarmente affezionati. Sono tre i religiosi rimasti in servizio nella seicentesca chiesa dei Paolotti, retrostante al tempio, quella ‘delle confessioni’ (non è parrocchia ma santuario della Diocesi): il superiore Francesco Tiberi, padre Innocenzo Ponzo, superiore negli anni Sessanta, e padre Victorino Casas, spagnolo. E’ Innocenzo a mostrarci le ingiurie del tempo sul monumento ottogonale: «Quasi tutti gli otto lati esterni, cinque dei quali in pregiata pietra d’Istria come il Duomo, gli altri tre sul retro in areniaria di San Marino, stanno letteralmente perdendo pezzi quasi ogni giorno. E poi cornici sgretolate o crollate, buchi, crepe...»”, ilCarlino (p.5).


“Nel corso della giornata odierna verrà ricordato, per iniziativa della Confraternita di San Girolamo, il prodigio del movimento degli occhi della nota immagine della Mater Salvatoris, conservata presso l’Oratorio di San Giovannino, con una Messa celebrata alle ore 18 dal Vicario Generale della Diocesi Monsignor Luigi Ricci”, LaVoce (p.12).


In alto mare, “boccata d’ossigeno per il settore pesca. Mentre scatta il conto alla rovescia per il fermo pesca nel Compartimento marittimo di Rimini (dal 22 luglio all’1 settembre), arriva infatti la notizia che l’Europa ha sbloccato circa 70 milioni di euro a favore dei pescatori italiani. I fondi, che in breve tempo consentiranno di liquidare le imprese di pesca, riguardano le compensazioni al reddito per i fermi biologici della pesca effettuati negli scorsi anni ma anche gli aiuti per le demolizioni delle imbarcazioni”, NuovoQuotidiano (p.9).


Il deputato Pd Tiziano Arlotti firma “la proposta di legge per la modifica articolo 416-ter del Codice penale in materia di scambio elettorale politico-mafioso. La proposta va nella direzione richiesta dalla petizione “Riparte il Futuro” lanciata da Libera e dal Gruppo Abele, sottoscritta da migliaia di cittadini e da 300 parlamentari”, Corriere (p.8).


Troppo sole. “‘Tsop’ al posto di ‘Stop’. All’incrocio di via Castracane con Corso d’Augusto, vicino all’Arco, nel rifare la segnaletica qualche addetto ha preso un abbaglio. In parecchi se ne sono accorti nella giornata di ieri e qualcuno non ha resistito allo scatto fotografico”, NQ (p.7).