Riviera, politiche di promozione in rete: farsi trovare
Andiamo dietro al ragionamento dell’assessore provinciale al turismo, Fabio Galli che, facendo il punto sullo stato dell’arte, ha auspicato «uno scatto in avanti, sotto forma di innovazione e modernità, nelle politiche di promozione, a cominciare da quelle dell’APT». Le politiche di promozione si fanno con gli strumenti e oggi tutti concordano nel considerare dominante il web. Non c’è convegno in cui non si dica che già oggi, e sempre di più domani, destinazione turistica e albergo si scelgono e prenotano su Internet.
Il sistema pubblico in questi anni ha indubbiamente investito nel settore, anche se sembra non fare nulla per verificare l’esito dell’investimento. Agli albergatori i consulenti spiegano che non basta fare un sito, occorre che i potenziali clienti lo trovino. E come possono trovarlo? Facendo la ricerca su Google con determinate parole chiave. Ecco, i siti turistici del sistema pubblico sembrano tutti dimenticare questo passaggio. Si prenda il caso del sito www.visitemiliaromagna.com, varato qualche anno fa con non poche tribolazioni per dotare finalmente la presenza su web di un sistema di prenotazione diretta. Il sito è propagandato in ogni iniziativa promozionale dell’Apt. Compare, per esempio, nello spot sui parchi tematici, che sta andando in onda sulle tv nazionali.
Facciamo l’esempio di un ascoltatore che abbia capito che c’è un sito dove poter prenotare ma non lo ricorda bene. Cosa fa? Va su Google e digita qualche parola frase-chiave del tipo “hotel riccione oltremare”, “hotel Cesenatico mirabilandia”, “offerta hotel parchi tematici romagna”, e così via. Si può essere certi che usciranno nelle prime quattro pagine tutti i siti fuorchè www.visitemiliaromagna.com
Abbiamo fatto l’esempio dei parchi, ma il discorso è generale. Questo sito non esce per alcuna delle parole chiave che normalmente i turisti usano per trovare località e albergo. Provate a farlo: andate su Google e digitate “hotel rimini”, “prenotazione hotel rimini”, e poi fatelo anche con altre località (Riccione, Bellaria, Cesenatico, Cervia) oppure con Romagna o Riviera Romagnola. Che risultato otterrete? Nulla, di questo sito non c’è traccia. Soltanto con la frase “prenotazione hotel emilia romagna” compare timidamente in prima pagina al nono posto. Il problema è che a comportarsi in questo modo non è solo questo sito, ma tutti i siti pubblici di promozione turistica. Se ad esempio si digita su Google la parola chiave “hotel rimini” non escono nelle prime pagine né il sito del Comune (www.riminiturismo.it) né quello della Provincia (www.riviera.rimini.it) né il sito di prenotazione costituito appositamente a Rimini e cioè www.riminireservation.it/ Ad occupare la scena sono i numerosi portali privati che non a caso prosperano in modo incredibile in Riviera e non in altre aree turistiche. Solo se si digita la parola “Rimini” questi siti sono in prima pagina, ma chiunque capisce che un turista che vuole venire in vacanza a Rimini non fa una ricerca generica ma digita “hotel rimini” e sue numerose varianti. Il paradosso è che nemmeno per la parola chiave “vacanze rimini” escono i siti di promozione pubblica.
Sembra che gli enti pubblici siano rimasti dov’erano gli albergatori qualche anno fa quando pensavano che bastasse aprire un sito per farsi trovare sul web. Adesso molti albergatori si preoccupano del posizionamento del loro sito ma analoga preoccupazione non sembra impensierire i responsabili della promozione pubblica. Il punto è che fare un bel sito e aggiornarlo periodicamente costa soldi e lavoro, il buon senso vorrebbe che si lavorasse per farlo trovare ai turisti. Ci sono tecniche che basta applicare, niente di complicato. Ma il discorso inevitabilmente ne introduce un altro che forse è ancora più importante. Se su Google digitate “hotel trentino” il primo sito che compare è www.visittrentino.it che è il sito dell’equivalente della nostra Apt. Su questo sito i potenziali turisti trovano tutto, dalle attrattive del territorio agli eventi fino alla possibilità di prenotare direttamente con un clic. In Emilia Romagna invece abbiamo fatto il sito turistico regionale, i siti delle Unioni di Prodotto, i siti delle singole località, e nessuno di questi dà la possibilità di prenotare. Per le prenotazioni ci si è inventato l’ennesimo sito, che peraltro è introvabile sul web. Se in Trentino hanno fatto un unico sito per la promozione e la commercializzazione non si capisce perché non si possa fare anche dalle nostre parti. Si badi bene: su visittrentino.it, prenotabili direttamente, ci sono tutte le strutture ricettive della regione, non solo quelle che accettano di pagare una percentuale come nel caso di www.visitemiliaromagna.it Si può obiettare che è complesso fare un unico sito con tutti gli alberghi dell’Emilia Romagna. Certo, se si continua a ragionare di Emilia Romagna. Non se si parla di Riviera di Rimini o di Riviera romagnola cioè di destinazioni turistiche reali e non fittizie.
Valerio Lessi
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