Riqualificazione Rimini sud: Novarese al palo. Economia, chiudono 3 imprese al giorno. Cultura 2014, 1,9 milioni da Fondazione Carim
Novarese. "Sul progetto del Polo del benessere a Miramare Coopsette è inadempiente. E' il verdetto dei tre "saggi" incaricati dall'ufficio Partecipazioni del Comune di Rimini (che possiede difatti una partecipazione del 5% in Rimini Terme, la società controllata da Coopsette) di valutare lo stato delle cose del progetto in base al quale nel 2005 il colosso cooperativo di Reggio Emilia si aggiudicò il bando per la riqualificazione della ex colonia Novarese e la realizzazione di un Polo del benessere di cui facesse parte anche il vicino Talassoterapico. Un bando che Coopsette si aggiudicò per la cifra di 9 milioni e mille euro: soldi versati al Comune per rilevare le quote di Rimini Terme, ancora oggi controllata da Coopsette che ha però diluito la propria partecipazione al 77,7% mentre il 16,4% delle quote societarie è passato in mano ad Hidra un'azienda di Prato che si occupa del trasporto e dello smaltimento dei fanghi derivanti dagli scavi", NuovoQuotidiano (p.3). "Secondo i consulenti del Comune il contratto poneva l'obbligo del risultato (anche se non sono state previste penali). Un risultato che non c'è stato. E ora? Ora la parola passa alla Giunta comunale che dovrà decidere quali passi compiere".
"Dal Comune, Coop7 quale aveva comprato per un prezzo all’epoca considerato ‘di saldo’ il complesso: 9 milioni (base d’asta) più 1.000 euro di rilancio. Da allora ha investito altri 9,3 milioni. Somme che il Comune dovrà restituire in caso la giunta, nei prossimi giorni, decida di procedere per vie giudiziali, invocando il Collegio arbitrale. Dal canto suo Coop7 (che nel frattempo ha ceduto il 16% delle quote alla società Idra, mantenendone circa il 77,5%) sostiene di aver adempiuto ai propri obblighi, perlomeno quanto a investimenti. «Manca però il completamento delle opere, non c’è il Polo del Benessere», osservano i consiglieri comunali di maggioranza e minoranza, che ne hanno discusso in commissione. Minoranza polemica sul fatto che nell’Accordo di programma il Comune ha previsto una penale (1,4 milioni) solo per il primo step dei lavori, quelli al Talasso. Mauro (Pdl): «Dove troverà ora il Comune i soldi per riprendersi i suoi gioielli?» Secondo l’Ufficio partecipazioni comunale riprendere i propri beni non costerebbe al Comune i 18 milioni investiti da Coop7: farebbero il paio con i danni di mancato sviluppo, immagine, e perdita di valore azionario per Riminiterme", ilRestodelCarlino (p.7).
Aeradria, le lettere di patronage che potrebbero costare care al sindaco di Rimini e al presidente della Provincia, "sono state scritte e firmate anche da altri, per esempio dal presidente di Rimini Fiera Spa Lorenzo Cagnoni e dal presidente della Camera di Commercio, Manlio Maggioli. La loro posizione, però, secondo la Procura, è molto diversa da quella di Vitali e Gnassi, in quanto essendo amministratori di enti privati e non pubblici, rispondono personalmente (ovvero a livello civile tutt’al più) delle garanzie che hanno firmato. Tra l’altro per quanto riguarda la Camera di Commercio, dalle indagini in corso, emerge che ogni volta che il presidente ha sottoscritto una lettera di patronage, la stessa lettera ha trovato poi corrispondenza economica ,quindi il problema in questo caso non si pone", LaVocediRomagna (p.11).
Economia. "Tra i dati di Infocamere Movimprese sul terzo trimestre 2013, esaminati e pubblicati dalla Provincia, spiccano le 651 imprese cessate rispetto alle 446 del terzo trimestre 2012 (205 imprese cessate in più rispetto ai primi 9 mesi del 2012). Crescono allo stesso tempo le nuove iscrizioni, che passano dalle 455 del periodo gennaio/settembre 2012 alle 532 nel medesimo arco temporale del 2013 (+77). Il saldo complessivo, però, è ulteriormente peggiorato negli ultimi 12 mesi: mancano all’appello in totale 452 imprese, si passa dalle 36.138 imprese attive nel terzo trimestre 2012 alle 35.686 registrate a settembre 2013. Il trend globale del 2013 riportato da Infocamere conferma la flessione già evidenziata nei primi trimestri: la media dei dati segnala la scomparsa di circa tre imprese al giorno", LaVoce (p.14).
Fondazione Carim. "I MALUMORI tra i vari soci della Fondazione Carim non cambiano le sorti del bilancio. Nonostante i 25 astenuti (su 60 presenti) di lunedì sera sul bilancio 2014, ieri pomeriggio è arrivato il via libera dal consiglio generale di palazzo Buonadrata, che ha approvato il piano all’unanimità. Confermate quindi le erogazioni per 1,9 milioni di euro (di meno non si poteva, come ha fatto capire da Roma il ministero delle Finanze, nonostante la Carim sia ancora in perdita), di cui 870mila euro all’università e alla formazione. Alla cultura saranno destinati circa 400mila euro, il resto invece andrà per interventi in campo sociale e per lo sviluppo economico", ilCarlino (p.5).