GIORNALAIO 08.01.2014

Mercoledì, 08 Gennaio 2014

giornalaioAeroporto, dipendenti verso la cassa integrazione. Poggio Berni, un imprenditore suicida a causa della crisi. V peep, la Corte dei conti chiede la riduzione del 40% del valore venale

 

Aeradria, cassa integrazione in vista per i dipendenti. “NON BASTA il contratto di solidarietà. Per riuscire a far quadrare i conti dell’aeroporto è necessario passare alla cassa integrazione straordinaria. L’HA DETTO chiaro e tondo ieri il curatore fallimentare dell’aeroporto, Renato Santini, ai sindacati. Il commercialista bolognese, che non era presente a Rimini (a causa di una brutta frattura poco prima di Natale) e ha parlato con i sindacalisti in teleconferenza, è stato piuttosto perentorio. Se non si riducono ulteriormente i costi del personale, il ‘Fellini’ potrebbe non avere le risorse sufficienti per andare avanti e mantenere così i requisiti di sicurezza, fondamentali per continuare ad avere il via libera dall’Enac e garantire i voli. I sindacati ieri hanno chiesto più volte quanto c’è attualmente nelle casse del ‘Fellini’, ma non hanno avuto risposte chiare. Sulla cassa integrazione c’è stata un’apertura alla proposta di Santini, a patto però che «i tagli — hanno osservato in coro i sindacati, a partire dalla Uil — riguardino davvero tutti i dipendenti, e quindi anche gli amministrativi e i dirigenti»”, ilRestodelCarlino (p.7).
“La prima “mossa”. Santini - via telefono - ha ribadito che la gestione straordinaria attuale è garantita sino a giugno e che i lavoratori non corrono rischi: avanti con i contratti di solidarietà, non c’è nessun esubero e nessun lavoratore da lasciare a casa… Ma se il ricorso per ottenere il concordato non venisse accettato e si dovesse procedere con il fallimento «dovremo mettere in campo delle azioni a garanzia dei lavoratori, e ciò significa trovare degli ammortizzatori che ci permettano il sostegno al reddito». Nella peggiore delle ipotesi, dunque, l’idea delle sigle sindacali «è quello di procedere con la cassa integrazione a rotazione» per i 78 dipendenti”, CorriereRomagna (p.6).


La crisi continua a uccidere. “MORTO per la disperazione. Quella di vedere la sua ditta che stava naufragando, piegata dalla crisi come migliaia di altre. Un suo cliente l’ha trovato in fin di vita a pochi passi dall’ufficio, e ha chiamato subito l’ambulanza. Ma Pier Paolo Nicolini, 70 anni, imprenditore di Poggio Berni, è morto durante il trasporto in ospedale. Le cause esatte della morte le chiarirà l’autopsia, ma la Polizia sembra avere pochi dubbi sul fatto che si sia tolto la vita. Forse ha sospeso volontariamente l’insulina che prendeva per il diabete. Sentiti alcuni familiari e amici, gli investigatori sono quasi certi che a portarlo fin lì siano state le gravi difficoltà in cui versava la piccola azienda di elettromeccanica che porta il suo nome”, ilCarlino (p.3).

 
Il 2014 inizia all’insegna della crisi del mattone, NuovoQuotidiano (p.4) e degli hotel in vendita (p.5). “Solo sul sito Immobiliare.it se ne contano una ventina di tutte le categorie e dislocati nel comune di Rimini innanzitutto ma anche nella zona sud, ma è probabile che il loro numero sia anche più alto e soprattutto si vada ulteriormente incrementando nel corso del 2014. "Io ne ho al momento dieci – rivela Gabriele Anselmi, titolare dell'omonima agenzia immobiliare di Rimini - sparsi tra Torre Pedrera e Riccione. C'è veramente un po' di tutto dalla pensioncina al quattro stelle, segno che le difficoltà interessano strutture anche molto diverse tra di loro tanto appunto da spingere gli albergatori a lasciare e nel caso dei proprietari delle strutture a metterle sul mercato". Un mercato dove però trovare soggetti realmente interessati a subentrare è veramente un'impresa: "Tutto anche qui come già per tutte le altre categorie di immobili è assolutamente fermo – racconta Anselmi – nel senso che di proposte concrete, ultimi giorni compresi (l'agenzia è rimasta aperta al pubblico anche durante il periodo natalizio, ndr) neanche l'ombra. Insomma di imprenditori, riminesi e non, interessati a subentrare finora non se ne è visto nessuno"”.

 
V peep. “"Nella misura del 60 per cento del valore venale del bene con conseguente riduzione del 40 per cento": questo deve essere il calcolo per la determinazione del corrispettivo per la trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà nelle aree Peep. Lo dice la Corte dei Conti, sezione regionale di controllo per l’Emilia Romagna, in un parere deciso in camera di consiglio il 17 dicembre scorso e depositato nella stessa data”, LaVocediRomagna (p.11).