SPIAGGE, IMU, AFFITTI, PROTESTE
Bagnini, via alla demolizione. Riviera in svendita
“C’è chi interviene «ottemperando a ordinanze di rimozione», relative ad abusi edilizi. C’è chi interviene invece - è la stragrande maggioranza - per eliminare servizi che comunque andranno rimossi quando sarà applicato il nuovo piano spiaggia. O quando scatterà la Bolkestein, col bando europeo di riassegnazione delle concessioni. Parte delle rimozioni di questi giorni punta però semplicemente a ridurre la cifra - tuttora da definire - che andrà versata al Comune per sanare abusi di lieve entità”, scrive il Resto del Carlino a pagina 2.
Questa la situazione in spiaggia alle porte della Pasqua, con gli operatori che smontano parte dei loro lidi. E i problemi non sono solo questi, come rileva Pizzolante commentando nella stessa pagina le dichiarazioni di Melucci sui marinai di salvataggio: “Si impegni per favorire un confronto ed eventualmente un accordo. Non può giocare con la maglietta rossa dei marinai di salvataggio, e usare le istituzioni, una ordinanza pubblica, regionale, per dar man forte a una delle parti in causa. E’ inaccettabile”.
Sempre sul turismo inchiesta del Nuovo Quotidiano di Rimini a pagina 7. Gli albergatori stanno svendendo la rivera: “Vende di più chi chiede di meno. E' una continua corsa al ribasso. Non c'è servizio o qualità che tenga. Quando una matrimoniale in un albergo quattro stelle viene a costare poco più di quaranta euro (inclusi colazione e commissioni) vuol dire che non esistono più dinamiche di mercato o strategia. O meglio, ne è rimasta solo una: riempire le camere, a qualsiasi prezzo. Patrizia Rinaldis, presidente dell'Aia di Rimini, alza le braccia: «In questo modo si sta svendendo e svalutando il nostro territorio, il nostro turismo, danneggiando gravemente la nostra economia». Non ci sono altre interpretazioni. Alla base c’è un abuso di ‘Revenue managemen’, ossia il principio che «una camera vuota rappresenta un mancato profitto» e quindi, una volta recuperate le spese, i gestori accettano qualsiasi offerta”, scrive Brahim Maarad.
E nel frattempo la Regione attraverso Melucci, a pagina 6 del Corriere Romagna, fa notare quanto «sarebbe auspicabile fare trovare ai turisti pasquali una spiaggia accessibile e senza barriere. Non si chiede certo di attrezzarla con ombrelloni e lettini, sarebbe sufficiente smontare le protezioni».
Sciopero farmacie, è solo l’inizio
«Davanti al Colosseo (dove c’è la sede dell’Ausl, ndr) c’erano circa 120 persone, non solo i titolari delle farmacie ma anche molti dipendenti. E’ stato fatto un sit-in, non sono mancati gli slogan ed è stato consegnato al direttore generale dell’Azienda Usl il volantino che è stato affisso dalle farmacie e che spiegava le ragioni della protesta. L’adesione allo sciopero, da quello che mi risulta, è stato quasi totale (le farmacie private, nel Riminese, sono 72)», afferma Roberto de Luigi, il presidente di Federfarma a Rimini, sul Carlino a pagina 4.
“Secondo l’unione sindacale dei farmacisti, l’azienda sanitaria riminese avrebbe distribuito nel 2011, circa 200mila pezzi in più, 25mila dei quali andrebbero sprecati: in totale si parla di 754mila medicinali (ossia, quanti ne distribuiscono in media 12 farmacie), mentre – sempre a detta di Federfarma – l’accordo ne prevederebbe ‘solo’ 558mila”, riporta il Corriere a pagina 3.
Imu pagamenti a rate e Caf nel caos
Il regolamento sull’Imu dovrebbe essere approvato in poche settimane in modo da dare qualche certezza ai cittadini. “L’amministrazione sta valutando di ‘ritardare’ il versamento di una parte di Imu, e dilazionare quanto più possibile le rate di pagamento. A oggi, come noto, le rate previste sono solo due: la prima il 18 giugno, e la seconda il 18 dicembre. E il Comune di Rimini sta pensando di applicare, per la prima rata, l’acconto minimo. Chiedendo ai riminesi di versare solo la parte dovuta allo Stato, che incassa la metà sulle aliquote minime fissate, ovvero il 4 per mille sulla prima casa e il 7,6 sugli altri immobili. Il che significa, nel caso di Rimini, che a giugno potrebbe essere richiesto ai riminesi di versare solo il 2 per mille (la parte dovuta al governo), mentre il restante 3 andrà saldato con l’altra rata”, scrive Manuel Spadazzi a pagina 5 del Carlino.
Di taglio basso, stessa pagina, il caos dei Caf dove «Mancano i codici tributi per poter compilare i modelli e le stesse delibere dei Comuni. Sarà impossibile far pagare gli utenti quando verranno a fare la denuncia dei redditi e non so con che tempi riusciremo a garantire il servizio», spiega Michele Mancini della Cisl.
«C’è molta apprensione. Già con il passaggio dall’Ici all’Imu non sanno quanto dovranno pagare, poi in questo periodo di dichiarazione dei redditi, approfittavano della visita al Caf per ricevere i bollettini. Invece dovranno tornare, non ci sono altre spese però i disagi sì», dichiara Claudio Palmetti del Caf Cgil al Corriere Romagna a pagina 11.
Piazzetta deserta
Rischia di diventare una zona per sbandati la piazzetta di Rimini. Risse, locali che chiudono e residenti che scappano.
“Oggi Carlini, titolare dell’Osteria della piazzetta, finirà di smontare i mobili e il locale resterà vuoto. Non è l’unico ad aver abbassato le serrande: nelle settimane scorse anche la Taverna della vecchia pescheria e il Caravaggio lo hanno fatto. Altri potrebbero seguirli, «la situazione è preoccupante», spiega Carlini. Che motiva così la sua decisione: «Non mi sono accordato con i proprietari dei muri sull’affitto, il contratto era in scadenza e io, visto il momento di difficoltà, volevo chiedere un ritocco in difetto, loro invece mi hanno aumentato il costo di molto, allora ho deciso di lasciare perdere»”, scrive La Voce di Romagna a pagina 12.
A pagina 14, sempre sulla Voce, seconda puntata dell’intervista di Paolo Facciotto al vescovo emerito Mariano De Nicolò, in occasione del 50esimo anniversario del Concilio.
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