Novarese, Coopsette si difende. Trc, la procura dà ragione ad Agenzia mobilità. Aeradria, sentiti i sindaci di Riccione e Cattolica. Anniversari: Fellini e don Benzi
Novarese, Coopsette respinge al mittente l'esito dello studio commissionato dagli uffici del Comune per dimostrarne l'inadempienza. Si difenderà per vie legali. "Coopsette inadempiente rispetto agli accordi per la riqualificazione dell’ex colonia Novarese? La cooperativa respinge al mittente l’ipotesi che ha preso forza con l’acquisizione di un parere legale da parte degli uffici comunali, decisi a capire lo stato dell’arte di quel promesso Polo del Benessere che ancora oggi - a otto anni di distanza - resta un bel sogno per Rimini sud. “Coopsette - interviene il presidente Fabrizio Davoli con una nota in relazione alla notizia pubblicata ieri - non ha ricevuto alcuna comunicazione ufficiale da parte del Comune di Rimini. Tuttavia, sin da ora, rigetta nel modo più assoluto pareri e dichiarazioni che volessero imputarle un qualche profilo di inadempimento rispetto agli obblighi assunti. Gli investimenti ad oggi realizzati ammontano ad oltre 9 milioni di euro. L’impegno è tangibilmente riscontrabile nei numeri di Riminiterme che, in 6 anni, ha raddoppiato la propria quota di mercato (in controtendenza rispetto all’andamento nazionale), arrivando ad ospitare annualmente oltre 22.000 clienti per un totale di oltre 400.000 prestazioni ed occupando una media annua di oltre 50 addetti, con punte che nel periodo estivo superano le 100 unità, concorrendo, pertanto, al rafforzamento del tessuto economico e sociale riminese”", LaVocediRomagna (p.11).
Trc, battaglia vinta da Agenzia mobilità. "Dopo un tira e molla durato alcuni giorni sono arrivate le ruspe a demolire l’immobile di Walther Moretti in via Serra. Cancellati gli esposti presentati dal proprietario (salito per protesta anche sul tetto) e dai “grillini” che chiedevano il sequestro dell’edificio per “salvarlo” dalla demolizione nella parte che si trova fuori dal tracciato in cui correrà la metropolitana, grazie al colpo di spugna messo a segno dalla Procura, ieri gli operai dell’Agenzia della Mobilità si sono rimessi a lavoro, davanti agli occhi impietriti e disperati dello stesso proprietario che riprendeva tutto con la telecamera. Il procuratore capo, Paolo Giovagnoli, infatti, che aveva aperto un’inchiesta sul Trc ipotizzando danneggiamento e occupazione abusiva, dopo aver chiesto anche il parere del gip Fiorella Casadei, ha deciso di non disporre il sequestro del cantiere e quindi di non bloccare i lavori. La decisione è maturata a seguito dei due colloqui (veri e propri interrogatori con tanto di avvocato) con Ermete Dalprato, direttore generale dell’Agenzia per la Mobilità della provincia di Rimini, che si è presentato spontaneamente in Procura dopo aver avuto notizia dell’apertura del fascicolo", LaVoce (p.13).
"IL DIRETTORE generale di Agenzia Mobilità indagato nell’inchiesta aperta dalla Procura sul Trc. I reati ipotizzati nei confronti di Ermete Dalprato sono occupazione abusiva e danneggiamento, un atto dovuto, dopo gli esposti (il terzo è stato depositato ieri mattina dall’avvocato Fiorenzo Alessi) che sono arrivati in Procura contro il Trc. L’ingegnere però ha giocato d’anticipo e ha chiesto al procuratore, Paolo Giovagnoli, di essere subito interrogato. Cosa che è avvenuta nei giorni scorsi. Accompagnato dal suo difensore, Leonardo Bernardini, Dalprato è arrivato in procura con una grossa scorta di documentazione, dando spiegazioni che alla fine il pubblico ministero ha giudicato più che esaurienti, visto e ieri mattina ha deciso di non disporre il sequestro del cantiere, come era stato chiesto, dando così il via libera alle ruspe", ilRestodelCarlino (p.3).
Aeradria, novità nell'inchiesta della Procura. "L’ipotesi focalizzata dagli inquirenti è che l’operazione di acquisto da RdR del diritto di opzione e di cessione del marchio Rimini-go.com e del relativo sito internet per la commercializzazione dei biglietti aerei di Aeradria sia una “operazione falsa”. Questo perché si sarebbe verificato che nella contabilità sociale il contratto dell’operazione è inesistente: manca l’originale, ci sono firme ritenute “apocrife”, le cifre sono state saldate da altri soggetti giuridici e con altri modi, in tempi diversi da quelli indicati nelle date “ufficiali”, persino con causali differenti. Conseguenza di tutto questo, l’iscrizione nel bilancio 2010 di A.I.R. di 473mila euro e rotti, e nell’esercizio successivo di quasi 355mila euro, alla voce “Immobilizzazioni immateriali dello stato patrimoniale”. Seconda importante contestazione, una indebita iscrizione a bilancio (esercizio 2011) di ricavi per 413mila euro e rotti. In questo caso A.I.R., dopo l’accordo con RdR per la vendita dei biglietti WindJet, avrebbe imputato a bilancio un ricavo di un milione 693mila euro (pari alla quota del contributo dovuto da RdR per il periodo dall’aprile 2011 al marzo 2012) invece di un milione 279mila 750 euro che era quello di competenza dell’esercizio contabile 2011. Quindi, facendo i conti, per il solo bilancio 2011 di A.I.R. ci sarebbero circa 768mila euro che “ballano” in base alle due contestazioni appena illustrate", LaVoce (p.15).
"DUE SINDACI ‘convocati’ in Procura per l’inchiesta Aeradria. Ieri, il pubblico ministero, Gemma Gualdi, e il Nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza, hanno sentito a lungo il primo cittadino di Riccione, Massimo Pironi, e quello di Cattolica, Piero Cecchini, come persone informate sui fatti. Sul tavolo, lettere di patronage, contributi e delibere relativi alla società, un altro dei filoni di un’indagine che si sta allargando a macchia d’olio. «Abbiamo risposte alle domande del pm in tutta tranquillità — dice Pironi — e dato le informazioni che ci hanno chiesto. Di più non posso dire». MA LA SVOLTA sembra vicina. Soprattutto dopo gli interrogatori-fiume di due degli indagati, Alessandro Giorgetti e Massimo Vannucci, il primo presidente di Air e il secondo amministratore delegato di Riviera di Rimini Promotion ed ex vice presidente di Aeradria, entrambi finiti sotto torchio per ore e ore, e i cui interrogatori sono stati secretati. Le accuse nei loro confronti sono quelle di falso in bilancio e bancarotta fraudolenta, quest’ultima relativa ad Air, la controllata di Aeradria dichiarata fallita. L’impressione è che gli inquirenti stiano accellerando i tempi, per capire chi far finire nel ‘calderone’ e chi invece lasciare fuori. Gli ultimi due indagati eccellenti erano stati il presidente della Provincia, Stefano Vitali, e il sindaco di Rimini, Andrea Gnassi. Anche loro verranno sentiti, ma quasi certamente saranno gli ultimi. Sulla ‘graticola’ finiranno quando gli investigatori avranno raccolto tutti gli elementi e chiuso il cerchio di una vicenda che sembra guadagnare però sempre più terreno", ilCarlino (p.9).
Pd a congresso, "è stato un bel testa a testa, ma alla fine è Juri Magrini il candidato destinato ad essere eletto alla segreteria provinciale del Pd di Rimini. L’appuntamento è per lunedì, 191 i delegati che si presenteranno all’assemblea generale. Archiviate le assemblee nei circoli con gli ultimi appuntamenti ‘pesanti’ - martedì sera - Magrini, riminese, ex assessore comunale e provinciale, espressione del partito che crede nell’asse Bersani- Cuperlo, ha ottenuto il 56% dei 2.023 voti espressi in totale. 1.089 a 934. Con uno scarto di delegati minimo, calcolo dei resti compreso. Allo sfidante Paolo Russomanno, cattolichino, renziano doc, va un abbondante 44%", LaVoce (p.14).
"HA VINTO il favorito della vigilia. Quello che poteva contare sulla ‘macchina da guerra’ messa in campo dall’apparato del Pd, con la benedizione di Melucci, di Emma Petitti e di tanti altri notabili del partito… Ma i numeri dicono anche che, per quanto riguarda la vittoria nei vari comuni, la sfida tra Magrini e Russomanno si è chiusa in perfetta parità per numero di assoluto di voti. Il renziano ha conquistato 11 comuni, il cuperliano altrettanti, e in 4 è finita in pareggio. Russomanno però ha vinto in più circoli rispetto a Magrini, conquistandone un paio in più. E’ soprattutto la ‘mappa’ che esce dal congresso a parlare chiaro: Magrini verrà eletto segretario provinciale grazie ai voti conquistati nel comune di Rimini (qui ha trionfato in 9 circoli su 13) e anche a Santarcangelo (3 su 4), mentre Russomanno ha fatto man bassa sul resto della costa e, in generale, nella zona sud: ha vinto a Riccione, Cattolica, Misano, e in buona parte della Valconca, ed è riuscito a espugnare inoltre Bellaria e Coriano. NON A CASO lo sconfitto, dopo aver fatto i complimenti a Magrini per la vittoria, lancia un messaggio chiaro: «Dal congresso è arrivato un segnale importante: c’è una vasta area del Riminese che ha creduto in noi e nel progetto di Renzi»", ilCarlino (p.2).
Grazie Federico è il tema delle tre pagine dedicate al premio Oscar Fellini nel giorno del ventennale della sua scomparsa (pp.3-5) da LaVoce, che a sei anni ricorda anche don Oreste Benzi (p.17). "Federico e quell'amore mai ricambiato dai riminesi" è invece il titolo del servizio del Carlino (pp.4-5). "In altre città il museo sarebbe già pronto", sostiene lo scenografo premio Oscar Dante Ferretti.