DA VERMER A KANDINSKY,VERSO I 125 VISITATORI. ANCORA INCERTO IL FUTURO DELLE GRANDI MOSTRE
Ancora incerto il futuro delle grandi mostre a Rimini “perché – spiega Marco Goldin, direttore di Linea d’ombra - per organizzare un evento del genere può occorrere più di un anno di tempo e ad oggi non c'è stato nessun contatto”. Ergo, il prossimo anno niente, poi si vedrà.
Intanto, la stagione in corso procede con l’inaugurazione a Castel Sismondo di Sarnari. Cancellazioni che affiancherà la grande mostra Da Vermeer a Kandinsky, che sembra godere di ottima salute. Con i suoi capolavori dai musei di tutto il mondo quella che ad oggi sembra l’ultima grande mostra a Rimini viaggia ad una media giornaliera di visitatori vicina all’esposizione record del 2009. Le punte sono ovviamente nel week end (2000 ingressi la domenica e 1700 al sabato).
Tanto che in sede di previsione, Goldin mostra ottimismo: “Mancano 63 giorni e ci sono i presupporti perché la media giornaliera stia ben sopra i mille ingressi. Dovremmo arrivare, e sono cauto, intorno ai 125mila ingressi. Ricordo che questa esposizione è cinque settimane più breve di quella passata. A parità di durata e senza la neve, avremmo bissato quello straordinario successo di 190mila visitatori e negli ultimi giorni ci sarà il prevedibile assalto degli ultimi riminesi che non vorranno mancare all’appuntamento”.
Insomma la soddisfazione è grande. “Ad oggi – dice Marco Goldin - siamo a quota 53mila visitatori nei primi 72 giorni di apertura. In realtà possiamo contarne 58 perché per due settimane abbiamo sofferto della nevicata che ha colpito il territorio e in quelle due settimane avevamo una dozzina di visitatori al giorno. A San Marino abbiamo addirittura dovuto chiudere per due settimane. Fatta questa considerazione, il giudizio è che comunque si tratta di uno straordinario successo, è la media giornaliera il dato che misura precisamente il successo”.
L’esposizione è stabilmente fra le prime sette mostre visitate in Italia, cinque si svolgono a Roma e le altre due sono firmate da Linea d’Ombra. Quella di Genova (Van Gogh e il viaggio di Gauguin) è stabilmente prima, ma quella riminese sta riscuotendo un successo forse anche inaspettato a questo livello e staziona fra il 5° e 6° posto.
“Ha risposto in modo sorprendente la città di Rimini – continua Goldin – e in particolare le scuole che avevamo richiamato ad essere attente a questa proposta”.
Un po’ di numeri: il 26% dei visitatori ha prenotato la visita, oltre 5000 gli ingressi con la formula ‘biglietto aperto’. Ad oggi, sul periodo totale della mostra, sono 45.000 le prenotazioni. Fra i visitatori, la metà è formata da gruppi, il 30% da scuole, il 20% da privati. Fra il totale delle scuole, il 40% arriva dal circondario riminese. Sono 81 le province di provenienza dei visitatori: Rimini è prima per prenotazioni (45%) e per i gruppi, la seconda è Bologna (prima nei privati), poi Modena, Pesaro-Urbino, Forlì-Cesena, Ancona, Ravenna Milano, Reggio Emilia e Parma.
Molto felice per i numeri ufficializzati anche il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio, Massimo Pasquinelli. “Questa terza esperienza con Marco Goldin è di piena soddisfazione – ha detto – e se aggiungiamo la grande risposta riminese il dato è ancor più luccicante. Non era scontato, ma la risposta sta andando al di là delle attese. Credo anche sia stata azzeccata la scelta del periodo, che sfrutta la primavera inoltrata e l’appeal di Rimini in questa bella stagione. Anch’io sono convinto che la media giornaliera salirà ulteriormente e ringrazio i riminesi e tutte le scuole per l’attenzione accordata”.
Infine Goldin ha escluso una possibile proroga della chiusura: “Non ci sono i tempi per sistemare tutto ciò che serve per andare avanti, poi sono convinto che proseguire ulteriormente verso il mese di luglio non dia il successo di queste settimane”.
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