Scuola, primo giorno in cantiere a Rimini. Aeroporto, San Marino si fa spazio. Delfinario, giovedì l'incontro in Comune. Naufragio Costa, sempre più vicina la fondazione dedicata a Dayana
Primo giorno di scuola. "IERI MATTINA è risuonata la prima campanella negli istituti riminesi e per oltre 49mila studenti. Ma in città molti cantieri sono ancora aperti. «Meglio tardi che mai — dicono le mamme Roberta e Simona, davanti alle elementari Decio Raggi in via Matteotti — anche perché il cornicione l’anno scorso cadeva a pezzi. Ma gli operai potevano anche tentare di finire i lavori prima dell’inizio della scuola. I cantieri sono partiti a Ferragosto. Dicono che dovrebbe essere tutto a posto per lunedì prossimo, lo speriamo veramente. Manca una settimana esatta e la situazione esterna ci sembra ancora in alto mare. Ma vedremo». La paura più grande è legata alla sicurezza dei figli. «Quelli che hanno la classe all’ultimo piano — dicono altre mamme e nonne — hanno intorno le impalcature e non possono nemmeno uscire in giardino per l’intervallo. Confidiamo che le maestre li controllino bene. Perché il giardino è pieno di oggetti un po’ pericolosi». Anche alla primaria della Gaiofana, gli operai stanno realizzando ancora nuove strutture. «I lavori vanno avanti — dice il vicesindaco Gloria Lisi — il più veloce possibile. Si tratta di interventi importanti, ma stiamo rispettando i tempi»", ilRestodelCarlino (p.4).
Aeroporto. "Siglato l’affidamento delle aree all’interno dell’aeroporto Fellini a San Marino. Ieri mattina, a Roma, il ministro per i Trasporti e le Infrastrutture Maurizio Lupi insieme al segretario di Stato all’Industria Marco Arzilli hanno reso operativa l’intesa raggiunta nel 2012. La firma di ieri è stata l’ultimo tassello mancante affinché il Titano potesse avere, per 40 anni, la disponibilità di spazi all’interno dell’aeroporto internazionale Rimini-San Marino. L’incontro romano è arrivato in tempi record, dopo che i due ministri si erano visti a fine agosto in occasione del Meeting di Rimini. L’accordo è immediatamente operativo, entro trenta giorni saranno consegnate a San Marino le aree all’interno dello scalo aeroportuale di Miramare", LaVocediRomagna (p.1).
Trc, le motivazioni del tar lette dai ricorrenti. Spiega Walter Moretti che: "Dopo una prima fugace lettura era tornato lo sconforto più totale. Infatti, il Tar ha, di fatto, respinto le richieste di sospensiva. Tuttavia la lettura delle motivazioni che giustificano il provvedimento, e dei limiti imposti dal giudice amministrativo, lascia poco spazio all’interpretazione. Il giudice, infatti, ha motivato il respingimento delle richieste di sospensiva in relazione alle dichiarazioni che lo stesso legale di Agenzia Mobilità si è visto costretto a rilasciare, cercando di evitare la disfatta. L’avvocato Bernardini, e ciò è espressamente richiamato nel dispositivo, infatti ha dichiarato che non sono previste demolizioni nelle aree oggetto di occupazione temporanea. La cosa non corrisponde al vero, come ci hanno esaurientemente dimostrato e spiegato i professionisti da noi incaricati, tuttavia, questo è stato il presupposto, sulla base del quale il giudice ha negato la richiesta di sospensiva, disponendo espressamente, che nelle aree oggetto di occupazione temporanea non avvengano demolizioni totali o parziali. Nella giornata di sabato 14 settembre 2013, Agenzia Mobilità, il cui legale aveva dichiarato che non sarebbero previste demolizioni nelle zone oggetto di occupazione temporanea, interpreta la sentenza come se fosse una vittoria… In realtà, per come scritta, la sentenza ci ha molto rasserenato - sottolinea - anche perché traspare come sia stato accolto uno dei punti fondamentali della tesi sostenuta dal tecnico che, su nostro incarico, ha operato le valutazioni sulla liceità del progetto e sulla base delle quali il legale ha formulato i ricorsi. Fin dall’inizio, egli sostenne, che le demolizioni fuori dai limiti del corridoio individuato dal Cipe non erano legittime", LaVoce (p.17).
Delfinario, i contro. "Delfini frustrati e alienati, costretti a lavorare per soddisfare le esigenze del pubblico anche se ammalati con 4 spettacoli al giorno, ospiti di una struttura inadeguata e continuamente imbottiti di farmaci per contenere l’aggressività e i bisogni di riproduzione e competizione sessuale. E’ l’analisi spietata compiuta dal Corpo forestale, settima Divisione del servizio Cites di Roma ma anche dall’etologo Giuseppe Notarbartolo di Sciara (vedi articolo sotto) che ha definito il delfinario di Rimini “un piccolo infernale ergastolo” in cui i quattro delfini erano stati condannati. Ma i veterinari del Cites (a Rimini l’inchiesta è seguita per la Forestale dal comandante Aldo Terzi mentre il pm è Marino Cerioni) non sono stati i primi a puntare il dito contro il delfinario. Addirittura un veterinario tedesco che collaborò con la struttura riminese, nel gennaio di quattro anni fa, stilò un rapporto, ad uso e consumo della proprietà, in cui veniva evidenziata l’inadeguatezza della struttura", LaVoce (p.13).
Il legale della proprietà: "Mi hanno riferito che Sole si è ferito durante il trasporto, tanto che nel contenitore che lo trasportava – ha spiegato Bacillieri - c’era del sangue . Lapo, che se fosse rimasto a Rimini avrebbe cominciato proprio questa settimana l’ultimo ciclo di cure per la sua completa guarigione, non sta mangiando. I cetacei sono inoltre stati collocati in due vasche molto piccole e rettangolari, quando invece tutti sanno che per evitare si facciano male occorrono spazi circolari. Si trovano in due vasche differenti, a coppie, dove da quanto mi è stato detto continua la somministrazione di farmaci per il fatto che sono consanguinei. Esattamente come accadeva a Rimini", NuovoQuotidiano (p.7).
Giovedì l'incontro con il Comune. "«COSA succede giovedì? Andiamo a chiedere al sindaco Andrea Gnassi la possibilità di ampliare il Delfinario di 300 metri». Non ha intenzione di girare attorno a quello che è l’argomento chiave del futuro della struttura che ospitava i quattro delfini, ora trasferiti all’Acquario di Genova, l’avvocato Massimiliano Bacillieri del foro di Bologna. Avvocato, l’amministrazione insiste nel dire che quell’area è del Demanio e nulla può il Comune. «Certo che la proprietà è del Demanio, ma le concessioni vengono pagate al Comune. E quando è stato presentato il progetto sia di massima che esecutivo i pareri sono stati espressi dall’amministrazione di Rimini, non certo da Roma. E in quella posizione la struttura può ricevere l’acqua direttamente dal mare». E se insistono sulla loro posizione e cioè sull’impossibilità di poter decidere su quelle aree? «Allora forniremo la documentazione che afferma che ciò non è vero»", ilCarlino (p.6).
Il protocollo antimafia. "Pronta ad entrare in campo una task force antimafia. Una squadra speciale, con una rappresentanza di tutte le forze dell’ordine locali, chiamata a mappare e analizzare infiltrazioni criminali e organizzazioni mafiose sul territorio. Un progetto (Macro) in collaborazione con la Direzione Investigativa Antimafia di Bologna. Non solo. Prefettura e Provincia hanno messo a punto anche un “protocollo d’intesa per la legalità, la regolarità e la sicurezza del lavoro e delle prestazioni negli appalti e concessioni di lavori, servizi e forniture pubblici”, sottoscritto ieri - durante la conferenza dei sindaci - insieme a organizzazioni sindacali e categorie", LaVoce (p.16).
Mentre la Costa Concordia è tornata pian pianino dritta davanti a Isola del Giglio, da Rimini sono arrivate notizie sulla fondazione dedicata alla più piccola vittima del naufragio, la bimba Dayana Arlotti, morta in mare con il suo papà il 13 gennaio del 2012. "LA NASCITA della fondazione che porterà il nome di Dayana è sempre più vicina. Davide Veschi, l’avvocato che in questi mesi dolorosi ha aiutato la mamma della piccola vittima, è in costante contatto con la Costa che finanzierà il progetto. «La donazione sarà la base della fondazione intitolata a Dayana — spiega l’avvocato Veschi — I soldi verranno sbloccati a breve, mancano solo gli ultimi passaggi burocratici. Quindi potremo cominciare a pensare ai progetti da dedicare ai bambini, in collaborazione con il Comune di Rimini». La cifra che la Costa donerà è top secret, ma si parla di una cifra piuttosto importante… L’idea che Susy Albertini ha coltivato in questi mesi è quella di poter avere una fondazione che, svolga il ruolo di ‘salvadanaio’, e che ogni anno possa offrire risorse economiche da destinare in favore di progetti meritevoli di sostegno, che abbiano al centro il mondo dei bambini e dell’infanzia, con particolare riguardo alla realtà locale riminese. Sarà dunque la mamma di Dayana in collaborazione con il Comune e le associazioni a selezionare quali progetti sostenere", ilCarlino (pp.2-3).