Aeradria è fallita. Spiagge, c’è spazio per il diritto di superficie. L’Asl unica risparmia
“Una decisione sofferta umanamente, ha spiegato il presidente del tribunale Rossella Talia. “Sono giudice, ma anche cittadina di Rimini” - ha commentato confermando che sono stati giorni di batticuore, di notti trascorse insonni. Ma non perché c’erano dubbi sulla decisione da prendere: quella è venuta facile anche senza prendere in considerazione il fallimento di Rdr (Riviera di Rimini Promotions), il carico da 90 che nell’ultima udienza era spuntato a sorpresa spiazzando la stessa Aeradria. A complicare le cose le prevedibili reazioni che il terremoto del fallimento avrebbe innescato. Tecnicamente a convincere i giudici che ai criteri di “opportunità” - a cui si appellava l’economia e la politica riminese - si dovevano anteporre i profili di ammissibilità giuridica, sono state proprio le debolezze riscontrate nella proposta di concordato. Sono emerse chiaramente una “confusione delle masse creditizie”(ovvero non si capiva bene chi doveva a chi e cosa) e “la mancanza dei presupposti di correttezza nei confronti dei creditori” privilegiati”, LaVocediRomagna (p.11). “«Se c’è una cattiva gestione è giusto che ci sia un fallimento». Non usa mezzi termini Mario Pari, ex direttore e storico presidente dell’aeroporto di Rimini”.
“«Sono senza parole, incredula, dispiaciuta, amareggiata». Non dice molto di più Cristina Pesaresi, vice presidente del Cda di Aeradria, nominata in rappresentanza dei creditori della Spa”, NuovoQuotidano (p.4). “Abbiamo sperato fino all’ultimo – spiega Salvatore Bugli, direttore provinciale Cna – anche se i timori c’era - no ed erano forti. Temo però che ora sarà un disastro per l’economia del territorio. Faccio solo una constatazione, ma durante l’esercizio provvisorio come si può garantire l’equilibrio finanziario? Con quali risorse? Non so. Poi certo, bisognerà ripartire con una nuova società di gestione, da un bando, dall’interesse di imprenditori e partner industriali che ci credano. Ma intanto in questi mesi di esercizio provvisorio quanti arrivi e passeggeri perderemo?”.
Sdemanializzazione delle spiagge, Sergio Pizzolante spiega la nuova strategia. “«Anziché prevedere la vendita, perché poi sostanzialmente è questo il tabù per il Pd, si potrebbe introdurre l’acquisizione di un diritto di superficie per 50-60 anni». «Questa è la grande occasione per stabilizzare le concessioni, garantendo un futuro a 30mila aziende. Ma al tempo stesso per far ripartire gli investimenti, bloccati dall’incertezza di questi ultimi anni», incalza, sottolineando che un’operazione di questo tipo ovviamente produrrà un gettito inferiore a quei 5 miliardi stimati con la soluzione della vendita. Occorre poi prevedere «che una quota di queste risorse, il 50%, sia destinata ad un fondo di garanzia per prestiti e mutui a sostegno della riqualificazione di tutto il sistema turistico, dalla rottamazione degli alberghi agli stabilimenti balneari»”, LaVoce (p.17).
Asl Romagna. Il consigliere regionale Roberto Piva spiega che “con l’Ausl unica a regime si arriverà a risparmiare tra i 30 e i 40 milioni di euro, risorse che potranno essere investite in nuovi servizi. Il costo per la sanità in Emilia Romagna è di 500 milioni e rotti di euro, 113 milioni considerando l’area vasta della sanità, dove però il costo medio pro-capite oscilla tra gli 80 e i 127 euro. Il nuovo direttore generale si troverà a gestire 1 miliardo e 700 milioni di finanziamenti, ma le scelte si faranno sui territori”, LaVoce (p.17).